| 2° capιтolo |

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Ero lì, stesa sul letto a testa in giù, ripensando a quanto successo in salotto..

Eravamo ancora seduti sui divani in pelle ed i due adulti che avevo davanti stavano sfogliando i fogli portati da me con su scritto i dettagli sulla mia copertura.

Tutt'uno tratto, la donna, Clare Anderson, alzò la testa verso di me, «Non sapevo che oltre alle credenziali si dovesse cambiare anche il carattere per una falsa identità» affermò lei con un sorriso.

Spalancai gli occhi, «Scusi, di cosa sta parlando?» le chiesi confusa, «Qui c'è scritto "Leila Reyes è una ragazza dolce, altruista e timida, è inoltre molto brava con lo studio e preferisce stare in disparte rispetto agli altri"» continuò con gli occhi ripuntati sul foglio.

«Come?» chiesi confusa, non c'era scritta quella parte sulla mia copia; sospirai poi, «Chiederò informazioni al mio capo» continuai poi con l'intenzione di uscire a chiamare Ryan.

Venni però fermata dal rumore della porta del salotto che si aprì all'improvviso e noi tre ci gira mo verso quella direzione; «Mamma, papà, sono tornata... Ah giusto! Per stasera ho invitato Steven, Kin e Matt quindi fai preparare qualcosa di buono» disse una ragazza con gli occhi azzurri e con lunghi e folti capelli biondi.

Appena mi notò restò un po' confusa e chiese spiegazioni: «Non c'erano visite di clienti oggi se non sbaglio» affermò squadrandomi; «Chloe, lei è l'agente che ti proteggerà dalla persona dietro la lettera minatoria» mi presentò il signor Anderson.

"Tanto vale seguire gli ordini" pensai cercando di non roteare gli occhi; feci un passo avanti e porsi la mano alla ragazza impacciatamente.

«F-Felice di conoscerti, chiamami pure Leila, da oggi sarò la tua procugina» dissi balbettando un po' aspettando poi una sua reazione; «Piacere, sono Chloe!» rispose sorridendo e stringendomi la mano amichevolmente.

«Non ci voleva proprio, ora dovrò fare la santarellina di turno timida e dolce come lo zuccherò filato... Mi verrà il diabete» sussurrai a me stessa ancora meno eccitata dal fare questa missione.
Ormai avevo iniziato a recitare, non potevo smettere.

Bussarono alla porta della camera, invitai ad entrare la persona in questione trovandomi una donna che poteva avere una quarantina d'anni davanti alla porta; «Signorina Reyes, la cena é pronta» mi avvisò cordialmente uscendo subito dopo chiudendo la porta.

Mi alzai dal letto, dondolando un po' per il sangue alla testa e mi sistemai un po' i capelli.
Uscii dalla camera e mi diressi verso la sala da pranzo del piano inferiore notando i signori Anderson già seduti.
Mi sedetti in un posto libero chiedendomi tra me e me dove fossero Chloe ed i suoi amici.

Tutt'un tratto dalla porta entrò Chloe seguita da 3 ragazzi della sua età.
Il primo aveva occhi azzurri e capelli castani che sembrava non dare particolarmente attenzione a ciò che aveva intorno; la seconda aveva occhi color nocciola e capelli dello stesso colore del ragazzo che camminava fiera verso di sé ed infine, un ragazzo moro con occhi di un verde chiaro con sguardo freddo guardando divertito la sicurezza con cui camminava la ragazza davanti a sé.

«Bene ragazzi, vi presento Leila, una mia procugina che d'ora in poi starà con noi. Leila, ti presento...» iniziò Chloe indicando il primo ragazzo, «Steven Smith, il mio ragazzo» continuò, ed in risposta lui mi salutò con indifferenza con la mano; poi indicò la ragazza, «Kinley Wilson, la mia miglior amica» che mi salutò un po' confusa; ed infine indicò il ragazzo moro che non stava prestando molta attenzione alla conversazione, «Infine, Matthew Stewart» a sentire il suo nome, puntò lo sguardo verso Chloe e subito dopo verso di me inarcando un sopracciglio, anche lui confuso.

«F-Felice di conoscervi, i-io sono Leila, frequenterò la vostra università da quest'a-anno» risposi cordialmente cercando di apparire il più impacciata possibile.

Loro non risposero, si sedettero soltanto nei posti liberi e mangiammo scambiando ogni tanto qualche parola del più e del meno.

«Leila, noi andiamo a vederci un film, tu vieni?» chiese amichevolmente Chloe, ed in risposta annuii seguendo i quattro nel salotto.

«Quindi, il film di che genere sarà?» chiese Kinley al gruppo; «Tutto ma non un film romantico» rispose disgustato dal genere Matthew; «Leila, tu cosa proponi?» disse Steven osservandomi, ancora con indifferenza ed aspettando una risposta.

"E ora cosa mi invento? A Leila che genere potrebbe piacere? " pensai cercando in fretta una soluzione.

Trovai la soluzione dietro Steven e Matthew, dove Kinley e Chloe, cercando di non farsi notare, stavano facendo il labiale di qualcosa.

"...o...r...?" pensai confusa, da lì ne ricavai la parola...

«Horror» dissi guardando poi le due che sembravano entusiaste della scelta.

"Almeno loro potranno stare abbracciate a quei due " pensai con un sospiro.

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Eravamo a ormai metà film, quando il mio telefono iniziò a squillare.
Presi velocemente il telefono ed uscii dal salotto chiudendomi in uno dei bagni.

«Ryan?» chiesi dopo aver visto il suo nome sul display; «Lee, allora come va a San Francisco?» disse, e sentendo la sua voce mi venne una voglia incredibile di tornare a Washington.

«Solo che sarò una caramellina per l'indagine» dissi sospirando; «una caramellina?» rispose Ryan con confusione.

«Non hai letto cosa comprende la mia falsa identità? "Leila Reyes è una ragazza dolce, altruista, timida"... E bla, bla, bla» chiesi a Ryan scocciata dal mio nuovo lavoro di bodyguard; «Oh, dev'essere stato un cambiamento fatto all'ultimo minuto dai piani alti» spiegò lui ridacchiando alla situazione.

«Lasciando stare questo, ti ho chiamato per sapere se hai letto gli altri documenti che ti abbiamo fatto portare» chiese lui diventando serio; negai con la testa pensando potesse vedermi, poi dissi «Non ho ancora avuto modo di sfogliarli, troverò una scusa per andare in camera a studiarli... Ci sentiamo, Ryan» chiudendo la chiamata e tornando nel salotto.

«E-Ecco, io vado a dormire, domani inizierà l'università» informai i quattro, concentrati sul film, e senza aspettare una loro risposta andai in camera ed iniziai a cercare di capir un po' da quel caso che già odiavo immensamente.

Verso l'ora tarda, i miei occhi si fecero pesanti e mi addormentai tra i documenti.

~°~°~

Il capitolo finisce con Hailey tra i documenti di qualcosa che potrebbe svelare agli ospiti di quel momento la sua vera identità.

Quei ragazzi grazie a questo scopriranno qualcosa? Sarà così o non sarà così? Non succederà nulla, o forse sì?
Il suo nuovo carattere da ragazzina timida e studiosa la rallenterà?

Lo scoprirete solo leggendolo.
Qui è la vostra autrice, con il secondo capitolo.
Spero vi piaccia!

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