Guardo a terra cercando di individuare qualsiasi dettaglio fuori poso, prendo dalla borsa la cibria e la lancio al centro di quello che a me sembra un quadrato leggermente più indossato, scatta immediatamente una catena che mi avrebbe bloccato il piede ed una lama tagliente sbuca un lato, con quella come minimo mi facevo davvero un taglio profondo al braccio. Incrocia le dita che Cody fosse stato furbo. Faccio così lanciando ogni oggetto che ho in borsa per i successi tre quadrati. Che mi avrebbero colpita ai quattro arti. Di fronte allo specchio non ci sono altri ingressi così lo spingo e questo si apre come una porta. Bene per ora non ho dovuto ricorre alla forza. Mi ritrovo ad un bivio con due porte appesa alla parete davanti alla mia c'è una chiave appesa con un cartello con scritta una domanda.
Chi tra loro ha più da perdere?
Sulle due porte sono scritti due nomi Tessa e Violet. Violet non aveva più nessuno, Tessa aveva ancora sua figlia. Giro la chiave nella serratura con scritto Tessa e questa scatta. Se avessi sbagliato? Che sarebbe successo? Sento un urlo tremendo proveniente da una parete lontana ed io sobbalzo, non avrei mai voluto sapere.
Dovevo vincere. Mi trovavo in una stanza rettangolare, degli oggetti su un tavolo e delle foto dei miei compagni appese. Mi avvicino e davanti ogni oggetto c'è una specie di carta magnetica e sotto ogni foto uno spazio dove inserirla. Era inquietante che ci conoscesse anche lui tanto bene, ci spiava da tempo, aveva previsto ogni nostro passo. Per batterlo sarei dovuta essere più furba di lui. Ora però dovevo vincere, la carta davanti la cinta la infilo sotto l'immagine di Will sentendo lo stomaco contorcersi, il pacchetto di sigarette sotto Violet, l'articolo di un incidente sotto Tessa, la foto di Charly sotto Ian, un intimo sconcio sotto Grace, una pagella perfetta sotto Harry. Improvvisamente dal soffitto scende una scala a pioli. Velocemente la salgo trovandomi in un altro corridoio. Con delle frasi scritte sui muri, cosa dovrei fare, controllo che non ci siamo trappole e non ci sono. Conto le frasi e sono sei come i ragazzi. Afferro il pennarello a terra osservando la prima.
Tutte le famiglie felici si sogliano, ogni famiglia infelice é infelice a modo proprio
Poteva essere Tessa per il tradimento della famiglia e per la sua famiglia distrutta, poteva essere Violet per avere la sua famiglia così distrutta, anche Ian per la sua. Tutti qui avevano una famiglia devastata. C'era un inganno, i puntini sotto mi invitavano a dare una risposta. Ogni famiglia infelice è infelice a modo proprio, per questo tutte le loro famiglie erano infelici, ma la nostra, noi tutti insieme eravamo felici e somigliavamo a tutte le altre. Scrissi Kyra ed il primo lucchetto della porta infondo si sblocca. Passo avanti
Ciò che non ti uccide ti rende più forte
Non ho dovuto nemmeno pensarci prima di scrivere Will, il secondo lucchetto si sblocca.
Ti ho dato la vita e tu una ragione per vivere scrivo Tessa ed anche il terzo si sblocca.
Nessun amico come un fratello, nessun nemico come un fratello
Quale frase migliore per descrivere Ian s Charly. Il quarto lucchetto si apre
Coraggio non significa avere la forza di andare avanti, ma andare avanti anche quando manca la forza
Lo avevo capito subito che non esisteva donna più coraggiosa di Violet, nonostante tutto aveva lottato e vinto.
Gli invisibili sono i consolatori delle anime sensibili
Con un sorriso stampato in volto scrissi Harry e la porta si apre totalmente. Entro trovandomi una sedia di fronte ad un telo bianco con un proiettore. Parte un video che ritrae due bambini che giocano, mi riconosco, i miei capelli scarlatti infastidiscono il viso dolce di mio fratello.
"Kyra saluta la mamma" la sua voce, era davvero la sua voce, mi sentii mancare il fiato nei polmoni e crollai a terra tremante. Sorrisi facendo ciao con la manina, da dietro mio padre prende al volo facendomi fare l'aeroplano mentre mio fratello tenta di prendermi. Mi tira una palla di neve ed il faccio lo stesso mentre mio padre ride.
