« 𝐴𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑎 𝑝𝑖𝑢' 𝑏𝑢𝑖𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑛𝑜𝑡𝑡𝑖 𝑝𝑢𝑜' 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑖𝑙𝑙𝑢𝑚𝑖𝑛𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑎 𝑑𝑢𝑒 𝑎𝑛𝑖𝑚𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑖 𝑐𝑒𝑟𝑐𝑎𝑛𝑜 » ⭐️
Benvenuti nel primo libro di questa serie di immagina. Spero che apprezzerete la storia!🫶🏻
Mi s...
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"Only thing that's burning when the nights grow cold"
Theo Raeken - Teen Wolf
Su richiesta❄️
Ambientazione: non ci sono spoiler riguardanti la trama.
Immagina...
Era notte fonda. Le strade erano buie, spente e quella sera di fine estate era davvero fredda. C'era qualcosa nell'aria che mi metteva addosso una strana sensazione di ansia, quasi paura.
Mi strinsi nelle spalle ma mi fermai all'improvviso. Sentivo un battito vicino a me, un battito familiare e regolare. Iniziai a guardarmi intorno ma tutto ciò che notai fu un pick-up blu scruto. Inclinai la testa di lato iniziando ad avvicinarmi alla macchina. Mi affacciai al finestrino posteriore e quando riconobbi la figura addormentata e stesa sui sedili, appoggiai la fronte contro il finestrino freddo. Ero sorpresa e dentro di me c'erano due poli opposti che combattevano tra loro. Dopo qualche secondo iniziai a bussare al vetro e il ragazzo all'interno dell'auto sobbalzò scattando a sedere. In qualche attimo il finestrino si abbassò e lo sguardo sorpreso del mezzo lupo mi fece dondolare sui piedi in imbarazzo «Ciao»
«Cosa ci fai qui T/n?» appoggiai le meni sullo sportello della macchina sporgendomi leggermente verso di lui.
«Stavo tornando a casa, ho riconosciuto il tuo odore e il tuo battito» feci una pausa «Perché stavi dormendo in auto?»
«Perché è molto più comoda di un bel letto caldo tu che dici? Non ho un posto dove stare» ringhiò il ragazzo, sembrava stanco, frustrato ed estremamente irascibile.
«Chiavi» porsi la mano verso di lui muovendo le dita «Le chiavi dell'auto, dammele» le notai sul grembo e mi sporsi leggermente dentro il veicolo per prenderle. Probabilmente da fuori chiunque l'avrebbe trovata una scena alquanto ambigua.
Quando le presi aprii con noncuranza lo sportello della macchina mettendomi al posto del guidatore. Misi in moto e imboccai la strada a tutta velocità. Non era mai stato il mio forte guidare ma la patente ce l'avevo quindi nessuno poteva dirmi niente «Dove diavolo stai andando?»
«A casa mia ovviamente» girai a destra e con qualche difficoltà il ragazzo si alzò posizionandosi dal lato del passeggere.
«Se volevi un passaggio bastava chiederlo, non serviva che mi rubassi anche l'auto» Theo si infilò una felpa bordeaux sbuffando.
«Non mi serviva un passaggio» imboccai il vialetto di casa e parcheggiai nel posto riservato al mio appartamento. Non avevo un'auto quindi non l'avevo mai usato «Ho un divano libero» scesi e sbattei lo sportello «Prendi la tua roba» strinsi una mano lungo il fianco. C'era la luna piena e facevo ancora fatica a controllarmi, gli artigli mi bucarono la pelle e delle goccioline di sangue iniziarono a cadere sul suolo.
Notai la coda dell'occhio di Theo scattare verso di me e un sorrisetto gli si formò sul viso. Probabilmente aveva capito quello che mi stava succedendo. Tirai fuori le chiavi del portone dalla mia tasca, lo aprii e feci lo stesso con la porta del mio appartamento «Vivi da sola?» mi chiese una volta che si fu richiuso la porta alle spalle.
«Si» posai la borsa e le chiavi sul tavolo, mi diressi in camera mia prendendo delle coperte e uno dei miei cuscini «Te ne ho prese due se hai freddo» mi abbassai e tirando un piccolo pezzo di stoffa il divano si trasformò in un letto. Stesi le coperte su di esso e buttai il cuscino al suo centro «Non sembra ma è abbastanza comodo, beh sicuramente più della tua auto»
Quando mi rimisi con la schiena dritta mi scontrai contro un petto muscoloso «Grazie» sussurrò Theo alle mie spalle dopo aver iniziato ad accarezzare il mio braccio con lentezza. Mi girò di scatto verso di sé stringendo le mani sui miei fianchi mentre le mie finirono sul suo petto «I tuoi occhi.. com'è possibile?»
«Sono rossi lo so» sospirai «È una lunga storia»
«Per questo fai fatica a restare umana adesso. Non ti ho mai vista perdere il controllo prima» la mano di Theo si posò sulla mia guancia.
«Io ho perfettamente il controllo di me stessa» ringhiai in risposta. Il sorriso beffardo del ragazzo scomparve dalla mia visuale nel momento in cui le sue labbra si appoggiarono sulle mie.
Inizialmente non ricambiai il bacio ma quando una delle sue mani finì tra i miei capelli stringendoli e l'altra scese sul mio sedere, non potei fare a meno di abbandonarmi a lui. Proprio nel momento in cui avevo iniziato a desiderare di più il ragazzo si staccò da me «I tuoi canini mi hanno graffiato la lingua» ridacchiò facendomi staccare immediatamente da lui imbarazzata ed arrabbiata «Però lo ammetto, il rosso su di te, è davvero sexy»