Tu che segreti hai?

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Alle 5 di mattina faccio partire l'allarme per tutta casa mentre aspetto che i ragazzi mi raggiungano di corsa, di fatti ci mettono circa trenta secondi, con una secchiata d'acqua gelata li bagno tutti. Subito sembrano svegliarsi mi guardano leggermente interdetti.
"Forza avete esattamente due minuti per infilarvi qualcosa addosso. Muoversi" sbatto le mani velocemente e loro iniziano a correre in tutta fretta, tornano tutti quanti in tuta.
"Ok voglio dieci giri del giardino e come prova voglio che ogni volta che tornate mi portiate una rosa bianca. Svelti. Chi fa il tempo peggiore non avrà la colazione" aggiungo mentre si stanno trascinando fuori casa scattano veloci subito dopo. Mi siedo sulle scale ad aspettare le mie rose, la prima ad arrivare per i primi tre giri è Violet, seguita dai ragazzi e per ultima Tessa, poi Ian la supera per i successivi tre giri, tuttavia l'ultimo giro lo vince William come previsto, seguito da Violet, Ian, Grace, Harry e Tessa alla fine. Li sistemo sul portico accanto alla piscina
"Benissimo voglio cinquanta flessioni. Uno, due..." la mattinata continua così tra corsa, flessioni e lezioni di auto difesa, ho ingenti alle ragazze a giocare di furbizia in modo da battere anche gli uomini, ho messo Grace con Harry che è più debole, Tessa con Will e Violet con Ian, giurerei che se non li avessi fermati si sarebbero ammazzati.
"Forza fatemi due vasche di dorso e vi lascio alla vostra colazione" si buttano quasi entusiasmati in piscina, erano ormai le sette e mezza. Concedo a tutti un ora per farsi la doccia e cambiarsi per poi portarli nel boschetto del giardino dove ho attaccato dei bersagli sui tronchi uno per ognuno di loro.
"Ho un regalo per voi" passo ad ognuno di loro una pistola con le cariche a salvie mentre un'altra vera e propria.
"Per allenarci quella a salvie ma tenetevi stretta quella vera. Altro regalo" lascio ad ognuno di loro due coltellini da portarsi in giro per sicurezza.
"Poi Ian tutto il resto dell'armamento te lo procuri da solo. Ti ho lasciato i soldi in camera. Forza"
Ci vollè una settimana prima che ognuno di loro centrasse il bersaglio, prima che tutti facessero meno di cinque minuti di tempo in corsa, nello stesso tempo avevamo insegnato a tutti, compresa me, a disattivare un allarme nel minor tempo possibile e a guidare un auto come un pilota di formula uno, grazie anche all'aiuto di Harry e Will.
"Stai zitto che oggi per poco non ti superavo" Grace tira una patatina a Will che scoppia a ridere
"Certo ti piacerebbe, non dò mai il massimo con te ragazzina" gli fa la linguaccia ed io sorrido, era la piccola di casa e ci aveva fatto l'abitudine.
"Ragazzi domani c'è la prima sfida" annuncio quando stiamo ormai alla frutta, improvvisamente cala il silenzio come se avessi steso un telo sopra di loro. Non mi preoccupavo perché era una sfida per tutti i capi dei sette, me compresa. Loro insieme alle altre squadre sarebbero rimasti ad aspettarci fuori da questo labirinto.
"In cosa consiste?" Domanda Tessa
"Dovrò farla da sola ragazzi, voi sarete tutti ad aspettarmi fuori eccetto Tessa la tua identità deve rimanere segreta. Se noi vi conosciamo la squadra è dentro altrimenti fuori"
"Tu sai tutto di noi" fa notare Grace
"Non di tutti" guardo Ian, come conoscesse il mio nome o come fosse così vicino alla mia famiglia non lo sapevo ma di certo non era un caso come gli alti. Non sapevo assolutamente nulla di lui a parte che fosse una furia. Tuttavia non apre bocca anzi sembra rinchiudersi ancora più nel suo silenzio, mi ricordava tanto Lewis. Il mio Lewis, ci eravamo visti una settimana fa mi ha portato alla cascata, il nostro posto. Dopo allora eravamo stati troppo concentrati, passavamo la notte ore al telefona ma vederci era così difficile.
