Le lancette dell'orologio segnavano le 7:20 ed io ero seduta sul letto con le mani tra i capelli a ripensare a ciò che successe il venerdì prima.Strinsi la presa sul suo braccio continuando a parlare, «Ridammela» dissi a bassa voce abbassando la testa e stringendo i denti; «Come? Non ti ho sentito, e potresti togliere la mano dal braccio?» rispose lei con tono di sfida.
«Ti ho detto...» risposi io alzando man mano il tono, «Ridammela!» urlai guardandola dritta negli occhi con sguardo carico di rabbia.
Iniziai a rigirare la collana tra le dita, colpendomi mentalmente su quanto incautamente avessi agito quel giorno.
"La gente ha assistito a tutta la scena" pensai stressata, poi pensai che avevo tempo per pensare a come affrontare quell'inizio settimana.
Scesi per le scale e mi diressi in cucina dov'erano seduti come al solito Chloe e John a bere il loro caffè.
Li salutai velocemente ed andai in cucina dove trovai Clare ad asciugare una tazza che di sicuro aveva appena lavato.
«Buongiorno Leila, qualcosa non va?» chiese gentilmente lei guardandomi confusa; «No, non preoccuparti» risposi col mio solito tono freddo versandomi una tazza di caffè leggermente tiepido.
«Capisco, se lo dici tu sarà così, per qualunque problema puoi confidarti con me, ricordalo» mi disse lei mostrandomi uno dei suoi soliti sorrisi a 32 denti, io annuii bevetti il caffè dalla tazzina e mi diressi verso l'auto di Paul.
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Il temuto momento era arrivato, eravamo appena arrivati all'università e già vedevo alcuni sguardi di gente nel parcheggio che aveva riconosciuto l'auto di Paul.
Uscii fuori ed a testa bassa, dietro Chloe ci incamminammo verso l'entrata.
«Ragazzina ti guardano tutti, che hai combinato?» disse un irritante voce che riconobbi subito, Matthew aveva messo un braccio sulle mie spalle come se niente fosse."Tutta questa confidenza da dove arriva? " pensai girandomi verso il ragazzo tenendo la testa bassa per interpretare il mio ruolo.
In quel momento era meglio non rischiare esponendomi troppo.«Ecco... io...» mi girai impacciatamente guardandomi intorno, non c'era una singola persona che non mi stava fissando e questo mi dava altamente fastidio.
Cercai di pensare a qualcosa da dirgli, ma la campanella mi precedette, salvandomi.«Oh beh, fino alla fine me lo dirai, ragazzina» disse Matthew dandomi un colpetto leggero sulla testa.
"Ma cos'ha oggi?" pensai guardandolo confusa ed irritata mentre si allontanava.
Entrammo nell'edificio dell'università e prendemmo posto tra quelli liberi nell'aula di Geotecnica.
I presenti mi fissavano, ed ad ogni minuto che passava la mia voglia di urlare contro a tutti aumentava ma fortunatamente gli sguardi si spostarono da me all'insegnante che aveva appena varcato la porta.
"Stranamente, sono felice di vederlo" pensai ricredendomi subito dopo dato che il suo sguardo si spostò incontrando il mio, scocciato e stanco dalle mie solite notti insonni.
Lui mi osservava non irritato dalla mia presenza, come mi faceva credere di solito, ma aveva un insolita serietà che mi lasciò confusa in quel momento, poi si girò verso la lavagna.
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Era passata circa mezz'ora, 30 minuti nel quale Sean Moore non mi toglieva gli occhi di dosso.
Iniziai a picchiettare il banco con le dita, dopo forse 5 minuti, mi stufai ed uscii dall'aula usando la scusa di dover andare in bagno.
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In No Time [Completa]
Mystery / ThrillerUna persona, Hailey White. Una persona che conoscono tutti e nessuno. Una persona che incute timore, e che allo stesso tempo porta curiosità. Una persona che ha affrontato e che affronta ogni giorno cose che non vorremmo mai provare. Ma lei affronta...