Il perdono per tutti

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Subito dopo mi dirigo verso un tavolo dove Harry sta seduto da solo. Mi siedo accanto a lui fissando a mia volta la finestra di fronte
"Molti vorrebbero parlare con te urgentemente, io no perché vieni qui?" Harry non conosceva la mia famiglia, conosceva me e aveva capito per primo i miei attacchi di panico, mi aveva aiutato senza chieder nulla ed era stato punito da me insieme agli altri
"Anche tu mi sei mancato Harry" ridacchio e lui sbuffa prima di ricominciare a bere.
"Come va con Violet?" Si volta per la prima volta a guardarmi e capisco che non è cambiato. È rimasto il nerd curioso di una volta, che ama il rischio quanto la calma.
"Quella ragazza mi farà uscire matto" si passa una mano tra i capelli sorridendo e così sorrido anche io
"È in cinta" mi volto di scatto verso Violet che sembra totalmente serena insieme agli altri
"Sarete degli ottimi genitori"
"Sono terrorizzato" ammette. Poso una mano sulla sua stringendola leggermente
"È normale, nessuno potrà insegnarti, sbaglierete avvolte ma se agirete con amore vi amerà anche lui" ammetto parlando della mia breve esperienza con Oliver
"Avanti vai a parlare con gli altri. Io non ho nulla da biasimarti e tu non hai nulla da biasimare a me. A proposito ho da poco comprato uno dei tuoi quadri. Mi sei costata un occhio della testa" ride facendomi il segno di brindare con il bicchiere, gli lascio un veloce bacio sulla guancia prima di alzarmi e raggiungere quelli che forse temevo di più. I sette peccati capitali, le persone che mi avevano accolta in questa città, che avevano cercato di proteggermi finendo per distruggermi. La mia famiglia acquisita che aveva preferito mentirmi che perdermi. Forse ora un po' li capivo, ma non avrei mai agito come loro.
"Ciao" sospiro, il silenzio cala tra di loro. Backy è stratta ad un ragazzo mai visto prima, Samantha è appoggiata al petto Caleb, Natasha e Queen stavano chiacchierando, Cody invece sorseggiava il suo drink in solitudine mentre David stava sotto braccio con un altro ragazzo. Stanno tutti in silenzio agitata inizio a tormentarmi le dita.
"Come state?" Domando in modo generale.
"Davvero vuoi iniziare così?" Domanda Cody irritato. Mi volto a guardarlo, aveva il viso quasi scocciato, come se stare lì fosse un favore che mi stava facendo.
"Inizia tu se vuoi. Sono qui per ascoltarvi e riallacciare i rapporti. Non per discutere" ammetto calmissima, lui stringe forte il bicchiere che ha in mano, sembra quasi che voglia romperlo.
"Che falsa" sgrano gli occhi sentendo come un pugno allo stomaco. Lo ignoro rivolgendomi a Becky
"Ciao è molto che non ci vediamo, come sta il cuore?" Lei fa un cenno al ragazzo che la sta abbracciando
"C'è qualcuno che se ne prende cura"
"Sono davvero felice per te" ammetto sincera sorridendo
"A te invece il cuore?" Domanda Natasha
"Tutto intero, manca qualcosa però" ammetto dondolandomi sui talloni. Prima che possa dire altro mi sento stringere cortissimo, David mi sormonta in altezza inoltre ha messo su un po' di massa muscolare
"Dannazione non lasciarci più. Senza te il mondo fa paura" rido stringendolo fortissimo anche io. Poi osservo Queen sorridendogli
"Ti ho visto in tv" faceva il modello per marche importanti, lo capivo è davvero bello. Mi fa l'occhiolino
"Ho visto un catalogo dei tuoi quadri quando Stefan è tornato. Sono certo che un mio nudo lo venderesti bene" propone ricevendo una gomitata tra le costole da parte di Natasha
"Guarda che lo prendo come un affare" allungo la mano in modo professionale e lui la stringe serissimo per poi scoppiare a ridere insieme a me
"Sei cambiata" parla Samantha, inclino la testa annuendo, lo ero davvero, sono una versione migliore di me ma sono sempre io.
"Un vestito, sei sempre sorridente, gentile e ignori le provocazioni. Dove sei stata?" Domanda Natasha
"Ovunque" solo allora sento la risata di Caleb
"Caleb" lui di certo è quello per cui serbo più rancore, lo avevo definito una parte di me, mi ero fidata di lui più di una volta, lo avevo lasciato entrare nella mia testa e lui mi aveva accarezzata con dolcezza le ferite. Senza ammettere mai che era rimasto a guardare mentre le le infliggevano. Era difficile da ignorare, perché se lui avesse detto una sola parola le mie torture sarebbero finite ma non l'aveva fatto. Era stata una sua scelta e perdonare lui sarebbe stato più difficile.
