Immagina Emmett Cullen💚

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"Can you hear me screaming <please don't leave me>?"

Su richiesta🤪

Immagina...

<<Qualcuno è nervosetto oggi>> la voce di Alice interrompe il flusso dei miei pensieri.

Come tutta la famiglia Cullen anche io sono un vampiro. Mi hanno offerto di vivere con loro quando ero poco più che una bambina insegnandomi come procurarmi del sangue senza uccidere gli umani. Mio padre e mia madre madre sono stati uccisi poco prima che Carlisle Cullen mi prendesse sotto la sua ala, era loro amico da molto tempo. Da mio padre ho ereditato il potere di controllare gli elementi mentre da mia madre quello di trovare una qualsiasi persona io stia cercando, il che ha ampliato i miei poteri permettendomi di fare cose come controllare il clima.

Appoggio la bottiglietta d'acqua sul tavolo della mensa scolastica che condivido con loro e uno sbuffo esce dalle mie labbra. Mi lascio cadere sulla sedia appoggiando il mio zaino per terra.

Alice accanto a me mi osserva con circospezione mentre noto Edward parlare con Bella in lontananza. Da quando si frequentano è tutto più luminoso per lui.

<<Il cielo è nuvoloso come il tuo umore>> il commento di Emmett mi permette di rifilargli un'occhiataccia. Sa perfettamente perché sono nervosa ma si ostina a non voler ammettere ciò che è successo tra di noi.

Un tuono fa sussultare quasi tutti nella sala <<T/n, cerca di controllarti>> intervene Jasper con il suo solito tono pacato quando sento come un peso alleviarsi dal mio petto. Anche lui sa cos'è successo.

<<Non usare i tuoi poteri con me>> lo rimprovero alzandomi <<Ci vediamo a casa>> saluto tutti limitandomi a fare un cenno del capo.

Esco dalla mensa dirigendomi verso il parcheggio della scuola sistemandomi lo zaino in spalla.

<<T/n!>> la voce di Jacob si diffonde nell'aria facendomi correre verso di lui. Lo abbraccio, felice di rivederlo dopo quasi una settimana.

Contro ogni previsione io e lui siamo molto amici e anche se a volte ci ritroviamo a discutere a causa della nostra natura opposta so che entrambi ci vogliamo bene.

<<Come stai? Il tempo è cupo oggi>> alzo gli occhi al cielo per la sua affermazione. Ormai tutti sanno quanto il mio umore influenzi il clima.

<<Potrebbe andare meglio>> sorrido leggermente per il suo interesse. È bello avere qualcuno come lui vicino.

<<C'è il tuo succhiassangue che ti cerca>> mi giro verso la direzione del suo sguardo vedendo Emmett guardarsi intorno. Riporto la mia attenzione a Jacob prima di attirare quella del moro lontano dietro di me.

<<Rapiscimi ti prego>> sbuffo appoggiando la fronte sulla sua spalla mentre mi stringe in un abbraccio consolatorio.

<<Oh allora è lui la causa di tutto questo>> mi accarezza la schiena ridacchiando.

<<Mi ha baciata, l'altro ieri pomeriggio e ora si comporta come se non fosse successo nulla>> ci sediamo sulla panchina mentre noto Emmett venire verso di noi.

<<L'ho detto da subito che era stupido>> sussurra al mio orecchio facendomi ridere.

<<T/n, cane>> saluta entrambi facendomi sbuffare per il nomignolo che ha appena dato a Jacob.

<<Emmett!>>> lo riprendo alzandomi di scatto.

<<Tranquilla T/n tanto stavo per andare>> mi lascia un bacio sulla testa prima di sparire nel bosco.

<<Non mi piace che quello ti ronzi introno>> riprendo lo zaino che avevo posato a terra incamminandomi verso casa.

Mi piace camminare e il tempo nuvoloso mi permette di farlo anche per le strade del paese <<Non decidi per me Emmett, lasciami in pace>

<<Puzzi di cane bagnato ora>> la sua mano afferra il mio polso che strattono con velocità. Mi giro di scatto arrivando ad un soffio da lui mentre sento la rabbia invadermi.

<<Smettila di chiamarlo cane>> sospiro chiudendo gli occhi e mi concentro per tenere il cielo solo nuvoloso senza far scoppiare una tempesta.

<<È questo che è>> incrocia le braccia al petto con sufficienza.

<<Non hai il diritto di fare così con me, né tantomeno di darmi ordini quindi torna a ignorarmi e basta>> mi dirigo verso l'entrata del bosco.

La mia voglia di fare una passeggiata è svanita nell'attimo in cui i miei occhi hanno incontrato quelli di Emmett facendomi desiderare di arrivare a casa il prima possibile.

Con la velocità dei vampiri infatti, nemmeno due minuti dopo sto posando lo zaino all'ingresso con Emmett alle calcagna.

<<Lasciami almeno parlare>> mi stringe con più decisione il polso non permettendomi così di avere una via d'uscita.

<<Hai avuto due giorni per farlo, potevi pensarci prima>> lo guardo male mentre lui alza gli occhi al cielo.

<<Avevo bisogno di riflettere, quando ti ho baciata l'altro giorno l'ho fatto e basta, senza pensare e dovevo capire cosa provo per te>> faccio per aprire bocca ma mi zittisce con lo sguardo.

Si avvicina a me fissandomi negli occhi mentre le sue mani si posano sui miei fianchi.

<<Ho capito che voglio poterti baciare ogni volta che voglio. Che non sopporterei l'idea di vederti con qualcuno che non sia io, come Jacob. Ho capito che ti voglio>> parla ad un soffio dalle mie labbra tenendo lo sguardo fisso nei miei occhi <<Avrei dovuto dirtelo prima lo so ma volevo essere sicuro di ciò che provo>> prima che possa dire qualcosa le sue labbra si appoggiano sulle mie.

Mi bacia con lentezza facendomi schiudere la bocca picchiettando la lingua sul mio labbro inferiore. Gli allaccio le braccia al collo accarezzandogli i capelli mentre un raggio di sole ci illumina facendoci sorridere nel bacio.

<<Cerca di essere più stabile con il tuo umore altrimenti penseranno a non so quale catastrofe>> gli ho uno schiaffo leggero sulla testa alla sua affermazione.

<<È colpa tua>> riesco a dire prima che le nostre labbra si uniscano di nuovo.

IMMAGINA || Chapter One [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora