Immagina💚

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"Il mio lato peggiore: la spontaneità. Troppo vera per nascondermi. Troppo ribelle per piacere a chiunque"

Immagina...

La pioggia ormai mi aveva inzuppato tutti i vestiti che, fradici, si erano attaccati al corpo facendomi sentire ancora di più addosso il freddo pungente dell'inverno che era appena arrivato. Correvo senza sosta, senza una meta e non avevo la minima intenzione di fermarmi. Le lacrime mi scorrevano lungo le guance confondendosi con la pioggia e io desideravo solo che fosse finita in un altro modo. Desideravo non dover soffrire così tanto ma infondo era quello che prima o poi ci troviamo a desiderare tutti. Ero completamente stremata ma non mi fermai fino a quando non andai a sbattere contro qualcuno finendo miseramente per terra. Alzai gli occhi per vedere contro chi mi ero scontrata e ne incontrai un paio che conoscevo fin troppo bene a quel tempo.

Le lacrime non si fermarono ed ero sicura di avere gli occhi iniettati di sangue e io odiavo, odiavo farmi vedere debole, soprattutto da uno come lui «T/n? Che diavolo ti è successo?» il suo tono era stranamente gentile e riuscii a cogliere un velo di preoccupazione nelle sue parole. Ma dalla mia bocca non uscì niente, ero troppo impegnata ad annegare in quegli occhi per riuscire a dire qualcosa. L'avevo sempre trovato un bel ragazzo ma, lì in quel momento, sotto la pioggia, i capelli bagnati e scompigliati e le labbra screpolate per il freddo era una vera visione «Stai bene?» si inginocchiò davanti a me che non avevo ancora mosso un muscolo e appoggiò una mano sul mio ginocchio per riscuotermi da quello stato di trans.

«Io...» questa era l'unica cosa che mi uscì dalla bocca mentre continuavo a fissarlo non avendo la più pallida idea di cosa fare o cosa pensare.

«D'accordo adesso vieni con me ok? Devi farti una doccia calda o ti prenderai qualcosa» allungò una mano verso di me che afferrai dopo qualche attimo facendomi aiutare ad alzarmi e una volta in piedi mi gettai su di lui abbracciandolo. Dopo un attimo di sorpresa fece passare le braccia forti intorno al mio busto stringendomi in un abbraccio che mi riscaldò il cuore nonostante la pioggia che batteva insistente su di noi. Ed era in quel momento, tra le sue braccia, che mi ero sentita finalmente bene.

In poco tempo arrivammo a casa sua e mi fece fare una doccia mettendo ad asciugare i miei vestiti bagnati e dandomene qualcuno dei suoi. Entrai in salotto, una volta dopo che mi fui cambiata, trovandolo sul divano ad usare il telefono «Grazie per tutto, davvero, mi sarei aspettata che mi lasciassi li» dissi sedendomi accanto a lui mentre giocavo con le maniche della felpa. Profumava di lui e ispirai a pieni polmoni, lo adoravo.

Posò il telefono girando il busto verso di me «Cosa è successo? Perché correvi sotto la pioggia?» chiese e alzai lo sguardo perdendomi di nuovo nei suoi occhi. Ci cascavo ogni volta.

«Io sinceramente non so perché lo stessi facendo» iniziai sentendo subito i miei occhi farsi lucidi «È che si è accumulato tutto, è diventato tutto troppo, più di quanto riuscissi a sopportare e sono scoppiata» feci una pausa sentendo un nodo premere alla bocca della gola. Avrei voluto così tanto essere tra le sue braccia in quel momento «Era da così tanto che non piangevo e mi sono concessa di lasciarmi andare per una sera ma i-io» non finii la frase che scoppiai di nuovo a piangere «Scusami non so che mi prende, di solito non sono così» dissi tra un singhiozzio e l'altro.

Senza dire nulla si avvicinò a me prendendomi tra le sue braccia e facendomi appoggiare al suo petto. Strinsi la sua felpa tra le dita lasciandomi andare e mentre lui mi accarezzava i capelli tenendomi stretta a sé.

Quando mi calmai del tutto mi alzò il viso mettendo le mani sulle mie guance e mi asciugò le lacrime con i pollici «Sei bella anche quando piangi» disse facendomi arrossire e abbassai lo sguardo mordendomi il labbro «Mi dispiace per quello che è successo e mi dispiace anche per come mi sono comportato con te» iniziò e riportai lo sguardo su di lui che stava fissava il pavimento «Sono stato così stupido T/n, a comportarmi in quel modo ma io non sapevo in che altro modo avvicinarmi a te» continuò e notai le sue guance leggermente arrossate «Vedere i ragazzi che ti guardano e non poter essere al tuo fianco sapendo che sei solo mia mi fa impazzire e Dio ogni volta che ti vedo vorrei stringerti a me e baciarti» puntò d'improvviso i suoi occhi nei miei e rimasi stupita dalle sue parole «Tu mi piaci T/n. Mi piaci così tanto» spostò una ciocca dei miei capelli dietro l'orecchio avvicinandosi lentamente a me tenendo sempre gli occhi fissi nei miei.

Passai lo sguardo sulle sue labbra che erano ancora screpolate dal freddo di poco prima. In un attimo le posò sulle mie in un semplice sfiorarsi di labbra che mi fece sentire amata e protetta «Sarai la mia ragazza?» mi chiese staccandosi, sorrisi.

«Si» risposi e mi sorrise tenendomi stretta a sé.

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Pubblicato: 17 Novembre 2018
Revisionato: 13 Ottobre 2020
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IMMAGINA || Chapter One [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora