15.

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Gionata:«Siamo arrivati.»

La ragazza stava per aprire la portiera, quando Gionata la fermò.
Scese dall'auto,le aprì lo sportello,le prese la mano e la fece scendere.

Gionata:«Prego,Piccola.»

Gaia:«Grazie mille.»disse prendendo il volto del rosso tra le mani e lasciandogli un bacio sulla guancia.

I due si diressero verso casa,dove avrebbero dovuto aspettarli Ghali e Marco.
Arrivarono lì,ma trovarono solo uno dei due,ovvero Ghali.
La ragazza lo abbracciò,e lui le stampò un bacio sulla guancia.
Il rosso tossì,in segno di disappunto per quel bacio.

Gionata:«Hey,io sono qui.»

Gaia:«Ma tu guarda,pensavo stessi al bar.Grazie che sei qui Tesoro,sennò dove volevi stare?A quel paese?- disse ridendo e coinvolgendo gli altri due -Ma Marco?- continuò.

Ghali:«È quello che mi chiedo anche io in verità,sono le 10:30 e non c'è.- disse guardando l'orologio per controllare l'ora -che si fa ora?- chiese.

Gionata:«Provo a chiamarlo.»

Entrarono in casa,e Gionata salì in camera di Gaia per stendersi sul suo letto,nel frattempo Gaia andò a cambiarsi.
1 squillo,2 squilli,poi 3,4 e così via,tentativi senza risposta.
-vado di sopra,per qualsiasi cosa sono in camera mia.- disse a Ghali.
La ragazza raggiunse il rosso dopo aver finito di cambiarsi.

Gionata:«Princy,ho chiamato 10 volte ma non risponde nessuno,dice che ha il cellulare spento.»

Gaia:«Ma,chi lo capisce a Marco.
“Non metterci 10 anni a prepararti,vieni presto”,cit.»disse con tono scherzoso.

Gionata:«Uno di questi giorni,mi farai morire dalle risate,mi farai bloccare i polmoni.»rise.

Gaia:«Morirei,come una RockStar,come Kurt Cobain.
Non posso ucciderti dalle risate se vuoi morì così.»

Gionata:«Preferisco morire insieme a te,che morire come Cobain.»

Gaia:«Che bimbo dolce,Trap King.»

Gionata:«Mi fai impazzire quando mi chiami così,cazzo mi farai andare da uno psicologo.»

Gaia.«Lo psicologo ti serve indipendentemente da qualunque cosa,Trap King.»

Gionata:«Maledetta,lo fai apposta.»

Gaia:«Ho già i nomi di scorta per te,ne ho una lista infinita sul note pad,e tra quelli ho scelto “Daddy”.»

Gionata:«Mi fa impazzire pure ciò.»

Gaia:«Eh Tesoro,non so che dirti,apparati con le chiocche.»
(Apparati con il cervello).

Gionata:«Posso farti una domanda?»
chiese alzandosi e iniziando a vagare per la stanza.

Gaia:«Dimmi tutto.»

Gionata:«Vuoi venire a Milano per le due settimane prima di Pasqua?Magari trascorriamo festa insieme e ti porto in un bel po'di posti.
Porta anche tua mamma se vuoi, così fa amicizia con la mia.- rise -almeno,se diventano molto amiche hai una buona scusa per venire sempre a Milano.»

Gaia:«Non rifiuto assolutamente.
Premessa,voglio una foto con te e tua madre da incorniciare sul comodino.»

Gionata:«Ai suoi ordini,Madame.
Dovrò iniziare a riordinare appena torno,per finire quando te ne andrai.»disse sbuffando.

Gaia:«Ti aiuto io quando vengo,almeno non rischi che casa tua sia da rifare o si bruci.»disse ovvia.

Gionata:«Se mia mamma vedesse tutto quel casino mi decapiterebbe.
Ma che ci posso fare?Sono un disordinato cronico.»ridendo.

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