"Noi non sappiamo nulla di te piuttosto. Non ci credo che hanno rinnegato il loro sangue" scherza Will tuttavia il mio sorriso si spegne immediatamente, rinnegato, magari avessero fatto solo quello. Più tempo stavo lontano da loro più mi rendevo conto di cosa mi avevano fatto, distrutta e privata di un infanzia normale, avevano preso tutto di me ogni cosa. Lacrime, sorrisi, colpe e vittorie. Mi avevano prosciugata lascandomi in balia delle onde della vita, io che non ero altro che una ragazzina ho dovuto farmi forza da sola, sia mai che qualcuno mi aiutasse, avevano impedito a chiunque di affezionarsi a me, a tutti. Io ero difficile di mio ma cosa credevano di fare loro? Cosa pensavano quando tornavo ubriaca e non ricordavo nemmeno i loro nomi? Perché mi hanno lasciata sola? Anzi mi hanno spinta lì dentro.
"Rinnegato il loro sangue" rido amara scuotendo la testa e tutti sembrano pietrificati
"Questa probabilmente è stata l'ultima delle loro colpe. Mi hanno distrutta in modo irreparabile, voi non sapete quanto sia fragile la mia forza non ne avete idea. Sperate per voi stessi di non scoprirlo mai"
"Che significa?" Chiede Grace
"Che la mia famiglia ha avuto paura di me dopo avermi buttata all'inferno sono tornata e sanno perfettamente che sono capace di cose ben peggiori delle loro o di ciò che avete fatto voi. Non spaventatevi quindi a raccontarmi delle vostre colpe io di certo ho commesso peccati peggiori. Tutto a causa loro. Mi hanno frantumato l'anima fino a rendermi il demone di me stessa e di chiunque mi stia intorno" sospiro era così deprimente la realtà da farmi innervosire, avrei voluto spaccare tutto qui dentro improvvisamente, perché odiavo esser stata così ingenua e buona, odiavo aver sopportato tutto in silenzio per colpa loro. Mi odiavo per ciò che avevo permesso mi facessero.
"E questo fatidico fidanzato?" Domanda Ian ironico, continua ad ostinarsi che non esista. Presto sarebbero arrivati Cody e gli altri, in fondo io conoscevo la loro base che importanza aveva se entravano qui dentro era tutto ben nascosto. Suona il campanello ed io sorrido. Dovevo salutare anche gli altri mi sarebbe potuto succedere qualsiasi cosa. Tutti loro mi guardano allarmati mentre io ho un sorriso da ebete. Mi alzo e corro praticamente ad aprire, mi getto senza nemmeno pensarci tra le braccia di Queen il primo della fila. Mi stringe fortissimo mentre cammina dentro casa.
"Ciao anche a te rossa" mi bacia una guancia, passo ad abbracciare anche Natasha e Smantha
"Sai ci mancate te e le tue sfuriate"
"Che simpatiche" faccio la linguaccia ad entrambi
"Non saluti tuo cugino" mi aggrappo al collo di Cody che mi solleva leggermente da terra accarezzandomi i capelli
"Ciao cugginetta, guarda quanto alloro su cui adagiarti"
"Cretino faccio ancora beneficenza"
"Ah meno male pensavo che la criminalità ti avesse cambiata" ride di gusto. Mi aggrappo come un koala a Caleb che ride come un matto
"Mi sei mancato come l'aria"
"Anche tu, però così non respiro" tenta di prendere fiato nella mia stretta
"Ciao bellezza"
"Ciao anche a te Romeo" mi alzo per baciare sulla guancia David e fargli l'occhiolino.
"Io sono ultimo perché?" Domanda Lewis leggermente infastidito, lui e la sua gelosia. Mi aggrappo al suo collo poggiando le mie labbra sulle sue, all'inizio cerca di respingermi poi però si arrende approfondendo il bacio, mi stringe la vita con le braccia avvicinandomi ancora più a lui per quanto possibile. Mi erano mancate le sue labbra, il sapore di fumo e menta, i suoi occhi freddi come il ghiaccio, le sue braccia muscolose che sembravano tenere i demoni lontani. La mia droga preferita, la dipendenza che mi salva e come potrei farne a meno?
"Dio mio anche se sai essere insopportabile mi eri mancata"
"Io insopportabile? Hai insinuato che ti usassi per i miei sporchi comodi" gli tiro un leggero pugno sul petto che lo fa solamente ridere
"Ehiii" dico offesa, questo non fa che aumentare la sua risata
"Scusa. Dio che male, sto per morire, che qualcuno mi salvi" finge di star cadendo a terra io mi volto indifferente e lui mi abbraccia da dietro lasciandomi un lento bacio sul collo e mandandomi in paradiso.

White rose ~broken soul~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora