Immagina Peter Hale💚 - Teen Wolf

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Revisionato

"Nel dubbio, fai la cosa più bella"

Su richiesta🎶

Immagina...

Immagina Peter Hale💚

«Hei T/n!» vidi la mano di Scott farmi segno dalla fine del corridoio mentre ero intenta a posare i libri dell'ultima lezione nel mio armadietto. La stanchezza della giornata mi faceva sentire estremamente stanca e mi trascinai, quasi letteralmente, dal ragazzo con i capelli marroni.

«Ciao Scott» sorrisi e mi abbracciò in modo dolce mettendomi un braccio intorno alle spalle.

«Stanca oggi?» mi domandò. Eravamo cugini e avevamo sempre trascorso la nostra infanzia insieme, io, lui e Stiles e quando compii 13 anni io e la mia famiglia ci trasferimmo praticamente dall'altra parte del paese. Inutile dire quanto la cosa mi fece stare male. Pochi anni prima mia zia Melissa mi prese in affidamento dato che i miei genitori dopo aver divorziato non volevano avere per nessun motivo la mia custodia. Per fortuna lei si offrì di tenermi con se e non credo di averla ringraziata mai abbastanza per questo.

«Non sai quanto, non ho dormito nulla stanotte e ieri ho dovuto studiare tutto il giorno per il test di chimica» appoggiai la testa sul petto del mio amico mentre uscivamo insieme dalla scuola. D'un tratto iniziò a guardarsi intorno come se ci fosse stato qualcuno che ci stesse seguendo «Che c'è?» chiesi.

«No è che mi è sembrato solo.. nulla» ero a conoscenza da quasi un anno ormai del mondo del sovrannaturale e come Stiles, da semplice umana, facevo parte del branco di Scott.

«Che facciamo oggi?» chiesi mentre dopo aver raggiunto Stiles salimmo sulla sua jeep.

«Andiamo al loft di Derek, dobbiamo discutere di un po' di cose» mi sistemai nei sedili posteriori.

«Liam dov'è finito?» mi ricordai di non aver visto il biondo in classe e preoccupata guardai il mio amico alla guida.

«Mason aveva bisogno di lui quindi non credo sarà presente oggi» mi informò Stiles mentre partimmo dopo che ebbe messo in moto l'auto per dirigersi verso il loft di Derek. Appoggiai la testa sul sedile dell'auto chiudendo gli occhi dopo aver allungato le gambe sul resto dei posti. In poco tempo, cullata dal movimento dell'auto addormentandomi poco dopo.

Mi sentii sballottolare qua e là ed ancora in dormiveglia qualcuno mi sollevò. Il mio corpo rimase sospeso per attimi interminabili fin quando mi sentii adagiare su qualcosa di morbido e accogliente. Qualcosa mi venne adagiato sul corpo e mi strinsi avvolta dal calore.

«Dorme addirittura? È sempre quella più agitata, cosa le succede?» una voce familiare mi fece sorridere leggermente mentre d'improvviso sentii una carezza sul mio viso sposarmi i capelli dietro l'orecchio.

Mugugnai leggermente godendomi quel tocco leggero e rilassante mentre con lentezza stavo riprendo conoscenza di me stessa «Ultimamente è sempre stanca o affaticata, ecco, sono un po' preoccupato» riconobbi la voce che aveva appena parlato come quella di Scott e quando aprii gli occhi trovai il corpo di Peter seduto accanto a me.

Mi misi anche io seduta osservando i ragazzi «Scusate» arrossii leggermente appoggiando la schiena al divano e dovetti sbattere le palpebre più volte per mettere totalmente a fuoco le figure nella stanza.

Scott aprì la bocca per parlare ma si bloccò è da essa non uscì nemmeno un suono. Lo guardai perplessa «Lo sentite?» disse. Peter si alzò e i loro sguardi, insieme a quello di Derek e Malia divennero profondi e concentrati. Guardai Stiles che alzò le spalle in risposta.

«C'è qualcun altro oltre noi» Malia mi guardò negli occhi mentre iniziammo tutti a squadrare l'ambiente attorno a noi.

«Sento otto battiti ma siamo in sette» Derek mi squadrò dalla testa ai piedi facendo poi lo stesso con tutti gli altri «Non lo sento più ora» constatò preoccupato.

