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«Lee!» mi chiamò Chloe con disperazione aprendo la mia camera e buttandosi a peso morto sul mio letto, col viso sprofondato nel cuscino; «Chloe, così sporchi la coperta di fondotinta» affermai girando la sedia, su cui ero seduta, verso di lei.

Girò la testa guardandomi disperata, «Tra poco ci saranno gli esami ed io neanche so scrivere il mio nome» disse per poi girarsi, portando la testa a guardare il soffitto.

Sorrisi rassegnata, avevo capito dove volesse andare a parare, «Vuoi una mano?» chiesi soltanto, sapendo già la risposta; la vidi scattare in piedi con un sorriso raggiante.

«Sì, sì, sì! Dimmi tutto ciò che sai!» affermò entusiasta venendo velocemente verso di me e prendendo le mie mani come se fossi la sua unica salvezza.

Restai un attimo in silenzio per pensare, «Però mi serve aiuto in ingegneria civile, sai qualcosa?» ammisi liberandomi dalla presa; mi guardò un attimo come se stesse cercando di elaborare le mie parole, poi distolse lo sguardo e scrollò le spalle imbarazzata.

«Però...» continuò dopo poco, riportando lo sguardo su di me, «Matt è molto bravo in ingegneria civile, invitiamolo!» affermò con speranza che si rifletteva nei suoi occhi.

Senza aspettare che rispondessi alla proposta, prese il suo telefono ed in un attimo il suo telefono stava già squillando.

«Chloe? Dimmi» chiese con voce assonnata; «Stavi dormendo? Non importa, puoi venire a casa nostra?» chiese inizialmente, aspettando impazientemente una risposta che sembrava non farsi sentire.

«Ti prego! Abbiamo bisogno di aiuto in ingegneria civile!» continuò, con anche più speranza che accettasse la proposta iniziale.

«"Abbiamo"?» chiese lui confuso; aprii bocca per aggiungermi nella conversazione, ma Chloe mi precedette, «Io e Lee, sta ascoltando in questo momento» rispose poggiando poi il telefono sulla scrivania.

Sentii un rumore dall'altro capo, segno che si fosse alzato da un letto, «Lee ha bisogno di una mano? Cos'è, una barzelletta?» chiese con tono scettico.

«Il mio lavoro non mi istruisce su ingegneria civile, sai?» dissi, fingendo la cosa mi desse fastidio; lo sentii ridacchiare, «Va bene, va bene, vengo» disse dopo, rassegnato.

«Allora a tra poco!» affermò Chloe entusiasta per poi chiudere la chiamata ed iniziare a saltellare.

Poco dopo, il mio telefono mostrò una nuova notifica tra i messaggi ed io girai lo sguardo istintivamente.

«Lavoro?» chiese Chloe con curiosità; «Peggy» risposi confusa guardando sullo schermo.

"Lee! Non ho più l'influenza dopo così tanto tempo! Mi aiuti con i nuovi argomenti dell'esame?" recitava il messaggio.

"Ma non è del secondo anno?" chiesi a me stessa, realizzando solo dopo fosse una scusa per vederci.

«Vuole anche lei aiuto con gli esami» informai Chloe con la testa sullo schermo; «Invitala qui, più siamo meglio è!» rispose Chloe con un sorriso; annuii per poi sospirare al pensiero di aver perso una giornata per indagare sul caso.

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«Tu cosa ci fai qui?» dissi scettica aprendo la porta e guardando il biondo messo di fianco a Matt.

«Ho visto Stewart per strada, mi aggrego a questa preparazione per gli esami» spiegò velocemente con un sorriso in volto, consapevole mi avrebbe infastidita la cosa.

Roteai gli occhi e dissi «Entrate», poi mi spostai dalla porta per farli passare.

Entrarono e con qualche spinta si avviarono verso il salotto, cosa che mi fece venir da ridere.

In No Time [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora