Il tempo passò in fretta ed il giorno dopo, dopo le lezioni, io e Chloe ci stavamo dirigendo verso il parcheggio per tornare alla villa.Arrivammo all'auto di Paul, parcheggiata in uno tra i posti più vicini all'uscita del parcheggio, ma neanche il tempo di entrare che squillò il mio telefono.
Feci un cenno di scusa ai due e mi diressi in un posto più isolato.«White, con chi parlo?» dissi, pensando fosse qualcuno della sede; dall'altro capo del telefono però, si sentì una voce femminile, che purtroppo, non mi era nuova, «White? In che senso?» chiese Peggy dall'altro capo del telefono.
Andai nel panico, non sapendo più cosa dire, l'unica cosa che mi venne in al momento era di cambiare argomento «Come hai avuto il mio numero?» chiesi infatti, con la speranza che la ragazza non insistette sul significato della mia frase iniziale.
«Oh... L'ho semplicemente chiesto a Kinley» rispose lei con mia grande fortuna, «Ti ho disturbata?» continuò poi con tono preoccupato.
"Certo che qui non sanno proprio cosa sia la privacy" pensai roteando gli occhi.
Nel mentre che aspettava una mia risposta, mi venne però un dubbio, «No, tranquilla, ma perché le hai chiesto il mio numero?» chiesi con sguardo confuso.
«Umh, ecco, io...» balbettò lei, cosa che mi lasciò stupita, dato che era molto diretta tra le mura dell'università, «Sai, una giornalista non ha molte persone vicine... pensavo che tu, cioè, io... cioè noi...» continuò poi con flebile voce.
"Io, tu..., noi, vuoi scegliere un soggetto senza fare storie? " pensai alzando gli occhi al cielo, seccata da Chloe e Paul che mi guardavano con velata impazienza.
«Vorrei essere più vicina a te, ecco... vorrei diventare un'amica per te...» affermò lei impacciatamente; sorrisi involontariamente, per poi tornare me stessa e risponderle come avrebbe fatto il mio personaggio, «Certo, non vedo dove sia il problema» risposi sorridendo anche sapendo che non potesse vedermi.
"Ed io dove trovo il tempo di pensare a fare la parte della migliore amica? Prevedo già momenti in cui dovrò darle supporto morale" pensai seccata dal problema che si era appena aggiunto.
«Sono felice! Beh... Allora... io ho un impegno ora, ci sentiamo!» continuò poi con tono entusiasto per poi chiudere la chiamata.
"Non conoscevo questo suo aspetto " pensai scettica, tralasciando il fatto di essermi appena fatta un'amica, anche se non volontariamente.
Nel mentre mi incamminai nuovamente verso l'auto di Paul, dove notai i due seduti comodatamente ad aspettarmi.
Mi sedetti, chiudendo la portiera per poi notare Paul mettere in moto.
Iniziai a prendere gli auricolari, ma non feci in tempo perché Chloe iniziò una conversazione, «Cose per il lavoro?» chiese guardando verso la mia direzione.Allungai lo sguardo verso Paul, in quel momento, «Non preoccuparti, i miei genitori gli hanno detto chi sei» affermò poi, come leggendomi nel pensiero; girai lo sguardo verso di lei, cercando di non mostrarmi irritata dalla scelta dei miei clienti, poi risposi con un «Io... capisco» detto con tono basso.
«Mi hanno dato proprio un agente lunatica» affermò lei ridacchiando; in quel momento mi impietrii e decisi subito di chiederle spiegazioni, «I-In che senso?» chiesi infatti cercando di apparire impacciata.
Lei mi sorrise, «Ti atteggi sempre come se fossi una persona timida, poi da un momento all'altro mostri la forza e la decisione che ci si aspetterebbe da un agente»; impallidii, non sapendo più cosa dire, «Già, emh, vedo molti film, d'azione, sarà forse, per quello, sì» dissi alla fine, maledicendomi mentalmente subito dopo.
"Film d'azione?! Una scusa più credibile non esisteva? " pensai nel mentre mordendomi il labbro dal nervoso.
Vidi Chloe inarcare un sopracciglio, ma non fece in tempo a rispondere notai i vari edifici rallentare di velocità.
«Qualcosa non va?» chiesi confusa, «Signorina, penso ci sia un guasto, non riesco ad accellerare» rispose Paul preoccupato.
Accostammo poco dopo e nel mentre chiamai un carro attrezzi, allontanandomi da Paul e Chloe di poco.«La ringrazio» dissi all'interlocutore chiudendo la chiamata e riavvicinandomi ad i due.
Neanche il tempo di affiancarmi a Chloe però, che lei esclamò «Paul, la strada è breve, possiamo andare a piedi. Puoi aspettare da solo il carro attrezzi?» guardandomi per un attimo; «Certo, signorina Chloe» rispose poi Paul in modo formale.
Chloe mi fece cenno di seguirla, nel mentre mi soffermai ad osservare San Francisco, che sembrava diversa da fuori all'automobile.
Pensandoci, prima d'allora, non ero mai uscita dalla "quotidianità" facendomi un giro in città, ad eccezione di quand'ero piccola.
«Lee, non ricordi la regola per attraversare la strada?» mi chiese l'adulto a cui tenevo molto, in quel momento al mio fianco e che guardavo dal basso; «Sì! Devo guardare a destra e sinistra!» dissi trionfante.
«Molto brava, principessa, quindi guarda prima a destra, poi a sinistra. Non ci sono auto, possiamo passare» continuò lui con il suo solito tono calmo.
Saltellando, con la mano stretta alla sua, iniziai ad attraversare la strada.
Poi però, lo stridio delle gomme di un auto fece allarmare entrambi, facendoci fermare per un attimo per guardare alla nostra destra un auto che correva a gran velocità ed in modo irregolare, verso di noi.A lampo lo vidi riprendere il controllo di sé, prendendomi per un braccio e togliendomi dalla strada, salvandosi anche lui stesso; «Papà, il braccio!» urlai tra le lacrime.
Lui cercando di portarmi fuori dal pericolo sembrava aver colpito il braccio e la ferita creata stava sanguinando.«Non è nulla principessa, basta che tu stia bene» continuò lui accarezzandomi dolcemente la testa sorridendo in un modo rassicurante.
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La nostra protagonista ha rischiato di far scoprire la sua identità a Peggy, Chloe nel mentre inizia a farsi domande sulla ragazza ed un guasto ha portato alla luce spezzoni del suo passato.
Cosa succederà ora?
Peggy, Chloe, cosa staranno pensando della nostra protagonista?Lo scoprirete solo leggendolo.
Qui è la vostra autrice, con il tredicesimo capitolo.
Spero vi piaccia!
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In No Time [Completa]
Mystery / ThrillerUna persona, Hailey White. Una persona che conoscono tutti e nessuno. Una persona che incute timore, e che allo stesso tempo porta curiosità. Una persona che ha affrontato e che affronta ogni giorno cose che non vorremmo mai provare. Ma lei affronta...