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Tornai in stanza e l'osservai per qualche secondo.

"Forse dovrei fare le valigie, almeno sarò pronta in caso il caso venga affidato a qualcun altro " pensai.

Feci un lungo respiro, iniziando ad uscire tutte le cose che avevo nascosto con l'arrivo di Peggy.

" Iniziamo " pensai.

Iniziai a svuotare l'armadio, ma alla prima cosa presa mi ricordai che non avevo ancora chiamato Ryan per avvisarlo su quanto successo.
Presi il telefono dalla tasca, ed anche se era tardi lo chiamai.

Stranamente, dopo qualche squillo, rispose, «Ehi Lee, dimmi» mi disse; «Sei ancora sveglio?» chiesi invece io, irritata al motivo della chiamata; «Ho avuto problemi a lavoro, piuttosto, qualcosa non va?» mi rispose lui.

" Come al solito riesce sempre a capire tutto di me " pensai sorridendo.

Presi un bel respiro, ed iniziai a raccontare nel mentre che continuavo a fare le valigie.

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Il mattino dopo mi svegliai confusa, non ricordandomi quando mi fossi addormentata.

Presi il telefono ed accendendolo trovai un messaggio da Ryan, tutto si fece più chiaro.

"Ti sei addormentata mentre stavi spiegando.
In ogni caso, tranquilla, andrà tutto bene." recitava il messaggio.

"Sono felice di aver un patrigno del genere " pensai sorridendo.

Andai in bagno, ed appena arrivata davanti allo specchio restai sorpresa vedendo le mie condizioni.

Avevo i capelli totalmente annodati, il trucco sbavato e due borse sotto gli occhi incredibili.

«Altro che Trevis, potrei ucciderla io Chloe se mi vedesse in questo stato» dissi ironica a me stessa.
Presi poi una spazzola, ed iniziai a sistemarmi.

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Scesi al piano inferiore, trovando Matt in sala da pranzo con ancora la maglietta di Ryan.

«Ehi» dissi solo, dopo aver varcato la porta, attirando così la sua attenzione; «Ben svegliata, sono le undici di mattina» mi rispose, indicandomi poi con un movimento della testa una tazzina sul tavolo coperta con una presina.

Mi sedetti su una delle sedie vuote presenti, «I miei zii? Dove sono?» chiesi togliendo la presina e prendendo la tazzina che scoprì fosse di caffè; «Sono andati via per lavoro e mi hanno chiesto se volevo restare per pranzo» mi rispose lui, «Ed hai accettato?» continuai a chiedere anche sapendo che non mi era indispensabile sapere la risposta.

Nel mentre portai il bordo della tazzina sulle labbra, «Certo, perché no?» continuò lui.

Stavo per rispondere, ma il bruciore del caffè dopo aver toccato il labbro inferiore mi fermò, «Dio!» imprecai portando la mano sul labbro, coprendolo con la speranza che potesse aiutare.

Matt iniziò a ridere, «Ti stai seriamente mettendo a ridere per una cosa del genere?!» dissi io ancora con una smorfia sul volto ed irritata; «Oh, scusami, volevo dire: come mi dispiace, ti sei fatta male?» rispose lui ironico, «Mi stai deridendo?» chiesi scettica; «Deridendo? Io? Non lo farei mai!» continuò lui ironicamente.

Proprio quando stavo per rispondergli la porta della sala da pranzo si aprì, mostrando Chloe, assonnata e con i postumi della sbornia.

«Chloe! Come stai?» le chiesi gentilmente iniziando la conversazione.
Chiesi poi a Matt di uscire dalla stanza con un cenno.
Lui annuì, anche se confuso, andando verso la porta e chiudendola dopo essere uscito.

«Io...» iniziò Chloe dopo essersi seduta al posto di Matt, «Non ricordo molto» rivelò abbassando lo sguardo, «Eravamo arrivati alla festa, Steven ed io stavamo andando incontro a dei suoi amici. Dopo un po' arrivò Trevis, e ne approfittai per farmi condurre in bagno. Andammo verso la cucina, poi...» disse, «Poi?» le chiesi professionalmente, «Poi non so, mi avrà dato qualcosa da bere, non ricordo...» disse infine, scusandosi.

«Cosa voleva farmi? Cosa sapete? Perché Matt era a casa nostra?» domandò ancora a testa bassa, di sicuro aveva capito fosse successo qualcosa di grave.

Presi un lungo respiro, ed iniziai a dirle le cose in modo sintetico e con solo l'essenziale, «Vedi Chloe, Trevis Howard... potrebbe aver inviato lui la minaccia, è stato a causa sua se ora sono qui» iniziai.

Lei spalancò gli occhi sconvolta, «L'hai preso? Cosa intendi con "potrebbe"?» mi chiese, io negai con la testa; «Purtroppo è scappato, insieme al suo complice...» continuai stressata dalla situazione.

«Ora cosa farai? Andrai via?» mi chiese ancora con tono impaurito, abbassai lo sguardo, «Non lo so Chloe, però, ora che sono qui ti proteggerò» le risposi come a rassicurarla.

" E questa da dov'è uscita? Il carattere di Leila è davvero una brutta bestia " pensai dopo aver realizzato quanto detto ed avvicinandomi alla porta.

La spalancai, trovandomi davanti Matt, «Forza, ne ho abbastanza di questa storia» dissi ad alta voce ad i due tornando fredda.

~°~

Bene, finalmente ecco a voi il nuovo capitolo, so che è corto, ma per di più serviva un capitolo di passaggio.
Tralasciando ciò...

Ora cosa succederà?
Come si comporterà Chloe dopo quanto accaduto?
Ed i genitori cosa decideranno?

Lo scoprirete solo leggendolo.
Qui è la vostra autrice, con il ventunesimo episodio.
Spero vi piaccia!
Scusate ancora il ritardo.

In No Time [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora