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(Narratore.)

il ragazzo salutò dolcemente Gaia, e poi la bionda accanto a lui si presentò.
non era italiana, e l'italiano neanche lo capiva, infatti si presentò in inglese.

non avevi detto che avresti portato con te un puttana, o sbaglio ? - domandò infastidito William.

oh, ma tu guarda con chi ho l'onore di stare a cena : con un coglione, wow -

vi prego non iniziate a litigare voi due, Giò potevi dirmelo che sarebbe venuta, avrei fatto preparare per bene anche per lei - disse dispiaciuta.

sì, gaia, mi dispiace ma Adelina non mi aveva detto di voler venire prima e non ho potuto avvisarti - mentì.

sì, bla bla bla, tutte stronzate - disse arrabbiato Will.

stai zitto, nanetto -

stai zitto lo vai a dì a quella nana da lancio che c'hai affianco, perché abbaia e mi rompo di avere un cane a cena, non è educato, Signor Boschetti -

guarda che quel naso che hai te lo spacco in tre se non la smetti -

basta, cavolo, finitela voi due - disse infastidita la mora.

William guardò Gionata e gli sussurrò un "non finisce qui" e poi andò via arrabbiato.
nel mentre la madre di Gaia parlava con Charlie, Daves e Ava, le stavano molto simpatici.
Gaia si scusò con il rosso per Will, e poi lui le fece i complimenti dicendo che era davvero bella quella sera, e a quelle parole lei arrossì.

tutti presero posto, a capotavola c'erano Gaia e Ghali, e dall' altra parte c'erano Plaza e Skioffi, che andavano stranamente d'accordo.
accanto alla mora c'era Sfera e di fronte a loro c'erano William e 3D.
Gaia già immaginava i numerosi tira e molla dei due quella sera, non si sopportavano affatto.
stranamente, la ragazza con Sfe' non si era seduta accanto a lui e a tutti questa cosa sorse strana, ma evitarono domande.

allora, vedo che stasera siamo molto belle e soprattutto, hai delle Virgil Ablho rosse - guardò Gaia sottolineando la parola " belle " - chi ti ha fatto da stilista ? - continuò il rosso.

Luca mi ha aiutata nella scelta di queste scarpe, soprattutto perché ne le ha regalato - sorrise.

hai scelto davvero un bel locale stasera - sorrise dolcemente a sua volta - mi piace un botto - continuò provando ad imitare in napoletano, ma l'unica cosa che fece era un accento alieno.

la famiglia di Gaia e tutti quei suoi amici era quasi strano vederli assieme; c'erano generazioni a confronto e si passava dall'avere capelli stravaganti, ad una capigliatura semplice di un colore naturale.

nonostante tutto, Gaia aveva invitato sua padre alla festa, ma ovviamente non era venuto a partecipare.

gaia un po' ci rimase male, dopo tanti anni almeno gli auguri sarebbero stati cortesi.
ghali si accorse che qualcosa non andava e così le chiese se fosse tutto okay, ma era troppo evidente negarlo.

no, mio papà è stato scortese.
io, nonostante non mi piacesse l'idea, gli ho sempre mandato gli auguri con una lettera o un messaggio, ma lui non si è degnato neanche di questo - disse un po'arrabbiata.

amore, sta' tranquilla, davvero.
so come ci si sente a non avere un padre presente nella tua vita e che sta dentro, ma davvero, non rovinare il tuo bel sorriso che hai - disse per poi congiungere la sua mano con quella della ragazza.

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