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La luce chiara che filtrava dalla finestra mi fece capire che era già mattina.
Non sapevo che ora fosse, ma ero già sveglia e stranamente non a causa dei miei soliti incubi.

Poco prima qualcuno aveva iniziato a bussare alla porta della mia stanza insistentemente, «Leila, sei sveglia?» chiese una voce, che riconobbi fosse di Chloe, dall'altro della porta; mi alzai dal letto assonnata e pian piano mi avvicinai alla porta.

Aprendola mi trovai davanti una Chloe sorridente, non riuscii a trattenermi un sospiro ed iniziai a parlare con tono dolce, «Hai bisogno di qualcosa, Chloe?» le dissi infatti gentilmente; in risposta lei allargò il suo grande sorriso, «Sai che è quasi Natale, giusto?» iniziò gesticolando con le mani; annuii confusa ed aspettai che continuasse, «Oggi ho chiesto la carta di credito a mio padre, si fa shopping!» mi impose entusiasta mostrandomi la carta in questione.

"Cielo, mancava solo questa, lo shopping..." pensai per nulla entusiasta dalla cosa, entusiasmo usato per mostrarle un sorriso in segno di approvazione.

«In quanti andremo al centro commerciale?» chiesi curiosa, anche perché volevo sapere se Kinley avesse rifiutato anche questa volta; «A dire il vero solo noi due, ho provato a chiedere a Kinley ma mi ha detto di essere occupata» rivelò per poi scrollare le spalle.

Annuii, «Dammi tempo di prepararmi e andiamo» continuai con un sorriso rassicurante in volto per poi vederla annuire con gioia e saltellare mentre si allontanava dalla mia camera.

Non avevo proprio voglia di andare in giro per un centro commerciale.

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Paul ci aveva accompagnate al centro commerciale ed in quel momento eravamo entrate nel quinto negozio senza aver ancora comprato qualcosa.

«Questo invece? Pensi andrebbe bene per Natale?» chiese Chloe uscendo per l'ennesima volta da quel camerino; annuii in risposta senza guardarlo più di tanto, ma inaspettatamente lei fece un espressione pensierosa in volto ed entrò nuovamente nel camerino.

"Ma che vuole fare? " pensai confusa mettendomi più comoda sul pouf su cui ero seduta.

Uscì poco dopo con l'abito indossato poco prima ed un abito nero, provato anch'esso alcuni vestiti prima, tra le mani, «Sono indecisa tra questi due, ma forse ce n'è qualcun altro più bello nel negozio» chiese Chloe mostrandomi i due vestiti.

"Non usciremo mai più da qui..."pensai rassegnata per poi alzarmi, avendo capito che dovessi cercarle un altro abito.

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Finalmente avevamo il suo vestito per Natale, anche avendo dovuto controllare accuratamente i vestiti di altri 3 negozi da quello prima.

«Leila, io devo andare in bagno, puoi aspettarmi qui fuori?» chiese dopo aver visto un bagno in lontananza; annuii per poi vederla entrarci dentro.

Stavo andando più vicina al bagno quando qualcuno mi sorpassò da di fianco a me.
Neanche il tempo di guardare il suo viso che si girò verso di me attirando la mia attenzione e sorprendendomi.

«Da quanto tempo, agente» disse lui con un ghigno in volto e le mani in tasca; «Trevis Howard» pronunciai con disgusto cercando di prendere la pistola.

«Non credo riuscirai a prenderla, sai?» continuò lui come se mi avesse letto nel pensiero; «Cosa intendi?» chiesi non avendo ancora poggiato la mano nella tasca posteriore del jeans dove si trovava la pistola.

Lui aprì il suo cappotto mostrando la mia pistola nella tasca interna; spalancai gli occhi, «Come hai...» iniziai a dire, ma venni interrotta da lui, «Desert Eagle, ottima scelta. Non ci avevo fatto caso alla festa a casa mia» disse lui tranquillamente richiudendo il cappotto.

Allontanai la mano dalla tasca riportandola al fianco del mio corpo, ridussi gli occhi a due fessure, pronta a ricorrere al corpo a corpo, peccato che una voce interruppe i miei piani.

«Ehi, Lee!» disse una voce che riconobbi subito, mi girai verso di lui vedendolo avvicinarsi a noi due mettendo un pacchetto incartato in tasca.

"Cristo, hai il peggior tempismo al mondo, Matt " pensai mordendomi il labbro dal nervoso.

