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«Allora? L'avete trovata?» chiesi per l'ennesima volta a Luke come avevo già fatto per il resto del mese.

Eravamo in un parco di San Francisco, quello dove avevo scoperto chi fosse Luke ed in sottofondo c'erano Chloe e Steven vicino a degli alberi in posa con Peggy e Matt che gli scattavano delle foto.

«Se l'avessimo trovata te l'avrei detto, non credi?» rispose lui turbato dalla situazione; sospirai seccata, «Ma come ha fatto a scappare da lì dentro?» chiesi scettica e lasciandomi sprofondare sulla panchina di legno su cui eravamo seduti.

«Ragiona. Hanno un hacker ed ex-agente della sede in squadra» rispose Luke riferendosi a Pin; guardammo entrambi il cielo ed allo stesso tempo sospirammo sonoramente.

«Ehi, Drew!» disse poco dopo la voce raggiante di Peggy, «Perché non facciamo a cambio? Sono stanca di scattare foto» si lamentò lei da lontano; «Si va in scena, evviva!» sussurrò con inespressività e sguardo annoiato.

Di sicuro non si aspettava sarebbero andate così le cose, eravamo praticamente tornati al punto di partenza, con solo dei nomi di persone che sembravano essersi volatilizzati nel nulla.

Vidi Peggy porgere il telefono a Luke ed avvicinarsi a me con un sorriso subito dopo; «Ehi, Lee!» affermò sedendosi a gambe incrociate sulla panchina; «Ehi» risposi soltanto cercando di non sembrare stressata e rimettendomi seduta in modo composto.

«Che vi siete detti tu e Drew?» chiese arrossendo al pronunciare quel nome; «Ti piace ancora?» chiesi sorpresa dato che in quel periodo non aveva mai tirato fuori l'argomento; annuì con anche più rossore sulle sue guance, cosa che mi procurò un sorriso spontaneo.

«Non ci siamo detti nulla di importante, tranquilla» risposi guardando Luke bisbigliare qualcosa a Matt guardandoci; «Ehi, voi due! Non cospirate alle nostre spalle» esclamai alzandomi dalla panchina e zoppicando verso di loro.

Li vidi mettersi composti cercando di ignorare quanto avevo detto e cercando di agire disinvoltamente.

"Ma cos'hanno ultimamente? " pensai con sguardo scettico, stavano agendo in quel modo da ormai una settimana.

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La mattina seguente venni svegliata dalla suoneria del telefono; «Ryan, cosa c'è?» chiesi con voce impastata nel sonno e con voglia immensa di tornare a dormire; «Ce l'hai con il mondo anche il giorno del tuo compleanno?» chiese lui ridacchiando.

Roteai gli occhi, «Se mi hai chiamata per questo motivo puoi chiudere senza continuare» dissi fredda, ricordandomi che giorno fosse.

«Oh, andiamo, non fai 25 anni tutti i giorni!» continuò lui sentendomi poi sbuffare in risposta; «Lo dici ogni anno, cambia frase» affermai alzandomi con fatica dal letto.

«In ogni caso, buon compleanno, Hailey» continuò ignorando cosa avessi detto.

«Buon compleanno, Hailey»

Scacciai la voce di quella donna dai miei pensieri; «Buona giornata, Ryan» affermai fredda chiudendo la chiamata senza aspettare altro per poi mettermi una mano nei capelli.

"Inizia bene la giornata " pensai seccata guardando la porta del bagno pensando fosse l'ora di prepararmi.

«Chloe dov'è?» chiesi con freddezza e confusione, mascherata dall'ennesimo sbadiglio, a John e Clare che come ogni mattina erano seduti a tavola; «È già andata all'università» chiese cercando di ignorare che fossi più fredda del solito.

Accesi lo schermo del telefono per poi inarcare un sopracciglio, «Sono solo le 7:20» dissi confusa più di prima, «La raggiungo» dissi poi, ignorando il fatto che non avessi ancora fatto colazione e cercando di uscire dalla sala da pranzo.

In No Time [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora