entrambe si sedettero sul lettino che c'era nella stanza di gionata adibita per il suo amato idromassaggio.
parlarono un po', poi presero le altre metà del cornetto che avevano e mangiarono anche quelle.
aspettami qui, vado a prendere una cosa - disse scendendo in cucina.
scese e prese da un mobiletto la sua amata Nutella, poi andò in camera sua e prese un'altra cosa; stavolta non era cibo, ma era un bellissimo vestito bordeaux a tubino con spalle scoperte e ricami in pizzo, di Dolce e Gabbana fatto su misura per lei; per questo regalo aiutarono le amiche di gaia per le misure.
era già da tempo che lo aveva preso, ma non si erano più visti, e poi aveva un po'di timore a darle un regalo mentre erano in pausa.
mi sento una bambina piccola con questo barattolo davanti -
gionata non rispose, si sedette di fronte a lei ed iniziarono a mangiare in silenzio.
quando meno se l'aspettava, prese due dita di cioccolato e glielo spalmò sulla guancia facendola rimanere stupita.Boschetti, purtroppo devo dirti che come maschera il cioccolato non è affatto il massimo - rise - ma dato che ti piacciono le maschere, ecco a te la tua ! - disse mettendogli dello zucchero a velo sul naso.
e allora, dato che ami anche tu le maschere, eccoti la tua maschera - gli mise la cioccolata sul naso.
va bene anche per me Boschetti, vuoi la guerra? non è così ? allora che guerra sia, ma non aspettarti di vincere - prese un po'di zucchero a velo e glielo mise sulle labbra e sulle guance.
lui si sedette sul lettino coprendosi il volto per non farsi sporcare ancora, e si girò da un lato all'altro.
la smetti ? mi hai rotto il cazzo, Gaia, sembri una bambina - finse fermandole i polsi e alzando lo sguardo su di lei.
madonna che permaloso, e io che dovrei dire ? - rise - comunque tranquillo, la smetto se non ti va di scherzare -
credi davvero che io mi sia stancato di te ? - rise amaramente - no, dico, realmente lo pensi ? - rise.
non lo penso io, lo hai detto che è ben diverso -
davvero hai creduto a ciò che ho detto ? - la tirò un po' più avanti.
mh, ti credo perché magari sei una persona impulsiva e dici qualsiasi cosa pensi ? -
hai ragione; quindi se ti dico che in questo momento ho maledettamente voglia di baciarti, tu ci crederai ? - posò i suoi occhi castani, tranquilli e dolci tra quelli verdi della ragazza e accennò un sorriso - sai che non mento, con te non sono andato a letto, sai che non lo sto dicendo perché mi conviene - le prese le mani.
lei rimase scioccata ed imbarazzata a quell'affermazione e lo guardò a bocca aperta, seguendo le sue parole.
si alzò, la guardò un'ultima volta e poi la baciò delicatamente.
la prese in braccio e si sedette di nuovo sul lettino continuando a baciarla, nonostante fossero entrambi sporchi in volto.dopo qualche minuto si staccarono e rimasero con le fronti sovrapposte; lui rise ripensando al fatto che lei aveva le labbra sporche di zucchero e lui avesse le labbra sporche di cioccolato, e in effetti contagiò anche lei con la sua risata.
sei sporca - disse togliendogli con il pollice lo zucchero intorno alle labbra cosa che fece anche lei.
capirai cosa cambia per te, hai il viso bianco; sembri una pallina di neve mista ad una capra - rise - vabbè che tu sei una capra a prescindere - alzò le sopracciglia scherzando.
pochi minuti fa non ero una capra, o almeno non credo che tu baci le capre - ribatté spiazzandola - e comunque, nonni aspettavo di vincere dato che ne ero più che sicuro; io vinco sempre - andò a riprendere lo scatolo.
ti è andata bene per stavolta; e comunque muoviti a rivestirti, tra poco dobbiamo andarcene entrambi - si voltò e lo trovò di fronte a lui con lo scatolone in mano, impacchettato con un fiocco nero e del pizzo.
lo guardò in modo interrogativo e lui annuì, per poi farle segno di aprire il pacchetto.
si sedettero e lei aprì la scatola.che problemi hai, me lo spieghi ? -
non ti piace ? - chiese.
non dirlo neanche per scherzo, è più che stupendo questo vestito; dove lo hai preso ? -
l'ho fatto fare su misura dai miei amici di Dolce & Gabbana -
ti sarà costato uno stipendio intero, soprattutto se è su misura, non posso accettarlo, hai già speso soldi per il costume - lo piegò per posarlo.
per una persona unica, un pezzo unico - sorrise - e poi finiscila, i soldi non sono un problema; ho pensato a questo vestito per te ed ho voluto che lo indossassi -
grazie Sfe', è molto bello - gli lasciò un bacio sulla guancia - con le Nike nuove starà bene dai - rise.
sempre sul pezzo, sulla Nike Wave come me - disse scherzoso.
parlarono un po' e poi gli mostrò i suoi ultimi acquisti, nella sua camera armadio dove c'era un paradiso; tutti quei vestiti, per lei e lui, andavano dichiarati Patrimonio Unesco.
rimasero un altro po' insieme, dopodiché si rivestirono per andare e gli diede un passaggio alla stazione centrale di Milano.vorrei accompagnarti al treno, ma non posso - disse rammaricato.
tranquillo, tra qualche minuto parte; e poi, non preoccuparti, capisco che non puoi - rise lievemente.
quando sei salita e quando sei arrivata inviami un messaggio, okay ? -
certamente, papà - rise - ci rivediamo in giro per Milano, Boschetti; grazie per i regali e per la mattinata insieme - gli lasciò un bacio inaspettato sulla guancia.
ciao piccola - gli fece un cenno di mano ed un sorriso a 32 denti, mentre lei entrava nella stazione.

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𝐋𝐎𝐎𝐊𝐒
Фанфик❝ - Io credo che tu non mi abbia mai amato davvero - gridò. - L' erba ti ha dato alla testa - sbottò. - E sentiamo, perché mi ami ? - urlò nuovamente mettendosi di fronte allo specchio intendo a guardare il cellulare❞ È in rewiev 📍