«Oh, non pensavo di trovarti qui, Howard» continuò lui diventando inespressivo nella sua voce ed imitandolo mettendo le mani in tasca, «Ti sei ritirato dall'università?» chiese ancora guardandolo dritto negli occhi; «Mi dispiace, Stewart, ora non ho tempo per le chiacchiere» rispose Trevis inizialmente, «Grazie del regalo, Lee, ci rivedremo presto» continuò per poi allontanarsi e sparire nel giro di pochi secondi.

«Gli hai davvero fatto un regalo?» chiese Matt scettico mettendomi un braccio sulle spalle con fare amichevole, «Spazio personale, grazie» iniziai io allontanandomi, anche non essendo così tanto infastidita dal gesto, «In ogni caso, sì, credo proprio di averglielo fatto» continuai irritata, mi aveva rubato la pistola ed in quel momento ero disarmata.

Lui corrugò la fronte, ma non ebbe il tempo di dire altro che Chloe uscì dal bagno e si avvicinò a noi con un misto di confusione e sorpresa in volto, «Oh Matt, come mai tutto solo?» chiese lei muovendosi in modo bizzarro cercando di guardare meglio dietro di Matt, probabilmente con la speranza che uscisse fuori Steven.

 «Stavo comprando qualche regalo per Natale» ammise lui scrollando le spalle; alla risposta, gli occhi di Chloe si illuminarono, «Oh, cosa mi hai preso?» chiese lei curiosa con aria di star sprizzando felicità da tutti i pori; «Credi che te lo dica? Idiota» rispose lui con fare scherzoso.

Chloe si imbronciò ed io approfittai del momento per cercare un modo per allontanarci da quel centro commerciale dove di sicuro era ancora presente Trevis Howard o chissà, anche il suo complice, «Ragazzi, forse sarebbe il momento di andare...» dissi infatti sperando non facessero resistenza; «Qualcosa non va, Lee?» chiese però Chloe distruggendo ogni mia speranza.

«No, sto bene, è solo che ho dimenticato il caricatore a casa ed avevo promesso a mio fratello che l'avrei chiamato» mentii prendendo per l'ennesima volta il mio finto fratello come scusa; Chloe alla fine cedette e si avvicinò a me.

«Matt, allora noi ora andiamo» spiegò poi con un sorriso; Matt mi guardò confuso, poi però distolse lo sguardo annuendo a Chloe; «Ciao, Matt» salutai per poi allontanarci ed andare verso il parcheggio chiamando Paul per venirci a prendere.

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Il tragitto verso la villa fu tranquillo, ma Chloe prima di entrare in auto mi disse che non credeva alla scusa e che appena tornate a casa voleva sapere cos'era successo.

«Allora? Mi spieghi che succede?» chiese infatti una volta entrate in casa; non sapevo bene se dirglielo o meno, ma alla fine scesi la prima opzione, «Trevis Howard» dissi dopo sospirando e vedendola impallidire.

"Riesco sempre a scegliere la scelta peggiore " pensai cercando di non roteare gli occhi facendola restare confusa.

«Cos'è successo?» chiese spaventata e balbettando inizialmente; «Mentre eri in bagno Trevis Howard mi ha rubato la pistola... in qualche modo che ancora non mi spiego» continuai mettendo le mani nei capelli frustrata, «Tranquilla, non è successo altro, solo un battibecco tra Matt e lui» continuai mettendo le mie mani sulle sue spalle; lei annuì semplicemente rilassandosi e mostrandomi un sorriso, anche se falso.

«Scusa Chloe, devo fare una chiamata» cambiai argomento sorpassandola e salendo le scale mentre componevo il numero di Ryan.

«Ryan?» iniziai dopo che ebbe risposto e dopo che entrai in camera; «Ho bisogno di una nuova pistola» continuai per poi spiegargli tutta la situazione.

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Giornata al centro commerciale per Chloe e la nostra protagonista; apparsa improvvisa di Trevis Howard ed altri problemi aggiunti a quelli già presenti nella vita di Hailey.

Sarà stato solo un caso la comparsa di Trevis Howard al centro commerciale?
Oppure qualche complice l'aveva avvisato?
Sarà la stessa cosa per Matt?
Possiamo fidarci di lui?

Lo scoprirete solo leggendolo.
Qui è la vostra autrice con il ventottesimo capitolo.
Spero vi piaccia!

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