«Neanche io. Teniamo le orecchie tese» Peter mi lanciò un sguardo dopo aver incrociato le braccia al petto. Le cose tra noi ultimamente non andavano poi così bene. Lui era troppo impegnato ad essere l'egoista di turno e io troppo impegnata a cercare di salvare i miei amici. Non lo avevo mai criticato per ciò che era, io lo amavo nonostante tutto ciò che aveva fatto. Ma quello non voleva dire che condividessi le sue scelte e lui era convinto del fatto che non dovessi rischiare in questo modo la mia vita per gli altri.

Scott si sedette accanto a me dopo qualche attimo di silenzio e Derek prese parola «Come avevamo già pensato degli essere sovrannaturali in città sono scomparsi, non sappiamo che fine abbiano fatto ma se il nemeton dovrebbe attirarli questa cosa o questo qualcuno li sta facendo scappare tutti» mi distrassi dal discorso del lupo quando vidi Scott avvicinare improvvisamente il volto all'altezza del mio bacino. Lo guardai male e sorpresa allo stesso tempo.

«Che diavolo stai facendo?» gli chiesi con un sopracciglio alzato.

«Quando è stata l'ultima volta che ti è venuto il ciclo?» si guadagnò un'altra occhiataccia da parte mia.

«Che cavolo centra adesso Scott?» incrociai le braccia al petto «Non mi è appena arrivato il ciclo se te lo stai chiedendo»

«No, ma rispondi alla mia domanda» insistette così iniziai a pensarci su.

«In realtà non ricordo, forse un paio di mesi non lo so» ero abbastanza sicura di non aver più fatto caso alla periodicità del mio ciclo con tutti gli avvenimenti di estrema importanza «Ma è lo stress, sto prendendo del ferro»

«Di che state parlando voi due?» la voce canzonatoria di Lydia mi fece sbiancare ancora più di quanto non credevo aver già fatto.

«Io..io...» iniziai a parlare cercando di formulare una frase di senso compiuto ma le parole mi morirono in gola quando incontrai lo sguardo di Peter.

«Credo che T/n sia incinta» Scott sganciò la 'bomba' facendo sbiancare tutti i presenti nella stanza «E credo che il battito che sentivamo fosse quello nella sua pancia»

«Quando ti è venuto il ciclo l'ultima volta?» Malia si inginocchiò davanti a me guardandomi negli occhi «E soprattutto, chi è il padre?» con la mano leggermente tremare indicai l'uomo che mi stava fissando a braccia incrociate.

«Sapevo che c'era qualcosa tra voi!» l'esclamazione di Stiles fece scuotere la testa a Lydia.

«Solo tu e Malia, a quanto pare, non lo avevate capito» rispose la ragazza dai capelli rossi con un tono saccente.

«Credo che dovremmo lasciargli qualche minuto» Scott con poco fece uscire tutti dalla porta del loft e i borbottii di Malia e Stiles riecheggiarono fin quando il tonfo della porta non mi fece quasi sobbalzare.

Restai seduta sul divano, immobile e paralizzata. Peter si avvicinò a me inginocchiandosi sotto il mio sguardo attento «Senti... so di essere uno stronzo egoista e soprattutto di esagerare a dirti certe cose quando litighiamo. Ma io ti amo, più di qualsiasi altra cosa anche se forse non te lo dico così spesso come meriteresti» accarezzò una delle mie mani stringendo le sue dita con le mie «Se tu lo vuoi, questo bambino, va bene, a me va bene. Troveremo un modo per farlo funzionare, per essere una famiglia»

«Non so se sono pronta a tutto questo» confessai mentre, facendosi spazio tra le mie gambe, arrivò con il viso all'altezza del mio.

«Lo capiremo, insieme ok?» Annuii, mi baciò in modo dolce lasciandomene poi un'altro sulla fronte.

«Senti il battito?» gli chiesi mentre appoggiò una mano sulla mia pancia. Si abbassò al livello dello stomaco concentrandosi e iniziai ad accarezzargli i capelli con leggerezza.

«Si, a tratti ma si, lo sento» mi sorrise «Io punto su maschio»

«Ma smettila, è ovvio che sarà una femmina» lo presi in giro.

«Bella come la mamma»

IMMAGINA || Chapter One [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora