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20 dicembre 2018.

gaia era arrivata a Milano, per la famosa sfilata di Marcelo, dove avrebbe partecipato anche gionata e lei non lo sapeva.

conobbe Marcelo, che a sua volta gli presentò i modelli ed iniziò a farli fotografare uno ad uno su un set privato.
gaia, oltre che alle foto, si occupava anche di vedere gli abbinamenti.

l'ultimo non per importanza, era il rosso, che era ancora nel camerino a prepararsi.

vieni gaia, qui c'è l'ultimo modello da fotografare, te lo presento - disse, per poi chiedere di entrare a chi era nel camerino.

i due sbiancarono entrambi quando si videro uno di fronte all'altro.

gaia, lui è Sfera; Sfera, lei è gaia, la tua fotografa - disse stranito dalla situazione.

i due si salutarono da sconosciuti, per non dare troppo a vedere nulla.

noi ti lasciamo a finire di preparati, ti aspettiamo sul set - disse aprendo la porta.

scusa Marcelo, gaia può rimanere per aiutarmi a mettere la cipria? la truccatrice è uscita ed io non so metterla - mentì.

oh, va bene - fece un'espressione strana - a te dispiace aiutarlo, Gaia ? -

no, va... va bene; rimango qui e me ne occupo io di chiudere.
tra una ventina di minuti riusciamo a finire - finse di sorridere non capendo il perché di quella richiesta da parte del ragazza.

Marcelo uscì, e tornò nella struttura dove si sarebbe fatta la sfilata e li lasciò da soli sul set.

perché hai chiesto di farmi rimanere qui, Sfera ? -

volevo stare solo con te, è un secolo che non stiamo un po' insieme; e poi domattina parto di nuovo - chinò il capo guardando le scarpe.

lo so, sei in giro per il mondo - disse rimanendo un po' indifferente.

sono... tornato ad Andros per una serata ed ho ripensato al viaggio che avevamo fatto noi due lì -

la ragazza non risponde, perché in effetti non sapeva cosa dire e continuò a cercare altri vestiti per lui.

gli mise la cipria per fare risaltare meglio il viso tra le luci.
andarono sul set ed iniziarono a scattare qualche foto.

senti basta, mi sono altamente rotto, sfracassato il cazzo - si alzò incazzato.

lei lo guardò interrogativa abbassando la macchina fotografica non capendo il perché di quella risposta.

sì, okay ? mi sono rotto i coglioni : ogni volta ti vedo in foto con chiunque penso alle foto che avevamo, quando qualche tuo collega posta story dove ci sei tu che lavori o fai altro, quando vedo gli annunci che parteciperai a qualche evento, o su Instagram ti taggano perché tu hai fatto quelle foto o mi parlano di te, impazzisco porca puttana - sbatté un giubbotto sul divanetto arrabbiato.

calma Sfe', calma; non urlare, qui di fronte ci sono dei negozi - disse tranquilla.

non me ne frega un cazzo di niente cosa c'è qui.
ti vedo dappertutto, adesso sei qui di fronte a me, siamo soli e no per favore, non negarmelo - andò in contro a lei.

cosa non dovrei negarti ? un ceffone perché stai urlando come un maniaco e qui affianco c'è un condominio e vari negozi ? - rise.

lui non rispose, le prese il viso tra le mani ed iniziò a baciarla; era una cosa che desiderava da troppo, e forse non solo lui.

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finché vedo tutto viola.💜💚🖤

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