| 36° capιтolo |

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Era passato altro tempo, ma non continuavamo a fare progressi.
Io e Luke ci stavamo chiedendo se avessero rinunciato ad ucciderla.

Avevamo ancora qualche sospetto su Kinley però, quindi in quel momento avevo davanti dei documenti riguardanti Trevis Howard, Brooke Lewis e sfortunatamente, Peter Walker, per capire se ci fosse qualche collegamento tra loro.

La porta della mia camera si aprì, mi girai di scatto e notai Chloe venirmi incontro; «Ascolta l'idea che mi è venuta» iniziò lei entusiasta, diede poi uno sguardo ai fogli rabbuiandosi; «Scusami, stavo...» iniziai cercando di coprire il tutto, erano informazioni riservate e non adatte alla visione da un civile; «Lavorando» continuò lei la frase.

«Molte volte dimentico per quale motivo sei qui...» ammise lei con un sorriso affranto; «Di cosa volevi parlarmi?» chiesi cercando di apparire cortese, cambiando argomento; in quel momento le tornò il sorriso sulle labbra ed iniziò a gesticolare in modo buffo, provocando il tintinnio dei suoi bracciali.

«Pensavo di fare una serata solo noi ragazze; io, tu e Peggy. Che ne pensi?» chiese come ritrovando il suo entusiasmo iniziale; inarcai un sopracciglio, «Kinley non viene?» chiesi anche se non troppo sorpresa.

Negò con la testa dolcemente, «Però Peggy ha accettato con piacere» continuò con un sorriso; «Capisco» risposi ricambiando il sorriso; «Arriverà tra un'ora» avvisò facendo un passo indietro, «Vado a preparare qualcosa da mangiare» continuò ancora con più entusiasmo uscendo in fretta dalla stanza.

Sorrisi a tutta quella energia per poi rimettere la testa sulla scrivania con l'intenzione di rimettermi a lavoro, però mi interruppe la suoneria del mio telefono, «Horton?» chiesi sbuffando dopo aver letto il suo nome, il nostro rapporto non era migliorato.

«Ehi, "White", stavo pensando...» iniziò con la solita voce che reputavo irritante; «Tu pensi? Questa mi è nuova» risposi io ironica prendendo una matita sottolineando alcune frasi di uno dei documenti, «Acida come al solito. In ogni caso, Peter ti ha dato nulla come gps, telecamere o cose del genere?» chiese semplicemente dall'altro capo del telefono; sospirai, «Ho solo una specie di virus che mi dà l'accesso al microfono del telefono di Matt» risposi dopo averci pensato su.

«Hai usato questo "virus" ultimamente?» chiese lui come se volesse sbrigarsi; «So dove vuoi andare a parare. Ora controllo, ma continuo a dirti che Matt è innocente» risposi io con l'ennesimo sospiro.

Dal giorno che Luke disse che sospettava di lui, ogni giorno continuava a ripetermi che facessi male a difenderlo.

Peccato che io ero testarda, ero più che sicura che lui non c'entrasse nulla in quella storia e che i suoi sospetti fossero fondati.

«Perfetto, ora ho un impegno. Buon lavoro» continuò lui sbrigativo chiudendo la chiamata.

"Si comporta come se fosse lui il capo" pensai sbuffando e tirandomi indietro con la sedia; poi fissai lo schermo del telefono con sguardo vuoto.

"Non uso questa cosa da quando sentii Matt piangere..." pensai con paura di aprire il link.

Presi un lungo sospiro, scossi la testa ed aprii la chat con Pin.

Quell'ultimo messaggio, "Traditore", scritto da me il primo Gennaio di quell'anno, spiccava tra gli altri messaggi, ed al pensiero di quella sera il mio sguardo si spense.

Sentii un «Mi dispiace...» in risposta, ed al suono di quella voce spalancai gli occhi incredula; aprii con forza e rabbia la porta trovando la persona di cui più mi fidavo con un PC sulle gambe e Brooke che lo guardava turbata.

«Pin...» dissi delusa dalla visione e tenendo la pistola fissa su di loro; lo vidi abbassare la testa in risposta, cosa che mi fece trattenere una smorfia di disgusto.

Toccai il messaggio che stavo cercando e sperai di non trovare nulla di male toccandolo.

Peccato che senza neanche avere il tempo di realizzare cosa stessi sentendo, si sentirono versi ambigui che poco dopo invasero le mie orecchie facendomi chiudere in fretta la finestra e lanciare il telefono sulla scrivania.

Fissai il telefono, non sapendo descrivere cosa stessi provando, speravo di essermi immaginata tutto.

Cercai di non ricordare quando li vidi nel bagno delle ragazze il giorno che scoprimmo si fossero fidanzati e sospirai rimettendomi composta sulla sedia.

"Ora capisco perché Kinley non poteva venire" pensai poggiando il gomito sulla scrivania e la testa sul palmo della mano mentre guardavo fuori dalla finestra sconvolta da come si stessero svolgendo i fatti.

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Peggy era arrivata ed in quel momento noi tre eravamo sedute comode sul divano, sgranocchiando ogni tanto qualcosa tra il cibo posto sul tavolino da Chloe e da me.

«Lee, Lee!» mi chiamò tutt'un tratto Peggy lasciando il bicchiere che aveva in mano e guardandomi con sguardo curioso e forse, gelosia?.

«Sì?» chiesi solo, confusa dalla sua azione improvvisa; «Stavo pensando... che rapporto hai con Drew? Sembrate molto intimi» chiese portando serietà nello sguardo.

Inarcai un sopracciglio, scettica, «Siamo solo amici, non preoccuparti» dissi poi con un sorriso rassicurante.

"Più che "amico" è una palla al piede" pensai nel mentre cercando di non farmi notare seccata dal dover gestire una conversazione con lui come argomento.

«Ti piace Drew Strong?» si intromise poi Chloe in cerca di gossip; vidi Peggy arrossire e portare il suo sguardo sulle sue mani; «Tranquilla, anche Steven prima non mi parlava molto e guarda ora come siamo finiti» continuò con una risata dolce.

Chloe poi sospirò cambiando argomento, «Peccato che Kinley non sia potuta venire» affermò con un broncio buffo; «Sembrava essere occupata con Matt» mi lasciai sfuggire con tono freddo per poi guardare il bracciale regalato da lui a Natale.

«Ti manca?» chiese Chloe sembrando preoccuparsi per me; «Semplicemente mi infastidisce la situazione così com'è ora» affermai dopo aver cercato delle sicurezze tra le risposte che avevo in testa.

«Avete litigato per qualcosa di grave?» chiese Peggy non poco sicura potesse fare la domanda; «A quanto pare non ha perdonato qualcosa a cui gli ho mentito» risposi alzando la testa con un sorriso falso e poggiandomi allo schienale del divano.

«In ogni caso, non è giusto da parte di Kinley rifiutare l'invito per stare con il suo ragazzo» disse Chloe dopo un po' di silenzio, incrociando le braccia e imbronciandosi in modo scherzoso; «Forza, ragazze. Guardiamoci un film» continuò cambiando umore e rivolgendo un sorriso ad entrambe, cosa che mi portò istintivamente a ricambiare il sorriso.

"Svagarmi un po' mi farà bene"

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Ancora una giornata pesante per la protagonista, Matt ed Hailey non hanno ancora fatto progressi nel recupero della loro amicizia, fortunatamente Chloe ha avuto l'ottima idea di farla svagare un po' organizzando una serata tra ragazze in compagnia di Peggy.

Quando finiranno i problemi?
Matt ed Hailey risolveranno il loro conflitto?
Cosa sta succedendo realmente dietro le scene di questo caso?

Lo scoprirete solo leggendolo.
Qui è la vostra autrice con il trentaseiesimo capitolo.
Spero vi piaccia!

Vi ricordo che in questi giorni sto correggendo alcune cose nei capitoli precedenti a questo e che potreste trovare qualcosa di incoerente a causa di ciò.

Ed infine, vi ricordo anche che ho aperto un account Instagram per varie cose riguardanti questa storia ed altre future, fateci un salto!

@Giulia.thhh

In No Time [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora