L'isola che non c'è

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Il giorno dopo mi presento a casa mia subito dopo pranzo con appresso tutto quello di cui ho bisogno per prepararmi. Trovo i miei parenti già a gironzolare per la casa, zii e cugini vari.
"Ma guarda chi ci onora della sua presenza" mi volto verso mio nonno guardandolo con sufficienza, non era assolutamente nulla per me se non un egoista senza cuore.
"Già in effetti dovrei chiedere qualcosa in cambio" Annuisco seria e lui mi fulmina mentre io Scuoto la testa pronta a dirigermi in camera mia sulle scale incontro Jack e Mason i gemelli che mi bullizzavano a scuola, in realtà non gli avevo mai dato granché peso.
"Jack, Meson sempre insieme? Sicuri di non essere gemelli siamesi?" Li prendo in giro guadagnandomi un occhiataccia
"Traditrice nella tua stanza c'è Lorene" mi informano quando sono già in cima alle scale, torvo appoggiato al muro acconto alla mia porta Jordan, il più innocuo della mia famiglia, non mi hai mai fatto nulla erano i suoi genitori a menarmi di continuo non gli faccio una colpa aver avuto paura di intervenire. Mi siedo accanto a lui mentre lui continua a fissare il muro davanti a se.
"Non cambierà colore se continui a guardarlo" dico serissima riuscendo a strappargli un sorriso, si siedo voltandosi verso di me
"Ho sentito delle tue imprese" Mi allunga la mano chiedendomi un cinque ed io glielo batto mentre lui ride.
"Hai fatto bene, resto qui solo per mia sorella" Annuisco lo sapevo, mi cugina aveva ormai quaondici anni e presto si sarebbe battuta in campo con questa realtà.
"Aspetti Lorene?" Annuisce storcendo le labbra, aveva fatto qualcosa
"Che è successo?"
"Ha fatto piangere Stacy dicendole che era brutta è che non sarebbe mai stata all'altezza del nostro cognome cazzata del genere. Avrebbe proprio bisogno che qualcuno la butti giù dal trono" mi guarda, c'era una richiesta nascosta dietro quel suo sguardo ma non potevo, non oggi.
"Ehi Ehi fermo, mi sono promessa di non fare scenate oggi" lui ride alzando gli occhi al cielo, si alza porgendomi la mano e aiutandomi ad alzarmi.
"Scusa per tutto" mi sussurra. In quel momento Lorene apre la porta io la spingo via, ma prima di chiudermi la porta alle spalle faccio un occhiolino a Jordan. Chiudo a chiave mentre mi vado a fare un bagno rilassante e che aiuterà la mia belle a sembrare lucida e morbida. Lavo i capelli lascando che si asciughino da soli prendendo il loro mosso leggero e naturale. Poi ci passo un olio per renderli morbidi e profumati. Sistemo un fermaglio argento e con dei rubini incastonati a fermarmi la parte superiore dei capelli che da davanti avevo portato dietro dandogli volume sopra la testa, lì blocco dietro. Inizio a truccarmi mettendo dei brillanti bianchi sulle palpebre, eye-liner, matita, mascara, fondotinta, correttore e Blush rosa, metto il mascara rendendo le mie ciglia lunghissime, infine il rossetto lo metto rosso scurissimo che valorizza il mio sorriso e le mie labbra carnose. Infilo il vestito bianchi ed i tacchi a spillo del medesimo colore, un un laccetto brillantinato per darmi maggiore stabilità. Mi osservo allo specchio e per poco non mi viene un colpo, quella non posso essere io. Il vestito bianco avrebbe il corsetto trasparente se non fosse per i ricami che dalle spalline mi coprono il seno e scendono fino alla vita, lasciando però una scollatura trasparente ad evidenziando il seno, la schiena è totalmente scoperta mentre dal corpetto stretto si apre una gonna non troppo ampia, il tessuto è leggero e liscio con ogni soffiata di vento sembra volare e crea delle bellissime balze verticali ad ogni mio movimento, ha uno spacco frontale che si rivela sulla gamba sinistra mentre cammino, scoprendomi la pelle candida e le scarpe. Nastro alto crea una specie di cintura. Dietro ho un leggero strascico ed è il vestito più bello che abbia mai visto. Aggiungo solo dei punti luce alle orecchie come gioiello. Bussano alla porta
"Kyra dimmi che ti ricordi le regole" sento urlare da mio zio. Le ricordavo, parlare con tutti, essere gentile, non posso rifiutare nessuno che mi chieda di ballare, non si deve sapere che è il mio compleanno e a fine serata devo scegliere qualcuno.
