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Passammo l'intera mattinata, se così si può dire dato che mancava poco alle dodici, in salotto.

Arrivata una certa ora ci recammo in sala da pranzo dove le domestiche stavano apparecchiando la tavola.

Non vidi i signori Anderson, quindi mi avvicinai ad una domestica, in particolare la donna che mi venne a chiamare per la cena il mio primo giorno qui a San Francisco, e le chiesi «Scusi, mi saprebbe dire se i miei zii pranzeranno con noi oggi?», lei mi sorrise educatamente in risposta, «Mi è stato detto che torneranno verso il tardo pomeriggio» disse poi.

Annuii e dopo aver dato uno sguardo di sfuggita a Matt e Chloe mi sedetti su una delle sedie da tavolo presenti; i due fecero lo stesso ed in silenzio Matt si mise alla mia sinistra mentre Chloe si mise alla mia destra.

Dopo un po' arrivarono le domestiche portando la prima portata e dopo un veloce ringraziamento da parte mia e di Matt uscirono riportando un silenzio tombale nella sala da pranzo.

Guardai alla mia destra e notai che Chloe stava giocando con il cibo; probabilmente perché non aveva fame dopo quanto successo ieri.

Sapendo che la situazione non poteva restare così com'era guardai Matt, sperando avesse una soluzione.

Lui fece un breve sorriso, continuando a guardarmi prese una posata e la poggiò sul suo bicchiere di vetro quanto bastava per emettere un suono.

Sorrisi subito dopo avendo capito cosa avesse in mente, presi anch'io una posata e guardandolo con espressione divertita, feci lo stesso.

Dopo ciò guardammo entrambi verso Chloe e notai fosse ancora immersa nei suoi pensieri.

Girai nuovamente il mio sguardo verso Matt che mi incitò con lo sguardo a continuare.
Pian piano, aumentammo il ritmo, divertiti, e continuando a farlo guardammo verso Chloe.

Aveva alzato la testa, ci guardò, sorrise e prese anche lei una posata, anche se con un po' di incertezza.

Dopo aver sfiorato il bicchiere per la prima volta si aggiunse anche lei al nostro ritmo ed al posto di mangiare la prima portata ridevamo per il ritmo piacevole fatto con i bicchieri e da quanto la cosa fosse ridicola.

Dopo arrivarono alcune domestiche e "la più coraggiosa" ci richiamò, dicendoci che non fosse corretto usare le posate in quel modo.

Noi ci fermammo, e dopo aver annuito ed esserci accertati che se ne fosse andata, scoppiammo in una fragorosa risata.

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Ci portarono l'ultima portata, «Ehi, ragazze, e se guardassimo un film?» chiese Matt dopo un po' aprendo la conversazione; mi girai verso Chloe che annuì con un sorriso, «Sono d'accordo, andiamo» risposi poi con un sorriso.

Senza neanche finire l'ultima portata ci alzammo dalle sedie ed uscimmo dalla sala da pranzo dirigendoci di nuovo verso il salotto.

Venimmo però fermati da una domestica, «Mi scusi, signorino Stewart, i suoi indumenti sono stati lavati e si sono asciugati, li abbiamo portati nella camera per gli ospiti» disse riferendosi a Matt; «La ringrazio, vado subito a prenderli» rispose lui; la domestica annuì ed andò in cucina, raggiungendo le altre.

Pensando si stesse dirigendo verso la sua camera guardai Chloe, incitandola con lo sguardo a proseguire verso il salotto intenzionata a seguirla e lasciare che Matt si cambiasse.

Così non fu, infatti poco dopo Matt mi prese per un braccio, facendomi girare verso di lui, «Vieni con me» iniziò lasciandomi con uno sguardo scettico in volto, «O preferisci che invada la tua privacy per poterti ridare la maglietta di tuo fratello?» continuò con ironia.

In No Time [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora