«Principessa, per il tuo compleanno che ne pensi di andare al Luna Park tutti insieme?»No.
«Sorellona, ti ho fatto un regalo, è in camera di mamma e papà!»
Basta.
«Auguri LeeLee, ti voglio bene»
Smettetela!
«È bello essere soli al mondo?» disse un'ombra oscura.
«Chi sei?» dissi perdendo poco a poco la sicurezza nella mia voce.
«Ma come, non ci riconosci?» disse la voce portandosi dietro altre persone, tutte uguali a lui.
Le facce oscure tutt'un tratto presero forma del mio viso per poi parlare all'unisono.
«É solo colpa tua se sono tutti morti» dissero per poi scattare in una risata assordante.
«Basta!» esclamai alzandomi di scatto dal letto ancora col fiato corto e del sudore sulla fronte.
Guardai l'orologio che segnava solo le 3:30 di notte.
Visto che già sveglia mi alzai dal letto ed andai a fare una doccia dopo aver preso dei vestiti per l'università.Restai tra i documenti a pensare a come agire per il caso fino alle 7:30 per poi scendere quelle scale ancora una volta da quando una settimana prima ero arrivata.
«Buongiorno John, Chloe» salutai con un sussurro i due che facevano colazione, ognuno stava per conto proprio.
Quando sentirono la mia voce alzarono la testa per poi ricambiare il buongiorno e ritornare a fare ciò che stavano facendo."Che famiglia socievole" pensai alzando gli occhi al cielo.
Tutt'un tratto sbucò dalla cucina Clare con una tazza di tè in mano.
«Buongiorno Leila, hai davvero una pessima cera oggi» affermò Clare preoccupata; «Ho solo dormito male stanotte, non c'è da preoccuparsi» risposi cercando di rassicurarla come farebbe Leila.
«È per il materasso? Per il caldo? Possiamo fare qualcosa?» continuò con lo stesso tono aspettando risposte; «Non è nulla, ho solo passato la notte a pensare a come far uscire il responsabile della lettera minatoria allo scoperto» mentii per far finire lì il discorso.
Lei infatti sembrò capire ed annuì iniziando a sorseggiare il suo té.Una cosa che avevo capito di Clare, in una settimana, era che si preoccupava sempre molto delle persone, anche per la minima cosa.
Presi una tazza di caffè dalla cucina e me ne versai una tazza per alleviare il sonno dovuto alle massimo 2 ore di sonno che avevo fatto, tornando poi in sala da pranzo dove Chloe era scomparsa.
«Chloe dov'è?» chiesi dando tregua al mio tono da santarellina e tornando per quell'attimo la normale Hailey.
Pensai che avevo sbagliato a recitare la parte dolce di Leila anche con lei, solo per non renderla turbata dalla mia presenza.
«È andata già in auto, Paul e lei ti stanno aspettando» rispose Clare; annuii in risposta per poi portare la tazza sulle labbra per bere il caffè, ma non appena sfiorai il liquido...
«Cazzo!» esclamai per il bruciore alle labbra; «Va tutto bene?» chiese Clare preoccupata girandosi di scatto verso di me.
«Sì, tranquilla, ora sarà meglio che mi muova prima che partano senza di me» dissi fredda per poi bere il caffè tutto d'un sorso cercando di non pensare al forte calore che mi stava distruggendo il palato.
Andai in camera, presi la sacca e misi la pistola al solito posto per poi avvicinarmi all'auto che subito dopo avermi vista entrare partì verso l'università.
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Arrivammo a destinazione ed appena scese, Steven, Kinley e Matthew ci raggiunsero.
«Ehi ragazzina, hai delle occhiaie orribili, non hai dormito pensando a cosa ti ha portato a non avere amici?» disse Matthew con sguardo di sfida.
"Dio quanto vorrei mettergli un proiettile nel cranio così da farlo stare zitto una volta per tutte" pensai e nel mentre cercai di trattenere un mio sguardo omicida.
«Matt!» lo richiamò Kinley cercando di difendermi.
