Indosso un vestito viola scuro, stretto sul corsetto e con una scollatura a V sul seno, si allarga poi in una gonna ampia fino a metà coscia, sulla vita lego una conta nera con la chiusura argento sul davanti. Metto una collana argento con un punto luce in mezzo, dei punti luce alle orecchie e lego i capelli in una coda elegante e perfettamente in piega. Tacchi a spillo neri semplici. Metto ombretto, mascara, matita e rossetto color mattone. Afferro al volo la borsetta nera dove infilo soldi, cellulare, chiavi dove è appesa anche la solita pennetta.
"Sei stupenda" mi volto verso Tyler e gli sorrido lui come Dennis indossa un completo nero con giacca e cravatta, al mio piccolo uomo hanno messo dei jeans neri ed una camicia bianca, le Nike nere ai piedi è bellissimo. Lo prendo in braccio mentre lui fa volare l'aeroplano giocattolo, mi appoggio a Tyler per non cadere sulle scale.
"Siamo in ritardo" fa notare Dennis per poi alzare lo sguardo su di me e sorridermi
"Come sempre se c'è di mezzo Elena" mi prende in giro io alzo gli occhi al cielo, erano fissati con questa storia. La limousine mandata da Frenarcisi ci aspetta sotto casa, ci saranno modelle, attrici e sponsor a questo evento, ciò significava anche tanti fotografi. Guardo oltre il vetro oscurati della macchina sospirando. La mia prima mostra, la immaginavo con Lewis a stringermi la mano e a sussurrarmi insulti su ogni presuntuoso che giudicava i miei quadri, immaginavo Queen e David fare facce buffe mentre cercavano di capre i quadri, immaginano Caleb farmi l'occhiolino da lontano per incoraggiarmi mentre Cody mi rimproverava per lo sfruttamento dei miei soldi. Immaginavo tutto perfetto. Mi volto verso i miei compagni e capisco che tutto é perfetto anche così.
"Tutto bene?" Domanda Dennis sul mio orecchio, mi volto sorridendogli
"Certo sono solo emozionata" Annuisce e mi stringe la mano, la stringo più forte che posso, tanto da far sbiancare le nocche, lui resta indifferente come se non gli stessi stritolando la mano, sapeva che ne avevo bisogno. Quando la limousine si ferma sento le mani sudare ed il cuore martellare nel petto, l'autista mi apre lo sportello ed io sospiro. Sarei finita su tutti i giornali, anche in America mi avrebbero visto. Ma non permettevo più a nessuno di loro di limitare i miei sogni. Apro gli occhi imporvvisamente calma, accetto la mano di Dennis mentre Tyler ci sta dietro, prendo Per mano Oliver mentre sorrido con tutta la felicità che mi sta esplodendo dentro. Moltissimi flesh mi colpiscono forti, urla, saluti verso la scalinata che avrebbero portato dentro la villa stile vittoriano. Frenacisi mi viene incontro lungo le scale, lascio Oliver a Dennis mentre afferro la mano che lui mi tende da sopra le scale, mi appoggio a lui per ogni gradino. Ma lui sorride sereno, come se non avessimo mille macchina fotografiche a catturare ogni nostro errore.
"Respira Elena, quegli avvoltoi non possono toccarti" mi rassicura mentre con una mano dietro la schiena mi conduce dentro la sala da ballo, al piano di sopra di trovava la mostra. Donne vestite con abiti lunghi, capelli acconciati e trucchi perfetto giravano per la sala come angeli, leggiadre e silenziose, alcune risate salivano sopra la musica dell'orchestra. Salgo verso la sala della mostra, le pareti bianche hanno dei faretti ad illuminare ogni quadro con la sua spiegazione davanti. Dopo due arcate e due sale diverse finalmente lo vedo, il mio quadro grande ed imponente era in mostra su una parete, dietro dei cordoni rossi e due guardie a sorvegliarlo. Molta gente era affollata a guardare quell'opera ed io capisco perché avevo sempre amato l'arte, è in grado di creare mondi inesistenti, in grado di unire e dividere, di urlare e sussurrare, l'arte era potente più di qualsiasi altra cosa ed ora era la mia arma contro il mondo intero, tuttavia non c'erano più guerre da combattere ed io ne ero felice. Il quadro ad olio era un insieme infinito di colori, macchie apparentemente senza forma ma se ti avvicinavi e guardavi bene vedevo le sagome dei pappagalli, il cielo illuminato dai fuochi d'artificio, vedevi le ballerine intorno al fuoco, l'elefante ormato di enormi piume, e se eri davvero bravo a notare i dettagli avresti visto anche che tra le stelle nel cielo si distingueva una sagoma più scura che rappresentava il profilo di due innamorati che si baciavano. Il Madagascar, me e Dennis, o se preferivo la mia favola preferita.
"Io non ho parole" riconobbi quella voce immediatamente, mi volto di scatto e lei era lá Serena Moore era a bocca aperta davanti al mio quadro
"Serena che piacere" Frenacisi le sorride, lei distoglie lo sguardo dal quadro solo per un secondo, poi però torna a guardare me con gli occhi spalancati
"Kyra Williams" mi corre un brivido gelido lungo la schiena per quel nome
"Adesso sono Elena Torres" rispondo in un sussurro, avevo rinnegato il mio nome ma avvolte pensavo che era dei miei genitori, che mi amavano ma non Lutero che conviverci.
"È tuo non è vero? Quando avevo visto la tua bravura avevo avuto paura e ti avevo resa la mia segretaria. Ma ora capisco tu l'arte cel'hai nel sangue. È meraviglioso" sembra quasi costretta a dirlo ma io non mi sono mai sentita tanto soddisfatta e fiera di me stessa.
"Hai visto Austin? Sta giù a cucinare dal vivo" mi informa entusiasta. Sento le gambe talmente fragili che mi appoggio a Frenacisi che per fortuna mi regge. Mi presenta tanti nuovi volti, tanti complimenti che mi scoppiano le orecchie, tanti sorrisi falsi, l'invidia era una brutta bestia. Ma l'unica cosa a cui riuscivo a pensare era che al piano di sotto c'era una parte del mio passato.
"Sei libera adesso vai dai tuoi amici" ride il mio capo ed io Annuisco allontanandomi lentamente. Davanti al mio quadro trovo Tyler che mi sta venendo incontro è sbiancato, lui l'ha visto.
"C'è..."lo fermo subito
"Lo so. Non voglio scendere fai salire gli altri" lui confuso Annuisce e scende. Cammino passando davanti ad ogni quadro del mio capo, sapeva descrivere la verità delle persone, ed era triste che ognuno di noi avesse tante maschere.
"C'è il quadro di un'altra artista qui, decisamente più bello" sento parlarmi alle spalle, il mio cervello va completamente in of, come se improvvisamente tutto si fosse sepento, come se il mio cuore avesse imposto al resto di me di fare silenzio perché io sentissi il suo martellare incessante, sentissi che era di nuovo in piedi e vivo, pronto a combattere. Dalla sua voce capisco che non mi ha riconosciuta.
"Dubito seriamente che quella principiante possa eguagliare un vero artista"parlo quasi in un sussurro, come se il mio corpo non volesse essere scoperto, forse era così, volevo tenere la mia vita, la mia felicità ben nascoste in modo che nessuno di quel mondo potesse distruggerle e poi strapparmele ancora. Sento una mano tremante stringersi attorno alla mia spalla nuda mentre mi costringe con una leggera pressione a girarmi. Così eccolo qui, i suoi occhi ghiaccio puntati nei miei, posso giurare di sentire ancora il sapore frizzante sulle mie labbra. Così tanti ricordi mi riempiono in una volta sola che mi sembra che il tempo abbai rallentato. Risate, lacrime e sangue questo era ciò che ricordavo.
"Ok ti prego dimmi che questo non è uno dei miei sogni" bisbiglia come se avesse paura che da un momento all'altro davvero io possa sparire perché lui si sveglierà.
"Non è un sogno Stefan, anche se vorrei che lo fosse"
"Kyra" fa un passo avanti per abbracciarmi ma io indietreggio, non potevo, non potevo permettere a nessuno di loro di entrare nella mia vita. Avrebbero portato il marcio, avrebbero risvegliato il mostro che avevo messo a dormire dentro di me e non ero affatto disposta a rinunciare alla mia felicità ancora una volta.
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White rose ~broken soul~
RomantizmWhite rose parte due: consiglio vivamente di leggere il primo libro per capire il filo logico ******** Kyra si è sempre sentita fuori posto e di certo non è una casualità. Dopo aver scoperto i segreti che le avevano nascosto le bugie che le avevano...