"Sai che non chiedo il tuo perdono. Quindi non sforzarti magari un giorno succederà e basta" mi conosceva abbastanza da sapere la realtà Annuisco accennando un sorriso
"Vado a bere, David e Tory venite con me?" Noto che non è affatto geloso o infastidito, sembra avere un buon rapporto con entrambi. Sono felice che non abbia sofferto molto.
"Io vado da Jordan, ci vediamo dopo" Samantha mi bacia la guancia prima di allontanarsi. Il fidanzato di Becky la trascina in pista da ballo. Mentre Natasha mi mima uno scusa trascinando Queen verso il tavolo. Osservo Cody che mi fissa a sua volta arrabbiato.
"Stefan mi ha detto cosa hai fatto"
"L'ho fatto per te?" Inarco un sopracciglio ridendo amara
"Non potrai nasconderti dietro questa scusa per sempre"
"Non sono un mostro" ringhia. Il problema era che se lui avesse perso la scusa di me avrebbe capito di essere stato cattivo e di aver sbagliato
"Non ho mai pensato che tu lo sia" Scuote la testa sbuffano
"Allora Stefan non ti ha raccontato bene" mi aveva detto tutto. Ma sapevo cosa poteva scatenare la rabbia, succedeva anche a ma.
"Con Kendall?" Domando
"È un genio fannullone troppo perso dietro la sua ragazza per prestare la giusta attenzione all'azienda di famiglia"
"Ma tu hai perso Samantha lui sta per sposarsi. Entrambi però guadagnate uguale. Chi ha vinto?" La mia non era una provocazione vera e propria, volevo fargli capire che sbagliava e che stava diventando come zio Mark
"Non nominare Samantha non sai nulla" ringhia furioso
"Hai ragione. Spero che un giorno mi racconterai la storia e spero di poterci essere per te" noto i suoi occhi diventare lucidi prima che li distolga di scatto. Era stato il mio fratello mancato era spiritoso ora sembrava solo annoiato e serio. Mi dispiaceva.
"Ma non ci sei stata quando ho avuto bisogno di te. Nessuno mi ha fermato, dovevano farlo ma non l'hanno fatto. Ed ora è solo colpa mia" in uno scatto mi sporgo in avanti e lo abbraccio, gli stringo il petto mentre lui resta con le mani ferme a mezz'aria e il fiato sospeso.
"Cody tutto sbagliamo. Ma se rimaniamo a commiserarci per i nostri errori non potremmo mai fare delle cose belle che ci rendano fieri di noi stessi e felici. Lo capisci. Vieni con me a Londra, rimani in quella sede. Torniamo amici e fratelli come prima. Ricuciamo le tue cicatrici insieme. Io ti ho lasciato solo ma ora non lo farò. Permettimi di aiutarti" singhiozza stringendomi fortissimo. Pinge attutendo i singhiozzi sul mio collo
"Sono una persona orribile. Perdonami, perdonami" cade in ginocchio davanti a me stringendomi le gambe. Piange e singhiozza talmente forte da attirare l'attenzione di tutti, mentre nasconde il viso tre le mie gambe in ginocchio davanti a me. Sembrava così disperato, tanto da spezzare il cuore a me. Aveva perso se stesso e ricordavo il dolore del rendersi conto di aver sbagliato tutto. Ma andava bene, si poteva rimediare. Non era troppo tardi per lui, non lo è mai per nessuno. Mi inginocchio alla sua altezza asciugandogli le lacrime
"Forza Cody, gli Williams non piangono mai. Sei una bellissima persona, il fatto che tu pianga fa capire quanto amore hai ancora da far uscire. E lo vedranno tutti e ti amerai anche tu. Forza ti presento una persona asciuga le lacrime" lo aiuto ad alzarsi, e lui asciuga le lacrime velocemente. Sento il cuore battere a mille, lui era la dimostrazione che erano cambiati e che volevamo solo essere felici, lontani dallo schifo. Ero così fiera di Cody a dispetto di quanto lui credesse non avrei cambiato nulla di lui. Mi avvicino al tavolo dove sono seduti Dennis, Austin, Tessa e Felicity. Oliver mi salta in braccio guardando Cody incuriosito, avevo un regalo per mio cugino, che avevo fatto tempo fa.
"Oliver ti presento lo zio Cody, il tuo padrino, è come un secondo papà. Cody ti presento il tuo figlioccio e Dennis è suo padre non che la mia famiglia" faccio cenno verso il mio amico mimandogli con le labbra di essere buono, annsuice e si alza andando a tirare una pacca a Cody che mi sta guardando sbalordito
"Davvero?" Domanda sconcertato
"Certo amico, non sai quanto ha insisto quella testarda di tua cugina" Mi insulta Dennis mentre Oliver si arrampica su Cody che lo guarda come se fosse un alieno.
"Ci vediamo a cena" mi avvio verso Tyler e trascinandolo per un braccio lo convinco a ballare con me.
"Verrai con me nell'ultima parte di questa serata" dico mentre mi fa ballare dolcemente
"Che significa?"
"Che se posso perdonare io la nostra famiglia puoi farlo anche tu"

White rose ~broken soul~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora