| 4° capιтolo |

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Erano le 10:55.

"Perché il tempo non passa più velocemente, forza!" pensai impaziente di incontrare Pin.

«Leila, ti vedo in ansia, è successo qualcosa?» bisbigliò Chloe per non farsi sentire dall'insegnante; «C-Cos~, emh...no...io...» recitai continuando ad accendere costantemente la schermata del telefono.

La campanella suonò ed io iniziai a scendere le scale alla velocità della luce per arrivare in biblioteca ma...

«Signorina, può aspettare un attimo?» mi chiese l'insegnante sulla trentina aspettando una risposta.
Annuii rassegnata, ed insieme a lui aspettai che gli studenti universitari uscissero dall'aula.

«L'ho vista molto disattenta a lezione...» disse lui con serietà e delusione; «No ecco io...» cercai di rispondere ma lui mi interruppe.

«Pensa che il mio corso non sia degno della sua attenzione?» chiese con lo stesso tono; «Non ho detto questo, io...» senza farmi finire la frase mi interruppe di nuovo.

«Se non era interessata al corso, per quale motivo ha scelto quest'università?» continuò a dire; «Ovviamente perché...» mi interruppe ancora.

«No, va bene, ho capito, le sue amiche la volevano frequentare e per questo la frequenta anche lei» mi accusò e cercai di mantenere la calma; «Mi scusi ma...» giuro che se mi interrompe un'altra volta esco la Desert Eagle puntandogliela sulla testa.

«Signorina Reyes, giusto? La conversazione é finita può andare» continuò ancora, a denti stretti mi allontanai dall'aula costringendomi a non girarmi e far uscire Hailey allo scoperto.

Ora avevo qualcos'altro a cui pensare, Pin.
Camminai a passo veloce cercando la biblioteca ma mi scontrai con qualcuno e caddi a terra.

"Ed ora che altro c'è! " pensai cercando di alzarmi, ma prima che potessi farlo, la persona, ancora in piedi, mi porse la mano aiutandomi ad alzarmi.

«E tu, raggio di Sole, non ti ho mai vista qui, come ti chiami?» mi chiese lui sorridendo con uno sguardo che voleva solo una cosa.

Ma purtroppo non ero Hailey, non potevo prenderlo per il collo e minacciarlo di non chiamarmi più in quel modo.
Ero la timida e consapevole delle proprie azioni Leila, quella che non andava contro nessuno.

Mi veniva la nausea solo a pensare a me con quel carattere, quindi dissi «L-Leila Reyes, s-sai dov'è la biblioteca?» chiesi dolcemente al puttaniere che avevo di fronte; «Non l'ho mai fatto in biblioteca, ma c'è sempre una prima volta, vieni con me» disse lui sorridendo maliziosamente.
Che dicevo? Ah sì, voleva solo una cosa.

«N-No, io non in-intendevo quello, devo solo andare in biblioteca, quindi...ecco...» cercai di dire recitando al meglio e sperando si fosse stancato di importunare una ragazza pura come Leila.

Ma purtroppo la fortuna non era dalla mia parte, si avvicinò fino ad arrivare ad un palmo dal mio viso e mi sussurrò con voce roca, «Allora dolcezza sarà per la prossima, non vedo l'ora» e si allontanò lasciandomi lì ancora senza risposte.

Inarcai un sopracciglio in risposta, stupita dal fatto che esistessero realmente persone come lui.

Fortunatamente, poi, alzai lo sguardo trovandomi davanti alla scritta "Biblioteca".
Sorrisi come un ebete ed entrai in biblioteca cercando ovunque Pin.

Lo vidi poco dopo in una parte addentrata della biblioteca, dove non c'era nessuno ed approfittando di ciò lo rincorsi e gli saltai addosso facendoci cadere a terra, creando un tonfo che attirò la bibliotecaria che ci rimproverò.

«Accidenti, Lee, è così che si saluta una vecchia conoscenza?» disse lui turbato, mantenendo un sorriso sulle labbra; «Fai silenzio, ora sono Leila, per tutti» continuai, tappandogli la bocca e alzandomi poi da sopra di lui.

«Mi sei mancato» gli dissi sorridendo, lui era l'unica persona, insieme a Ryan, con cui non mi sentivo una persona fredda.
Come se la me di 9 anni, prima della morte dei miei genitori, non se ne fosse mai andata.

Lui mi tirò le guance ridendo, «Idiota, mi sei mancata anche tu» disse poi, lasciando le mie guance per i miei versi di dolore.

«Quindi sarai il mio informatore nel caso?» chiesi a bassa voce sedendomi su una sedia; «Proprio così, se avrai qualche dubbio su qualcosa o qualcuno, ti basterà chiedere a me» rispose sedendosi sulla sedia accanto alla mia.

«Ovviamente potrai contattarmi quando vuoi, sarò disponibile 24h su 24» continuò sorridendo.

«Quindi, che stavi leggendo?» chiesi prendendo da terra il libro che aveva in mano prima che lo facessi cadere; «Un fantascientifico? Non cambi mai, nerd!» dissi scoccandogli le dita sulla testa ridendo.
«Piuttosto, dimmi un po', come ti trovi con la nuova identità?» disse sussurrando per non farsi sentire dagli altri.

Gli spiegai un po' la situazione e la conversazione venne poi interrotta dalla campanella della pausa pranzo.

Sarà meglio che torni da Chloe, dopotutto sono pagata per essere la sua babysitter» dissi a bassa voce a Pin alzando gli occhi al cielo; «Forza caramellina, vai prima che lei finisca nei guai» rispose Pin che venne fulminato dal mio sguardo subito dopo.

«Non chiamarmi più così o ti spezzerò ogni ossicino che hai in corpo» minacciai con un tono che non faceva capire se stessi scherzando o se fossi seria; «Va bene, raggio di Sole» affermò Pin sorridendo.

Mi girai e mi incamminai verso l'uscita facendogli un dito medio da dietro.
Scattò a ridere, poi non sentii altro perché ero già fuori dalla biblioteca.

Come mi era mancato.

~°~°~°~°~

Ed ecco a voi Pin, il miglior amico di Hailey a quanto pare.

Ma la domanda è... chi è quel ragazzo con cui si è scontrata prima di entrare in biblioteca? È tra i buoni, o tra i cattivi di questa favola?

Lo scoprirete solo leggendolo.
Qui è la vostra autrice, con il quarto capitolo.
Spero vi piaccia!

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