"Si" urlo non sento risposta poco dopo mi raggiunge la voce di Cody, mantre mi sto spruzzando il profumo con dei leggeri brillanti sul collo
"Vediamo cosa ti sei inventata per far innervosire tutti qui stasera" non si aspettava che invece avrei semplicemente seguito le regole. Apro la porta e lo trovo poggiato al lato opposto del muro, alza lo sguardo dal cellaulre che ha in mano e giuro di averlo visto spalancare la bocca. Sbatte ripetutamente le ciglia e mi esamina cm per cm.
"Io...c'è...oddio. Ehm sembri " mi sorride radiante
"Una ragazza?" Propongo e lui ride spettinandosi i capelli imbarazzato
"Certo Kyra ma sembri proprio contro le aspettative. Sei stupenda" rinuncia alla fine ed io rido. Mi avvicino a lui prendendolo sotto braccio
"Un vestito eh" sospira mentre ci avviciniamo alla scalinata dove ci sono già i miei cugini, Tyler con Lorene, Jordan con Stacy, Mason con Dasirè l'altra sorella di Jordan e Jack con Cassi sua sorella. Io mi aggrappo a Cody come se fosse la mia ancora, non potevo affrontare questo momento da sola. In quanto seconda cugina maggiore sono penultima in fila prima Lorene
"Wow Kyra sei uno schianto" commenta Meson
"Tu no" rispondo acida spegnendogli quel ghigno presuntuoso. Lorene si gira a guardarmi e sgrana gli occhi come se non se lo aspettasse, per pura coincidenza tutte noi cugine abbino un vestito bianco eccetto Lorene, il suo è rosa pastello.
"Stasera sei la più bella" cinguetta Stacy ed io le sorrido ringraziandola. Quando parte la canzone d'entrata di Stacy mi si mozza il fiato ognuno di noi aveva scelto una canzone, anche io, avevo provato anche i passi con Cody prima che me ne andassi di casa. La canzone parte ed io inizio a camminare giù per le scale, non vedo le persone ma solamente il faro di luce puntato su di noi, in una parte della sala vengono proiettate delle stelle per la storia che staremo per raccontare con la musica. La canzone  lost boy parlava di un ragazzo solo che veniva aiutato da Peter Pan, lui gli prometteva che gli avrebbe dato una casa, una famiglia e la gioia, sull'isola che non c'è che si trova tra le stelle, lui racconta che tutti gli dicevano di scappare dalla sua vita, di correre via perché era un ragazzo perso fino a quando non arriva lui. Il bambino ama Peter Pan, trilli, Wendy e persino capitano uncino perché l'isola che non c'è era la sua unica casa. Balliamo, mentre Cody cerca di trattenermi io cerco di raggiungere la parte della sala con le stelle, mi fa alzare in aria, mi fa girare, mi abbraccia e mi trattiene ma con masse di ballo eleganti, con spaccata in aria e giravolte io non faccio che provare a raggiungere le stelle. Alla fine Cody si ferma liberandomi da quella danza, mentre fissa le stelle, io gli accarezzo il petto, gli giro in torno, finiamo schiena contro schiena e mi lascio cadere a terra, come per chiedergli scusa ma dovevo correre perché ero un ragazzo perso, poi mi allontano, il faro illumina solo me che ho finalmente raggiunto le stelle lui mi segue correndo a ma si ferma prima della luce e delle stelle, lui al buio, le nostre mani si sfiorano senza però toccarsi, alle ultime note della canzone io mi volto di scatto guardano la luce sopra di me mentre lui fa un passo indietro abbassando le mani e lascandomi andare verso la mia vera casa, l'isola che non c'è.

White rose ~broken soul~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora