Nel pomeriggio le cose cambiarono. Nell'aria si iniziava a sentire una patina di pesantezza e preoccupazione nascoste dietro le nubi e dalle vetrate dell'edificio soffiavano moniti e cattivi presagi. Era impossibile non sentire quella sensazione sulla pelle, quell'imminente e incontrastabile senso di pericolo che ci attendeva dietro l'angolo. Avevo promesso ad Andrew che non avrei detto nulla e cosi feci, fin quando il Generale Pichler e tutti i sovraintendenti radunarono i soldati nel cortile. Il cielo si era di nuovo coperto di nuvole nere e lo stridio dei microfoni veniva amplificato dall'eco delle onde del mare.
Il discorso, questa volta, fu laconico e secco. Sintetico, ridotto all'osso. Nessun soldato osò emettere alcun suono e neanche la parola fronte riuscì a smuovere i loro animi.
Eravamo tutti pronti. Non potevamo fare altro.
Aaron era al mio fianco. Non riuscivo a vedere una singola emozione sul suo viso, non capivo. Mi sentivo in colpa per non avergli detto io stesso della partenza, ma non avevo trovato le parole giuste per farlo e i miei pensieri avevano preso a girovagare come un carosello di fantasmi.
Eravamo rimasti solo noi due e avrei mantenuto la promessa fatta a Sasà fin quando avrei avuto fiato nei polmoni. Speravo che Andrew sarebbe rimasto al mio fianco.
Dopo il discorso tornò il silenzio, tornò l'ansia. La spensieratezza morì di crepacuore all'istante, dopo la prima parola che il generale pronunciò: domani.
Il piano d'attacco era semplice, il percorso lineare e il fronte poco protetto; mi domandavo in che momento le cose si sarebbero complicate e tutto sarebbe stato governato dalla follia e dallo smarrimento. La Guerra era pronta a farci del male.
Ultima sera.
Bisognava sbrigare le ultime faccende al più presto possibile. Io e Aaron ci dirigemmo in infermeria. Quando mettemmo Sasà al corrente della situazione il suo viso si fece pallido come la luna.
"Di già?"
Annuimmo."Tu devi solo pensare a riprenderti Sasà!" disse Aaron. Penso che in cuor suo fosse felice che il fratello non dovesse venire con noi.
"Fai attenzione scimunito. Ti voglio bene."
"Anche io Sasà."Rimasi in disparte a fissare quella scena di amore fraterno mentre i due si stringevano la mano e si abbracciavano forte, con gli occhi appena lucidi e la sconfortante paura di un addio.
Mi avvicinai al letto e porsi al mio compagno fidato uno spesso paio di guanti neri che avevo barattato poco prima per un coltello affilato. Lui mi guardò strizzando gli occhi e mi sorrise con le palpebre ricolme di condensa d'emozione.
Si portò una mano alla fronte e mi salutò col saluto militare.
"Conto su di te, soldato Luce. Salva il mondo."Lo strinsi forte e non aggiunsi altro.
Ci allontanammo dall'infermeria: faceva troppo male lasciare indietro un amico, un fratello senza la certezza di poterlo rivedere. Cercai di farmi forza, continuai a camminare rassicurando Aaron e ripetendogli che sarebbe andato tutto bene ma lui mi guardava con occhi tristi e mi assecondava con dei sorrisi così vuoti da rimbombarmi nel cuore. Lo accompagnai in camerata: i letti a castello erano impilati uno sopra l'altro e la stanza era fervida di eccitazione, adrenalina e paura. Lasciai Aaron con il soldato Moretti che nonostante i suoi modi grezzi e rudi, tentò di consolarlo e distrarlo.
Uscii da lì. I pensieri non avevano ancora smesso di frullare nella testa. Mi tornava alla mente il racconto di Andrew, i suoi occhi chiari, la sua voce che oscillava a ritmo dei periodi della guerra, il suo viso stanco. Mi tornava alla mente Chris che avevo perso di vista non appena arrivammo al campo: aveva mantenuto la promessa che aveva fatto al tenente, si era dileguato senza lasciare traccia, senza neanche salutare. Era sparito nel brusio generale del momento e si era perso nell'orologio della Guerra che ticchettava veloce.

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Luce
Storie d'amoreLa guerra è scoppiata ancora, il mondo è devastato dall'odio e dalla violenza. Un ragazzo, dalla carnagione pallida e gli occhi di uno strano colore turchese, si ritrova scaraventato in un mondo a lui sconosciuto: il mondo dell 'esercito. Senza memo...