Speranza

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Noi lo speravo che Kyra era stata adottata, non sapevamo del fratello, o di tutto quello che la sua famiglia le aveva fatto. La mia Kyra, quella bambina indifesa orfana era stat tratta così. Perché? Perché la odiavano tanto? Cosa gli aveva fatto lei? Perché Caleb non ci aveva detto nulla!
"Mark mi ha minacciato perché non dicessi niente" sospira arreso, anche Ian lo sapeva, lui l'aveva slavata in passato per questo ora io ero qui e per questo la mia Kyra era ancora intatta Quando l'ho incontrata, perché lui l'aveva salvata. Tutti gli adulti lì presenti si erano seduti, anche i cugini avevano la disperazione negli occhi. Tutti eccetto Mark, stava con spalle dritte e viso impenetrabile mentre fissava un punto davanti a se.
"Noi non sapevamo di ciò che avevano fatto gli altri" annuncia Mason, come se cambiasse qualcosa. Non avevo nemmeno la forza di arrabbiarmi ma c'erano due persone che invece erano prontissimi ad ammazzarli a mani nude. Charly e Stefan si buttano contro Mark schiacciandolo contro il muro, Caleb e Ian li tirarono indietro.
"Vi assicuro che ha già avuto la sua dose di pugni" ringhia Ian
"Esattamente come tutti gli altri, non che questo cambi le cose ma è inutile che stiamo qui a litigare" mi guardo dietro la spalla e noto Austin seduto a terra con le mani tra i capelli. Mi siedo accanto al mio capo, il sogno che Kyra mia aveva permesso di realizzare. Mentre i suoi sogni erano stati calpestati come le sue speranze.
"Secondo te una persona può davvero sopportare tanto?" Stava piangendo, le parole venivano spezzata dai singhiozzi ma io non avevo nemmeno lacrime da sprecare. L'amavo più della mia vita ma non sarebbe bastato ad aggiustarla.
"Kyra non è una persona qualunque"
"Certo che no, lei oltre a sopravvivere è rimasta anche buona e fiduciosa nel mondo" era paradossale, che fosse ancora qui, capivo davvero perché volesse morire, non so dove avesse nascosto quelle cicatrici, quanto in fondo a se stessa avesse seppellito i ricordi. Questa era la forza di Kyra riuscire a dimenticare ed isolare le emozioni eppure ora era crollata. Solo allora Cody esce dalla stanza in lacrime per poi uscire dall'ospedale senza dire nulla.
*********
Trascorse un mese, e la verità è che tutti gli zii se ne andarono mentre i cugini le facevano visita ogni giorno. La famiglia fantasma continuava a dare sfide ma era inutile farci la guerra. Jefferson, Williams, Jung e Fortis adesso avevamo qualcosa in comune; il bene di Kyra. Avevamo capito che era inutile farle la guerra perché lei aveva già combattuto le sue battaglie, inutile averla come nemico perché era indistruttibile. Così ci eravamo uniti e non era importante chi vincesse o perdesse le sfide tanto gli indizi lì condividevamo tra di noi. C'era sempre qualcuno a fare la guardia a Kyra a turni. Eravano andati tutti a parlargli eccetto io. Non sapevo davvero cosa dirle, non meritavo il suo perdono. Sapevo che era stata adottata ma non glielo avevo detto perché avrebbe fatto troppo male, ma anche perché Mark mi spaventava ora non più. Ma di sicuro la persona che era stata di più là dentro fu Austin, ci passava davvero notte e giorno e andava bene così perché lui era stato l'unica persona vera che Kyra lo sapeva. Sono seduto fuori da questa porta da almeno un'ora quando Stefan e Ian si siedono accanto a me.
"Guardateci, tre assassini uno accanto all'altro a pregare che, Una persone che amavamo e che abbiamo distrutto, viva"
"Mi spiace cari ma io non le ho fatto proprio nulla. Siete voi gli stronzi qui" sorride Stefan e sapevo che aveva ragione eravamo noi quello ad averla distrutta.
"Secondo voi si sveglia?"
"Certo che si sveglia altrimenti che cazzo facciano noi" si aggiunge Caleb alla conversazione
"Come se ci dovesse qualcosa. Lo capirei, sapete, se volesse morire lo capirei" mi mordo il labbro mentre la voce mi si spezza in gola, l'avrei capita ma non per questo l'avrei accettato. Faceva male solo l'idea. Tutti stiamo in silenzio perché sappiamo di aver ragione
"Io no" Charly si siede a terra di fronte a me
"Io no. Lei è una che lotta non che si arrende, se si lasciasse morire mi deluderebbe. Voglio vederla aprire gli occhi e prendere a pugni tutti quelli che l'hanno ferita"
"Sai che scena" ride Will in piedi che è appena uscito dalla stanza.
"Come sta?"
"Benissimo abbiamo fatto una chiacchierata interessante" ride, perché lei non poteva rispondergli non ancora.
"Sapete ragazzi non avete capito nulla di lei se pensate che morirà facendocela passare liscia" Tessa ci scavalca abilmente per arrivare alle porta. Tutti noi la fissiamo, non ci parla mai, credo ci odi per ciò che le abbiamo fatto.
"Io aprirei gli occhi vi farei sbattere tutti in prigione e forse dopo accetterei di morire. Ed io ho molto meno carattere di Kyra" ci sorride stronza prima di scavalcare Will e chiudersi la porta alle spalle. Aveva ragione. Adesso era arrivato anche il mio momento di farmi coraggio dovevo andare da lei. Devo dirle quanto la amo, che mi dispiace di tutto davvero, ma che non poteva morire, sarà che tutti noi siamo degli egoisti ma la nostra vita senza lei era vuota. Assurdo ma vero. Che l'avremmo protetta da qualsiasi dolore futuro, che non le avremmo mai più mentito, dovevo dirglielo. Dovevo dargli un motivo per tornare da noi, da me.

White rose ~broken soul~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora