XL - Barbarie dell'uranio

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*** Il seguente capitolo contiene fatti e eventi frutto della fantasia. Nonostante alcune parti si rifacciano alla realtà e alla situazione politica internazionale, il racconto non ha altri scopi se non quello di raccontare una storia ***

"Una decina di anni fa la guerra stava per scoppiare, ne erano tutti allo scuro. I governi di tutto il mondo decisero di tacere la cosa. Ci fu un lungo, lunghissimo periodo di guerra fredda, una guerra segreta fatta a parole che aveva solo il compito di capire come saremmo sopravvissuti alle armi nucleari. Dopo che il TNP* venne abolito tutti ormai erano in possesso di bombe atomiche, bombe all'idrogeno e altri ordigni la cui letalità non aveva eguali. Non sapevano come iniziare una guerra senza far estinguere la razza umana in poco tempo. Non avrebbero ottenuto niente. Era questa la moneta della guerra in principio: il tempo. Tutti avevano bisogno di tempo per creare armi, bunker, strategie militari. Perché tutti avevano i propri interessi economici e strategici. Qualche isola delle Hawaii o tutta l'Europa del Nord, ricchezze petrolifere, monopolio di dati, del mercato; ogni stato voleva qualcosa. Volevano giocare a chi ce l'aveva più grosso. Ma erano tutti disposti ad attendere. Per questo venne firmato il patto del silenzio e la guerra venne rimandata."

"Cazzoni." Sbuffò Chris.

"Vennero istituiti dei grandi Gruppi Internazionali, delle riunioni amministrative, le chiamarono assemblee del tempo.

L'Italia tenne un profilo molto basso per tutti gli anni della guerra gelida, come decisero di chiamarla. Vollero sfruttare la loro fama di codardi e pesci lessi per creare qualcosa di cui nessuno avrebbe potuto fare a meno. Avevano bisogno di tempo e, nonostante l'esercito italiano fosse già in grado di affrontare una guerra, avevano un asso nella manica.

Si presentarono in una delle ultime assemblee con un arsenale di armi nuove e terribilmente potenti. Lì chiamarono esperimenti atomici, unirono l'eugenetica, la bioingegneria e l'ingegneria genetica in un'unica branca che chiamarono Alchimia, in memoria dei vecchi tempi. Nostalgici gli italiani... Esposero i loro progetti tra cui gli esperimenti Alba, neutralizzatori di radiazioni, e Tramonto, radiazioni elettro nucleari ad ampio spettro."

"Come... come hanno fatto a fare queste cose?" chiesi io.

"Non scesero nei particolari, lasciarono tutto sul vago. Non sono uno scienziato, un alchimista. Ma in fondo la prima bomba atomica l'aveva progettata un italiano, tra i tanti. All'inizio della guerra investirono tanti soldi nella ricerca."

Scossi la testa e abbassai lo sguardo.

"Va avanti." Fece Chris.

"Dopo tutti quei progetti dai nomi così particolari, nella sala si fece silenzio. Ogni rappresentate di ogni singolo stato scoppiò a ridere. Non si era mai vista una cosa del genere. L'odio crebbe ancora. L'Italia uscì di scena con un sorriso malefico sul volto. Era tutto vero. Infatti quando la guerra scoppiò davvero, anni dopo, rimasero solo cumuli di uranio e polvere in Italia ma circa un milione di persone che erano state vaccinate con l'Alba Alpha 1, sopravvissero. I soldati, alcuni potenti... gente a caso. Nessuno sapeva cosa stava succedendo al di fuori delle zone antinucleari, come le caserme. Hanno creato così tanti modi per tenere lontane le radiazioni che ho perso il conto... scudi, tute, campi elettromagnetici, altri vaccini."

"Perché non hanno mai condiviso le informazioni? Almeno con l'NNSA."

"Non lo so. Forse non volevano alleati questa volta. Ma sono durati poco. Ormai rimangono solo una trentina di caserme nel Nord, nascoste sui monti. Tutti i progetti sono stati abbandonati, i laboratori chiusi. L'esperimento tramonto non è mai stato messo in atto."

"Per chi stiamo lottando allora? Cosa stiamo facendo? Da che parte stiamo!?" Chiesi esausto da quel racconto.

"L'esercito italiano - o quello che resta - si è unito alla Francia, all'Inghilterra... quelli che lottavano contro i veri nemici: Russia e America, l'Alleanza Orwelliana. Sono riusciti a distruggere tutto quello che gli si metteva di mezzo. Le loro armi sono insuperabili, come la loro violenza e la loro brama di potere.

La guerra è iniziata così, con questi schieramenti. E all'inizio l'AO, nonostante fosse insuperabile dal punto di vista militare, ha subito gravi perdite in America. Le battaglie dei solstizi, in Canada e Alaska di Inverno e alle Hawaii e in America Latina d'estate. Non ho idea di cosa sia rimasto di quei luoghi. Sono state davvero interminabili, terribili, disumane. Gli alleati hanno vinto ma non sono mai riusciti ad espugnare la Russia. Poi è arrivato il colpo grosso, il trait d'union che avrebbe permesso all'Apocalisse di divertirsi un po'. Russia e America, già antitetici, temibili e non ho idea di come abbiano potuto allearsi dato il divario culturale, si sono uniti al blocco orientale: Corea del Nord e Cina. Sono diventati inarrestabili. Non si sapeva più cosa fare."

"Ci sarà qualcuno che voleva opporsi, che ha fatto qualcosa per opporsi alla loro violenza!"

"Più o meno tutto il resto del mondo, o meglio quelli che sono rimasti vivi. Anche l'Africa non c'è più... ci rimane lo schieramento orientale, solo loro possono fare qualcosa."

"Che schifo." Disse Chris.

"E tu non sapevi niente di tutto ciò?" Gli chiesi io.

"In parte... ho sentito qualcosa dove sono stato. Non pensavo la situazione fosse così tragica. Siamo rimasti in America per poco e ci siamo ritirati."

"Ci avete abbandonato a lottare contro i pazzi." Disse Andrew rancoroso.

"L'NNSA cercava di tenersi fuori da tutte queste cazzate."

La tensione tra i due cresceva esponenzialmente.

"Cosa hanno fatto gli alleati?" cercai di smorzare l'elettricità.

"Si sono adattati. Questo lo so anche io," mi rispose Chris. "Hanno spazzato via quello che dava loro fastidio. Dobbiamo salvare il mondo dalle barbarie dell'uranio. Questo era il loro slogan. Quindi, visto che avevano bisogno di un eliporto e le proteste no-nuclear davano fastidio, hanno buttato quelle due o tre bombe su Austria, Ungheria, Polonia e tutto a posto. Ecco pronto un corridoio per la Russia, molto semplice. Era necessario dicevano dobbiamo salvare chi è in grado di sopravvivere, e useremo tutti i mezzi che abbiamo a disposizione."

"Questa guerra non ha buoni né cattivi... dobbiamo solo sopravvivere."

Chris si alzò. "Non possiamo sopravvivere, non se continuiamo a nasconderci dietro le mura di castelli medievali senza condividere le informazioni."

"Cosa possiamo fare?" chiesi io.

Andrew mi guardò con occhi dolci e tristi. Non disse nulla.

"Intanto, col suo permesso tenente, posso portare queste informazioni all'NNSA. Loro indagheranno su questi esperimenti..."

"Non ci vedremo più, Chris?"

"Avrai notizie di me. Tieni!" Mi lanciò un telefonino a conchiglia usurato e graffiato.

Andrew spalancò la bocca. "Come fai ad averlo?"

"Ho i miei agganci." Gli fece l'occhiolino.

"Cosa ha di strano?" chiesi confuso.

"Quasi ogni apparecchio elettronico è stato distrutto durante la guerra. I dati di ogni persona sono stati rubati, rivenduti... è scoppiato un casino."

Rimasi sorpreso. Mi tornò alla mente quella sera in cui conobbi Giulietta ed Eleonora. Loro mi diedero un numero di telefono. Avevo perso il cartoncino su cui lo avevano scritto nelle tasche di chissà quale divisa ma ricordavo a memoria i numeri che lo componevano. Anche loro dovevano avere un telefono come quello che mi stava dando Chris. Il loro ruolo in questa faccenda mi sfuggiva.

"Se scoprirò qualcosa, mi farò vivo. Non dare quel cellulare a nessuno. Scoprirò la verità. Non permetterò a questa fottuta guerra di uccidermi."


*TNP - trattato di non proliferazione nucleare

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