| 40° capιтolo |

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Non passò troppo tempo finché arrivammo alla villa, infatti in quel momento Chloe scese dall'auto di Matt dicendo «Iniziò ad andare» con falso sorriso ed iniziando a camminare verso il portone.

"Mi dispiace debba sopportare tutto questo" pensai con il palmo della mano poggiata sul mento e guardando verso la sua direzione.

Girai poi lo sguardo verso Matt che in quel momento aveva lo sguardo altrove; «Mi dispiace per ciò che è successo» disse poi in un sussurro senza ancora girarsi verso di me; «Ci sono abituata» ammisi soltanto dopo un profondo sospiro.

«Come...» iniziò, fermandosi dal finire la frase per potersi girare verso di me, «Come puoi fare un lavoro così pericoloso?» chiese alla fine.

Lo guardai, aveva lo sguardo di uno che in quel momento si sentiva responsabile di tutto, leggevo tutto dai suoi occhi, leggermente lucidi in quel momento.

Sorrisi, e volendo rassicurarlo dissi «Non prenderti la colpa e non preoccuparti per me. Non ce n'è bisogno», gli misi una mano sulla spalla, frenandolo dal dire altro sulla cosa.

Annuì poi con titubanza, facendo calare il silenzio per qualche secondo, «Mi dispiace, non avrei mai voluto evitarti...» continuò spostando la mia mano ed allontanandosi un po' da me.

«Non ti facevo il tipo di prendersela così tanto quando qualcuno mente» scherzai con un sorriso; lui però non resse lo scherzo come al solito ed abbassò lo sguardo, «Mi dispiace» continuò.

"Che cambio radicale" pensai con ancora il sorriso sulle labbra.

Misi le mie mani ai lati della sua testa e lo scossi con forza, «Pronto? C'è ancora il vecchio Matt ironico e che sta al gioco qui dentro?» chiesi soltanto, sperando in una sua reazione.

Poco dopo spostò le mie mani, si girò verso di me e finalmente mi rivolse un sorriso, «Sei proprio irritante, sai?» chiese infine per poi uscire dall'auto senza aspettare che rispondessi.

Dopo poco aprì la portiera che era dal mio lato, «Sarei tentato dal lasciarti qui e non aiutarti ad uscire» ironizzò guardandomi a braccia conserte; roteai gli occhi e cercai di uscire dall'auto senza il suo aiuto.

Dopo vari slanci che mi diedi riuscii ad uscire, «Vedi? Ce la faccio da sola» gli chiesi cercando di non rispondere all'istinto di poggiarmi alla portiera.

Peccato che poco dopo persi l'equilibrio.

Ero già pronta a sentire il terreno freddo sotto di me, fortunatamente però, Matt avvicinò la sua mano portandola dietro la mia schiena così che potessi reggermi.

«Ho l'impressione che darai non pochi problemi in quello stato» disse Matt sorridendo e portando il mio braccio sulle sue spalle per non farmi cadere.

«Cosa vorresti dire? Non darò affatto problemi» risposi sicura mentre avanzavamo; «Sì, certo» continuò con fare sbrigativo.

Accellerò di proposito il passo, poi si girò verso di me e rise; gli mandai uno sguardo truce e continuammo ad andare verso il portone.

«Dove sono i miei zii?» chiesi ad una domestica all'entrata; «Sono nel loro ufficio, signorina Reyes» rispose lei dopo aver preso i nostri cappotti.

Mi girai verso Matt, «Puoi aiutarmi ancora?» chiesi con ancora il braccio sulle sue spalle; «Posso rifiutarmi?» scherzò lui con un sorriso.

«Ce la farei benissimo da sola» lo provocai, avendo capito che mi avrebbe aiutata in ogni caso; lo vidi sorridere e dopo avermi fatto cenno iniziò a camminare verso l'ufficio.

«Chiama Chloe ed andate a mangiare qualcosa, di sicuro non avete pranzato» dissi a Matt, davanti alla porta.

Annuì poco dopo, e mentre Matt si allontanava bussai tre volte alla porta, aspettando una loro risposta.

In No Time [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora