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quando torni a Milano ? - chiese.

non lo so, appena trovo casa vengo a viverci direttamente -

devi trovare " una casa " ? - rise.

sì -

ma te sei tutta scema - rise.

cosa ci trovi di scemo ? -

e c'è bisogno di trovarti una casa ? qua a Milano ? - mangiò le sue patatine.

sì, altrimenti dove vivo ? sotto un ponte scusa ? -

questo ragazzo, che è anche il tuo ragazzo, ha casa a Milano e vive da solo - si indicò - e, sempre questo ragazzo ti dice che invece di buttare soldi inutilmente per una doppia casa, puoi benissimo venire a vivere qua : da me e con me - fece le labbra a papera.

sai che se vengo a vivere con te casa tua esplode per tutte le stronzate che facciamo io e te ? -

ne ricomprerò un'altra - accese il televisore - e poi, sai che figo venire qui da me ? ho una casa gigantesca, con tanto di idromassaggio sopra, perché no ? - chiese.

in quell'idromassaggio non ci metterò mai piede, sappilo - disse disgustata.

perché scusa ? -

non oso immaginare quante bestie di satana sono entrate là dentro, quanti cani con la rabbia c'erano - rise.

a casa mia non invito quasi nessuno -

mh, non ti credo, Boschetti -

sai che a stento mi fido di me stesso certe volte, figurati ad invitare una incontrata in discoteca a casa mia - disse con la canna tra le labbra.

sarà, comunque in quel coso ci metto la candeggina nel caso -

comunque, a casa mia ci vengono solo e solamente persone di fiducia; questa casa è un covo, e se si rompere qualcosa divento io una bestia di satana, non mi fido - disse scorrendo tra i canali.

gà, puoi andare di sopra a prendermi una felpa ? -

alzare il culo, no ? - rise sbuffando.

ti dovrò un favore allora; comunque prendine una anche per te, fa freddo oggi - gli diede un bacio sulla testa.

si sedette comodamente sul divano e nel frattempo la ragazza salì in camera a prendergli la felpa.

gionata ridacchiava di sotto perché aveva nascosto sul letto delle mutande femminili per farle uno scherzo.

sfe', sali un secondo - disse a voce alta.

il ragazzo andò di sopra trattenendo le risate ed entrò.

mi spieghi che stracazzo sono queste ? - si arrabbiò.

non lo so che cosa sono -

non iniziare a fare il finto coglione, che cazzo sono queste e perché sono qua ? - domandò.

amore, non lo so che sono -

sfera, porco giuda, come che cazzo sono ? penso tu abbia visto fin troppe mutande per non sapere che sono queste qui - sospirò - puoi gentilmente spiegarmi che cosa ci fanno qui -

non lo so, non sono mie, guarda che son tue sicuro - mentì.

sfe', mi stai facendo degenerare facendo il finto tonto; spiegami cosa sta succedendo, per favore - tentò di mantenere la calma.

oh, ti giuro che non lo io che cosa ci fanno là, non so chi ce le ha messe -

allora, le cose sono due : o mi dici le cose come stanno veramente e la finisci di dire queste stupidaggini, o ti sferro un pugno e ti spacco il naso -

ohi, t'ho detto che non so come e perché sono là quelle cose - ribatté.

ci frequentiamo più seriamente da quanto 3 o 4 mesi, e già trovi rimpiazzo ? - disse - adesso si spiega, perché una non scopa con te bisogna trovare subito chi ti accontenta, mi pare giusto - qualche lacrima gli rigò il viso.

il ragazzo vedendo quelle lacrime non riuscì più a reggere tanto il gioco e decise di dire che era uno scherzo.
ci pensò e rise.

che minchia mi ridi ? trovi divertente tradire una persona ? non so, spiegami -

lui prese a ridere di nuovo, si spostò accanto a lei, l'abbraccio nonostante lei lo respingesse e le lasciò un bacio sulla testa.

ohi, tranquilla che non è vero niente, ti ho fatto uno scherzo - gli asciugò le lacrime con il pollice.

vattene a fare in culo, mi hai fatta arrabbiare e anche piangere - rise e si mise tra le sue braccia.

dai però ci hai creduto -

ti chiami “Sfera Ebbasta” perché “mi scopo dieci tipe in sette giorni e poi le mollo” era troppo lungo - mimò le virgolette facendo delle smorfie.

cosa staresti insinuando, Valenti ? - sfregò le mani.

sto insinuando che non mi sarei meravigliata se la cosa fosse stata vera -

mh, se non sbaglio questa settimana siamo stati insieme 24h su 24h - rise.

tu sei un essere pericolo su certe cose, ed avresti trovato i tuoi metodi per andare in qualche altro posto - alzò un sopracciglio.

impossibile, anche perché hai dormito qui e... - si mise dietro di lei, le circondò con le braccia e le diede un bacio sulla guancia - e perché amo te -

ti credo, anche perché lo capirei subito e perché ti avrei già sfondato -

dipende un che senso hai intenzione di sfondarmi - fece un'espressione perversa.

ogni giorno mi dai una motivazione in più per spezzarti la schiena, sai ? - fece un sorrisetto sarcastico.

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tra poco uscirà "raptus vol.3".
piango beat di 3D.
comunque, avete sentito il real talk di Shiva ? no, perché a me hanno sanguinato gli occhi guardandolo :)
stavo piangendo dall'emozione di sapere che in Italia c'è qualche gioiello come lui; senza escludere Gionata, ovviamente : lui è al centro della mia vita.

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