Le ore si trasformarono in giorni e il silenzio in quella baita rimbombava sulle pareti di legno. Si sentiva nitidamente il rumore della neve che si appoggiava al suolo e le risate di tutte le mie emozioni che giocavano a nascondino nel gelo della montagna. Non me la sentivo di parlare con Andrew, non sapevo cosa dirgli, non volevo sentire la sua voce. Eravamo una squadra, avremmo lottato insieme ma dovevo mettere da parte tutto quello che provavo per lui - odio e amore - e pensare alla guerra, quella guerra disumana che mi aveva portato via tutto.
Le mie poche provviste finirono in poco tempo, non ci era rimasta più tanta acqua potabile e i morsi della fame e del freddo ci spingevano in una stretta di follia e isteria.
Per restare sano di mente iniziai a pensare ai miei amici, pensai a Sasà e Aaron che erano tornati insieme, che, finita la guerra, sarebbero tornati nella loro masseria in Puglia pronti a ricominciare da zero.Pensavo al piccolo Teodoro, mi immaginavo quanto la sua vita fosse stata piena e felice anche senza l’amore di suo padre. Era andato a scuola, era diventato il più bravo della classe. Anastasia aveva smesso di intrecciarsi i capelli con i fiori, non cantava più canzoni malinconiche ma solo ninna nanne e canzoni d’amore; ripensava a Sasà ogni volta che si univa con un altro uomo e nessuno di loro riusciva mai a farla sentire tanto al sicuro, quanto riusciva a fare lui. Le mancavano le sue braccia forti, la sua barba scura e i suoi occhi caldi come il carbone appena spento. Volevo convincermi che lei lo stesse ancora aspettando, che fosse sopravvissuta alla catastrofe italiana e che raccontasse al figlio che il papà era in guerra a salvare il mondo e che aveva commesso un errore a farselo scappare.
Volevo immaginare che la vita alle volte va così, che alle volte tutto sfugge di mano veloce ma poi tutto torna, tutto quello che è destinato a resistere non viene scalfito dal tempo, e l’amore resiste a tutto, resiste alla guerra e resiste al dolore.
Restavo immobile steso sul pavimento alle volte a pensare a queste storie. Chiudevo gli occhi e cercavo di sentire sulla pelle quella felicità così semplice e pura che in quel momento non pensavo esistesse davvero. Il giorno e la notte si davano il cambio senza fare molto caso a me e ogni tanto, quando non nevicava, mi alzavo e andavo alla finestra ad osservare quanto il cielo fosse azzurro e sconfinato.
In mezzo alle rocce inzuccherate di neve immaginavo Giulietta ed Eleonora che giocavano allegre con la sorella Isabella. Si lanciavano palle di neve e si rincorrevano ridendo, dopo essersi rincontrate, dopo tutte le preghiere di Giulietta e dopo tutte le lacrime silenziose di Eleonora.
Quando le ragazze si stancavano di correre e si ritiravano a parlare al caldo mi capitava di vedere Edoardo, proprio lui. Ero sicuro fosse lui, era proprio come me, ma aveva gli occhi più belli dei miei e le guance color pesca.
Stava sempre seduto nello stesso posto a leggere. Ogni tanto alzava gli occhi e mi sorrideva; così io uscivo e mi sedevo al suo fianco sulla neve soffice. Qualche volte mi parlava, mi faceva leggere qualche poesia. Io lo guardavo e provavo un’invidia tanto grande da non riuscire a rispondergli: era sempre gentile, sempre disponibile. Mi parlava sempre di Andrew, era innamorato perso e a me faceva infuriare la sua ingenuità e la sua convinzione che lui ricambiasse i suoi sentimenti.
Un giorno gli dissi:
“Lui non ti amerà mai come lo ami tu.”
“Nessuno mi amerà mai come amo io, perché nessuno è in grado di amare tanto quanto amo io.”Scoppiai a piangere, lui mi abbracciò forte e restammo fuori a parlare per ore.
Di solito dopo un po’ Andrew veniva a prendermi e mi riportava dentro, diceva che sarei morto congelato se avessi continuato a stare fuori. Edoardo smise di venirmi a trovare e mi rimasero solo le novelle felici dei miei amici che ogni tanto mi tornavano alla mente. Ero sicuro che avrebbero avuto un lieto fine, almeno loro.
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Luce
RomanceLa guerra è scoppiata ancora, il mondo è devastato dall'odio e dalla violenza. Un ragazzo, dalla carnagione pallida e gli occhi di uno strano colore turchese, si ritrova scaraventato in un mondo a lui sconosciuto: il mondo dell 'esercito. Senza memo...