IMMAGINA || Chapter One [IN REVISIONE]

Immagina John Murphy💚 - The 100

"Am I nothing to you now?"

Su richiesta🥤

Ambientato nella 4^ stagione di The 100, cercherò di non inserire nessuno spoiler per chi non l'ha ancora visto🥰

Immagina...

<<Mi serve più benzina per farcela>> la voce di Raven interrompe i miei pensieri mentre sono seduta sulle scale del laboratorio. La osservo fare avanti e indietro da un computer all'altro mentre la testa inizia a farmi davvero male. La pistola che tengo in mano mi aiuta a concentrarmi su qualcos'altro, la tengo senza caricatore fino al momento del bisogno. Appoggio la fronte alla fredda sbarra di metallo del passamano mentre sento dei passi scendere le scale.

<<Raven dovresti andare a riposare>> la voce di John riempie la stanza mentre appoggia le mani sulle spalle delle ragazza davanti a me.

<<Non c'è tempo per riposare Murphy devo trovare una soluzione a tutto questo>> la tira a se abbracciandola di colpo e io distolgo lo sguardo da quella scena.

Sono venuta sulla terra con i 100 insieme a Murphy, Bellamy, Clarke e tutti gli altri anche se sono sempre rimasta in disparte, litigando spesso con tutti.

<<Riposati altrimenti non rimarrà nessuno a poterci aiutate>> si guardano negli occhi qualche secondo prima che Raven acconsenta scendendo al livello inferiore per dormire qualche ora.

<<Hai intenzione di spararti?>> alzo il viso verso il ragazzo dai capelli neri senza rispondere <<Posso sempre aiutarti se non hai il coraggio>>

Punto la pistola verso di lui mettendo l'indice sul grilletto <<Non sfidarmi Murphy, magari è a te che voglio sparare>>

<<Beh, almeno sai che prima va caricata per poter sparare?>> alzo gli occhi al cielo.

<<Mi credi così stupida?>> mi alzo guardandolo dalla testa ai piedi con un sopracciglio alzato. Poso la pistola sul mio zaino appoggiato in parte alle scale.

<<Beh forse un pochino>> mi avvicino di qualche passo mentre incrocia le braccia a petto. Il mio sguardo finisce per un attimo sui suoi bicipiti che si contraggono e senza accorgermene mi ritrovo ad un soffio da lui.

<<Mi stai sfidando?>> poso i miei occhi nei suoi sentendo la punta delle nostre scarpe toccarsi.

<<Amo le sfide, lo sai bene>> sento la sua mano posarsi sul mio fianco destro facendomi scattare. In una mossa veloce lo atterro e blocco le sue mani con un ginocchio.

<<Forse perché hai sempre vinto, fino ad oggi>> gli blocco le mani con un ginocchio prima di abbassarmi su di lui premendoli lo sterno. Fa una smorfia facendomi sorridere soddisfatta prima di alzarmi per dirigermi al piano superiore.

Mi sento prendere i polsi prima che me lo blocchi dietro la schiena con una mano. L'altra la mette attorno al collo impedendomi di divincolarmi <<Abbassi la guardia troppo in fretta, T/n>> sussurra il mio nome all'orecchio prima di girarmi bloccandomi al muro vicino alle scale <<Però sei anche tremendamente sexy>> sento il suo sguardo bruciarmi su tutto il corpo. Stringe le mie mani con una delle sue bloccandole sul mio stomaco tenendo i nostri corpi separati.

Il forte desiderio che mi baci si impossessa presto del mio corpo facendomi sciogliere sotto il suo sguardo. Vedo le sue pupille dilatarsi mentre la sua presa si allenta. Appoggia le mani ai lati della mia testa mentre le mie finisco sulle sue braccia. Gliele accarezzo, passando poi al petto e alle spalle. I nostri respiri iniziando a diventare più irregolari mentre il suo corpo si avvicina al mio fino a combaciare.

<<Vuoi che ti baci vero?>> la sua domanda mi fa innervosire mentre la sua voce mi ha desiderare ancora di più un bacio.

<<So che anche tu vuoi una distrazione, quindi sta zitto e baciami Murphy>> ghigna e, senza farselo ripetere una seconda volta, inizia a baciarmi con passione e foga mentre le nostre lingue si incontrano subito. Mi prende in braccio stringendomi forte a se, come se potessi scomparire da un momento all'altro mentre mi morde leggermente il labbro inferiore procurandomi un taglietto a cui presto ben poca attenzione.

Si stacca da me lasciando entrambi con il fiatone e con il pollice accarezza il piccolo segno rosso che mi ha fatto sul labbro inferiore prima di mettermi di nuovo con i piedi per terra <<Sai, sapere che sono stato io, mentre ti baciavo e stringevo a me mi rende orgoglioso e non era solo una distrazione per me>>

In men che non si dica sparisce su per le scale lasciandomi sola, con un sorriso ebete sulle labbra e la testa più incasinata di prima.