| epιlogo |

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«Lee» disse una voce conosciuta, avevo gli occhi chiusi e sentivo il rumore di un motore in sottofondo.

«Lee, svegliati» disse ancora, lì mi decisi ad aprire gli occhi; «Cosa vuoi, Luke» dissi seccata ed assonnata al ragazzo alla guida.

«Scusa, bella addormentata, ti volevo solo avvisare che tra una ventina di minuti saremo arrivati» continuò provocandomi un sorriso.

"Finalmente potrò rivederli" pensai poggiando una mano sotto la testa sorreggendola e guardando fuori il tramonto.

Non so cosa successe dopo che svenni, in quella casa abbandonata, so che venni portata con urgenza ad un ospedale con un elicottero dell'F.B.I., al mio risveglio tutti gli artefici del rapimento erano già stati presi e sotto processo.

Anche non volendo ammetterlo, ero curiosa di sapere cosa aveva spinto i conoscenti di Chloe a partecipare a tutto ciò.

Dopo che Luke me lo raccontò ne rimasi però delusa per quanto superficiali fossero, almeno per una come me.

Partirei con Trevis, l'ex di Chloe.
Tutte le persone che li vedevano pensavano fossero davvero una bella coppia, compresi i genitori di lui, che la approvavano a pieni voti.

Un giorno però Brooke decise di rovinare tutto, portando Trevis a tradirla con lei.
Chloe non la prese bene, come ovvio che sia, decise di lasciarlo.

Però non fu l'unica che prese provvedimenti alla cosa.
I genitori infatti, delusi dal figlio, che sembrava minimamente essere cambiato con la presenza di Chloe, lo cacciarono di casa.

Trevis fu costretto ad andare dai nonni, che morirono poco tempo dopo lasciandogli la villa in cui ha visse prima di trasferirsi altrove per colpa del caso.

Da allora Trevis prova un profondo disprezzo verso di lei che le ha portato via tutto e per questo voleva farla soffrire come aveva sofferto lui.

Poi c'è Brooke, sembrava che lei fosse entrata a far parte del caso per gioco.

Infatti, la ragazza era amica di Chloe e Kinley, solo che anche essendo innamorata di Steven, Chloe riuscì a portarglielo via, causandole sofferenza e disprezzo nei suoi confronti.

Però più andava avanti, più era insicura sull'uccidere qualcuno.
Infatti, quando vedeva Pin cercare di aiutarmi non lo ostacolava enormemente.

Infine, c'è Pin, quello di cui dubitai fosse il mio migliore amico.

Solo a fine del caso seppi il vero motivo per cui era dalla parte dei cattivi e non dalla nostra.

Scoprii quindi che Pin non li aveva aiutati in modo voluto.

Carlos e la sua banda, infatti, tenevano in ostaggio i suoi genitori, a cui teneva molto e vennero usati per tenere Pin sotto i loro ordini.

Lui però, avendo avuto l'incarico di costruire la seconda lettera minatoria, trovò il modo di aiutarci formando un codice sotto quella lettera.

Se non ci avessero sentiti e visti arrivare, infatti, avremmo potuto dargli l'effetto sorpresa, ma ormai non c'è nulla da rimpiangere.

I genitori vennero ritrovati un paio di giorni dopo, in una casa non poco distante da quella di Donaldina Cameron ed a Pin vennero dissolte tutte le accuse permettendogli di tornare a far parte dell'F.B.I..

Io e lui riacquistammo il rapporto che avevamo prima del caso ed io ne ero davvero felice, dopotutto era il mio unico amico prima che conoscessi gli altri.

«Siamo arrivati» avvisò Luke fermando l'auto nel parcheggio ed uscendo poco dopo chiudendo la portiera.

Presi un lungo respiro, poi mi decidetti ad uscire, facendo una smorfia dal dolore e rischiando di cadere, fortunatamente venni sorretta da Luke che si precipitò al mio fianco.

«Attenta a come ti muovi, sei stata sparata solo un paio di mesi fa» affermò sorreggendomi dal fianco non ferito; annuii soltanto e mi diressi verso il luogo della cerimonia di consegna dei diplomi.

Ed è lì che li vidi.

Steven e Chloe erano seduti nelle prime file di sedie che erano state messe con i diplomi in mano, Peggy era in piedi di fianco a loro, ad assistere alla cerimonia e Matt era sul palco con la testa bassa a guardare il suo diploma.

Improvvisamente, sempre più gente iniziò a girarsi verso di noi, riconoscendoci ed iniziando a vociare.

«Quella è l'agente dell'F.B.I., che ci fa qui?» disse una; «Ma quello è Drew Strong, anche lui era nell'F.B.I.» disse un altra.

«Leila Reyes, anzi, Hailey White è tornata dopotutto questo tempo, che ci siano altri problemi in università?» chiese un'altra ancora.

Matt quando sentì il mio nome alzò la testa di scatto e quando mi vide fece un sorriso sincero ed entusiasta.

Senza aspettate altro corse verso di me, lasciando il discorso e tutto e mi abbracciò.

«Ciao Matt, sono anch'io felice di rivederti» dissi ironica e con un sorriso mentre mi stritolava; «Mi sei mancata» disse infine allargando il mio sorriso e portandomi a ricambiare l'abbraccio.

Lui era molto importante per me, era stato davvero un grande amico e sapere che dopotutto questo tempo per lui era lo stesso mi rendeva entusiasta.

Il caso era finito, ma la nostra amicizia non lo era affatto, o forse chissà, qualcosa di più?

~°~

Et voilà, l'epilogo tutto per voi.

Parto col dire che mi ha appassionato molto scrivere e leggere questa mia storia e che non mi aspettavo potesse avere così tanto successo, essendo la prima.

Questo traguardo di 54,186 letture e 2,075 voti per me che sono alle prime armi è impressionante ed è solo grazie a voi, vi ringrazio infinitamente.

Ormai siamo arrivati al termine della storia, ma chissà, potrei fare un sequel, cosa nel pensate?

Inoltre pensavo di iscriverla al Wattys, pensate potrei vincerlo?

Lo scoprirete solo leggendolo.
Qui è la vostra autrice con l'epilogo.
Spero vi piaccia!

A presto, da Giuliath.

@Giulia.thhh

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