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mangiarono, e dopo un po'di discussioni su chi doveva pagare la cena, andarono poi in centro come aveva detto il ragazzo.

mi fai una foto davanti al Duomo ? - chiese lei.

ovviamente - prese il cellulare dal suo giubbotto.

gli scattò la foto, e gliela mostrò.

bene Boschetti, stai imparando dai - rise.

ma hai capito con chi stai parlando, scusa ? - si sistemò il colletto in segno di presunzione.

con un grande idiota in effetti - lo indicò sfregandosi il mento.

giuro, ti faccio il solletico se lo ripeti -

sei un idiota, un idiota, un idiota ! -

guarda, siamo in centro e non posso fare cose strane, ma appena posso, giuro ti faccio il solletico -

tremo già, che paura, madonna salvami da questo maniaco ! - si mise le mani sul volto fingendo di aver paura.

i due continuarono il loro giro, nonostante fosse mezzanotte, per le strade del centro di Milano.

dopo un po', annoiati, decisero di andarsene; gionata era davvero imbarazzato, avrebbe voluto chiederle di dormire da lui, ma aveva paura di andare troppo oltre.

arrivò sotto l'hotel dove alloggiava, andò in camera da lei e le fece un po'di compagnia scherzando con lei.
era l'una di notte ormai, e dopo qualche ora gionata sarebbe partito ed anche lei.
scese dall'auto per salutarla.

ci vediamo tra qualche settimana ? - domandò lui titubante.

uhm, sì; ci vedremo tra qualche settimana - chinò il capo imbarazzata.

allora, buonanotte - disse salutandola e non sapendo cosa dire e fare.

lei si fece avanti e gli diede un abbraccio, non sapendo neanche lei cosa fare; lui, spiazzato ricambiò lasciandole un flebile bacio sulla guancia.

la salutò, lei tornò in camera sua, e lui tornò a casa sua tra miliardi di pensieri.

erano quasi le tre del mattino, e nessuno dei due riusciva a dormire pensando all'altro.
il ragazzo, in preda alla noia, scrisse a Paolo, che però stava già dormendo.
lei, guardò un po'instagram, ma chiuse dopo qualche minuto annoiata.

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