In quel gruppo Matthew mi odiava, non so per qualche strano motivo, per Steven non esistevo neanche, e ci scambiavamo qualche parola solo per il bene di Chloe.
Le uniche che sembravano considerarmi come un'amica erano Chloe e Kinley.
Ma io avevo smesso di credere nell'amicizia 15 anni prima.
A prima ora avevamo il corso di Geotecnica visto che per alcuni problemi quello di ingegneria civile si è dovuto spostare alla quarta ora ed io facevo i salti di gioia nel vedere quel trentenne scorbutico che non ascoltava neanche i propri studenti.
Io, Chloe e Kinley ci sedemmo agli ultimi banchi e meno di 2 minuti dopo arrivò lo scorbutico, Sean Moore.
«Bene ragazzi, oggi vi parlerò di...» non ascoltai il resto perché mi addormentai per la troppa mancanza di sonno.
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«Reyes.» disse una voce.
«Reyes!» ripeté più seriamente.
«Leila Reyes!» urlò.
"Un'attimo, Leila Reyes sono io." realizzai alzando di scatto la testa.
«Sì, mi scusi» dissi fingendomi imbarazzata; «Visto che è così brava da potersi permettere di dormire durante il mio corso, allora risolva l'esercizio sulla lavagna» mi ordinò.
"Non mi crede capace? Non sa con chi sta parlando" pensai ricordando tutte le lezioni che mi aveva dato Ryan da piccola, ho sempre amato la Geotecnica.
Sulla lavagna era scritto un problema abbastanza facile per me.
Mi alzai e scesi le scale che ci dividevano alla cattedra, andai a scrivere passo passo la risposta lasciando poi l'insegnante sbalordito come se non si aspettasse una risposta esatta.
Io, trionfante, andai di nuovo a sedermi di fianco a Kinley e Chloe.
E dopo poco, Moore tornò a parlare cercando di alleviare il suo imbarazzo che riuscivo a sentire nell'aria.__________________
La lezione finì ma Moore non mi lasciò nuovamente uscire.
Come l'ultima volta aspettò che tutti uscirono per poi iniziare a parlare.«Signorina Reyes, mi può spiegare perché stava dormendo durante il mio corso?» chiese irritato; «Tanto mi interrom...» cercai di dire, ma come immaginavo mi interruppe.
«L'avevo già ripresa una volta la settimana scorsa, e lei continua a causare trambusto?» disse, non risposi; «Oh, ora non risponde, vedo che ha capito i suoi sbagli» continuò con un ghigno sul volto, cosa che mi provocò fin troppo, e che mi portò a lasciare per un po' da parte la timida Leila.
«Moore, continua a interrompermi, ho risolto l'esercizio perfettamente poi, quale sarebbe il problema, sono curiosa di sentire» dissi cercando di trattenermi il più possibile.
«Come "quale sareb...» questa volta fui io a interromperlo pagandolo con la stessa moneta; «Come ci si sente a venir interrotti? Non é bello vero?» chiesi con tono di sfida.
«Ma cosa...» lo interruppi nuovamente; «Non parli, mi sto godendo il mio momento di gloria» risposi, «la conversazione è finita, Moore, mi scuso per essere stata così diretta» continuai cercando di non insospettirlo più del dovuto.
Una lezione ci voleva a quello scorbutico.
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Un insegnante problematico irrita la nostra protagonista, ma nasconderà qualcosa?
Sean Moore è tra i buoni o tra i cattivi?
E soprattutto, cosa successe alla famiglia di Hailey, 15 anni prima di questo caso?Lo scoprirete solo leggendolo.
Qui è la vostra autrice, con il sesto capitolo.
Spero vi piaccia!
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In No Time [Completa]
Mystery / ThrillerUna persona, Hailey White. Una persona che conoscono tutti e nessuno. Una persona che incute timore, e che allo stesso tempo porta curiosità. Una persona che ha affrontato e che affronta ogni giorno cose che non vorremmo mai provare. Ma lei affronta...