"Sei un cattivo fratello" piagnucolo mentre lui corre ad abbracciarmi. Poi l'articolo di un incidente quell'incidente tre morti ed io da sola. Il video di un funerale ed io che mi stringo al braccio di mia nonna piangendo, il video di un incendio. Non era stata colpa mia, ero piccola non aveva fatto nulla. Mi sentii mancare la terra sotto i piedi. Subito dopo c'era il video di me con una birra in mano a si e no tredici anni
"Kyra vieni" uno dei miei cugini gemelli prova a prendermi per un braccio ma io mi allontano. Il video di io che scaravento una bottiglia contro la parete di un edificio abbandonato, poi un urlo straziante che mi fece sentire ancora peggio di prima. La foto scolastica di quando avevo quattordici anni ed io era ricoperta di lividi sul viso gonfio ma sorridevo comunque. Mi si strinse il cuore per quella bambina che aveva sopportato tutto quello in silenzio. Io mezza nuda sul bancone di un bar mentre prendo la cocaina per poi iniziare ad urlare e tutta la gente dopo di me. Io dietro ad una moto durante una gara clandestina, poi la foto della moto capovolta il ragazzo morente a terra mentre io di spalle che vado via. Mi piangeva il cuore, per tutto quello, per la merda che avevo causato. Io con uno spinello in bocca in mezzo a due ragazze poi il video di queste due divulgato su internet mentre andavano a letto con lo steso ragazzo. Avrò avuto si e no quindici anni. L'articolo di giornale di sei ragazzi, tre in coma etilico uno morto e gli altri sul punto di morire in un casale abbandonato. Io ero tra questi il mio nome evidenziato. Mi strattono i capelli perché lo meritavo, avevo fatto così male nella mia vita e avevo dimenticato tutto. Poi il video di quando i miei cugini gemelli mi bullizzavano a scuola ed io mi rannicchiavo in me stessa avendo degli attacchi di panico. Video vecchi e dolorosi che andavano troppo dentro la mia anima, doveva finire, faceva male, troppo male. La foto di mio cugino che mi bacia il collo io che tento di respingerlo ma lui ha già le mani sotto la mia gonna. Mi sentii sporca come mia prima, mi sentii cattiva, capii quanto male avevo fatto in realtà. Un mio selfie al lago con lei, la mia Allyson. Lei no! Era troppo, le foto di me e lei abbracciate con anche Cody, io senza più lividi e occhiaie, senza gli occhi gonfi o alcol in corpo. Semplicemente serena. Un video di noi due al ballo della famiglia Williams io ridevo tutta sporca di trota mentre lei mi faceva la linguaccia sporca almeno quanto me.
"Allora ragazze perché vi siete ridotte così" ride la voce di mio cugino dietro la telecamera
"Perché hai una fidanzata idiota"
"Ed una cugina stupida"
"Siete bellissime" dice invece lui, noi ridiamo stampandoci un bacio scherzoso facendo la linguaccia alla telecamera
"Le migliori" urliamo. Poi il video dell'incidente. Infine una Mio video, stavo all'università, seduta su una panchina a leggere un libro da sola. Me l'aveva fatto Natasha ero serena, sembrava
"Kyra" io alzo lo sguardo e le sorrido un sorriso che sembrava vero, come se realmente avessi dimenticato tutto il male che avevo fatto, come se fossi così cattiva da riuscire ad essere felice comunque. Infine una mia foto vestita elegante accanto ad un mio dipinto ad una delle mostre di Serna mentre le stringevo la mano, come se io avessi vinto quel premio ai danni di tutti. Non era così, mi ero pentita di ogni mio gesto, ero stata male, dallo psicologo, mi drogavo perché i miei zii avevano iniziato a menarmi, avevo iniziato a frequentare le corse per stare nelle grazie di uno dei bulli di scuola in modo da evitare altri insulti oltre a quelli dei miei cugini. Avevo dato io la droga a quei cinque ma loro avevano scelto quanto usarne. Ma era colpa mia, avevo spezzato più vite di quanto volessi. Pensavo di avere le mani pulite ma non era così, ero marcia dentro ed il mio passato mi stava corrodendo da dentro, me ne accorgevo solo ora, stavo ignorando ferite che lentamente diventavano più grandi.
"Basta ti prego" non riuscivo a respirare la mia vista si stava facendo appannata quando una parte del muro sembra aprisi gattono ormai incapace di fare altro. La vista si faceva sempre più appannata è il respiro rarefatto. Era così buio dentro di me, avevo paura, paura di non uscirne più. Sentii il fresco invadermi e mi accascia a terra, ero sul tetto, vedevo le stelle, non c'era nessun'altra oltre a me. Ero stanca, di lottare di nascondere le mie cicatrici, stanca di negare chi ero stata. Guardo il cielo e sorrido
"Prendetemi con voi" supplicai, a tutte le persone che avevo perso, tutte le persone che erano morte a causa mia, volevo chiedere loro scusa e ringraziarle per avermi resa forte, per essere stati la mia corazza.
STAI LEGGENDO
White rose ~broken soul~
RomanceWhite rose parte due: consiglio vivamente di leggere il primo libro per capire il filo logico ******** Kyra si è sempre sentita fuori posto e di certo non è una casualità. Dopo aver scoperto i segreti che le avevano nascosto le bugie che le avevano...