| 44° capιтolo |

2.5K 99 5
                                    


Anche gli esami erano finiti e sembrava che Chloe e Peggy, grazie al nostro aiuto, fossero passate, anche se con il minimo.

C'era però qualcosa che continuava a tormentarmi, tanto che stavo picchiettando un dito, con nervosismo, sul tavolo della mensa ed il messaggio che arrivò sul mio telefono riuscì a stressarmi ancora di più.

Presi il telefono, consapevole che Matt mi stesse guardando con preoccupazione e notai una notifica da Sean.

"Dopo le lezioni vieni nel parcheggio sul retro, io e Grace ti aspetteremo lì" recitava il messaggio.

Presi un profondo respiro, «Scusate ragazzi, mi allontano un attimo» dissi ad i presenti al mio tavolo, tra cui Steven che era tornato da un viaggio dopo un mese fuori da San Francisco.

Mi allontanai dal tavolo pensando fosse meglio rinfrescarmi un po' per calmare lo stress.

Andai verso i distributori, consapevole che l'acqua lì costasse meno; stavo per accovacciarmi per prendere la bottiglietta d'acqua ma una mano mi precedette.

«Pensavi davvero ti avrei fatto fare sforzi inutili in quelle condizioni?» disse Matt lanciando la bottiglia che presi al volo; «È solo per questo che mi hai seguita?» chiesi guardandolo di traverso, consapevole che ci fosse altro sotto.

Bevetti un sorso d'acqua prima che Matt la prese imitandomi; «Qualcosa non va?» chiese poi poggiando la schiena sul muro vicino al distributore; «No, sto bene» risposi per poi mettermi di fianco a lui.

«Perché hai il numero del professor Moore? Spero non abbiate un rapporto illegale» continuò poi, corrugando la fronte,  provocandomi così una risata spontanea; «Matt, non ci credo, non penserai che io e Sean stiamo insieme» dissi io continuando a ridere; «"Sean"?!» chiese ancora lui, allarmato.

Mi girai verso di lui e con ancora un sorriso sulle labbra dissi «Siamo fratello e sorella»; «Come? Ma tu- Non può essere» continuò lui confuso ed iniziando ad agitare la mano, provocando un rumore fastidioso a causa della bottiglietta chiusa che aveva in quel momento.

Fermai la sua mano nascondendo un sorriso per quanto buffa fosse la situazione, «Sa chi sono, forse è stato il primo ad averlo scoperto» ammisi ancora, sfilandogli poi la bottiglietta dalle mani.

«Andremo a trovare nostra madre dopo scuola» dissi infine guardando il suo volto, in quel momento confuso; sospirò e mise una mano nei capelli, «Mi ero fatto così tante paranoie» disse poi con un sospiro.

«Ho bisogno di un favore» dissi poi, cambiando argomento e portando serietà nel mio sguaddo; Matt girò il suo sguardo verso di me, permettendomi così di continuare.

«Luke ha degli impegni oggi e lasciare Chloe incustodita mi preoccupa» continuai con un sospiro, «Puoi fare in modo che non si metta nei guai al posto nostro?» gli chiesi, anche sapendo che fidarmi non avrebbe portato a nulla di buono.

Lui annuì, ancora confuso ed io sorrisi, «Grazie» affermai sorridendo sinceramente per poi dargli le spalle e tornare in mensa con la stampella sotto il braccio e la bottiglietta ancora in mano.

____________________

«Eccoti, Lee!» esclamò Grace non appena mi vide nel parcheggio, stava sventolando la mano e c'era Sean di fianco a lei che sorrideva al vedermi lottare con la stampella che mi dava ancora qualche problema.

Ogni volta che vedevo i due insieme non potevo fare a meno di ricordare quando li vidi quel giorno che seppi la verità, ancora non riuscivo a credere che finalmente avessi riavuto la mia sorellina.

E la conseguenza di quella scoperta continuava a tormentarmi.

«Vuoi una mano?» disse Sean con tono alto e ridacchiando; mi fermai e sospirai, «Sapete che vi dico?» continuai per poi prendere la stampella in mano ed iniziando a zoppicare.

In No Time [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora