Serie🧡 - Devil's Love

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Capitolo Due - La trasformazione

Bollino: 💚

Immagina...

Pov's T/n

Me ne stavo distesa sul grande letto a baldacchino della mia stanza altrettanto spaziosa. Le mie ali argentee erano distese sul materasso e la mia mente vagava tra tutti i millenni di episodi e scene di ricordi che erano accaduti nella mia vita.

Ero letteralmente la Principessa dell'inferno. Nominata da Lucifero stesso ero un angelo caduto solo da pochi anni. Stare in Paradiso mi gratificava, mi faceva sentire bene da un certo punto di vista. Ma stare all'Inferno mi faceva sentire viva come non era mai successo. Sentivo di aver trovato finalmente il mio posto nonostante la mia mente tornasse spesso lassù, tra i cieli azzurri. A quegli stessi occhi azzurri che mi avevano fatta cadere.

Poi spostai i miei pensieri al Diavolo. Lucifero era la seduzione fatta persona. Bello come un Angelo e tentatore come un demone. I suoi capelli neri come la pece si accoppiavano perfettamente con i suoi occhi, profondi come abissi e del medesimo colore. Aveva muscoli scolpiti e uno sguardo sempre severo e truce stampato sul volto. La sua forma demoniaca era ancora più attraente mentre io non avevo ancora avuto modo di sviluppare la mia. Si dice che la propria vera forma si rilevi solo quando proviamo emozioni molto forti e negative come rabbia, rancore, tristezza.

La mia mente tornò alla realtà quando qualcuno bussò alla porta della mia stanza. Tirai su il busto lisciando leggermente il vestito di raso bordeaux che indossavo <<Avanti>> dissi.

<<Mi scusi per il disturbo Principessa ma il Sire la attende nella sala del trono ed è alquanto incazzato>> congedai il servo con un gesto veloce della mano prima di infilarmi i tacchi e avviarmi dall'infuriato in questione. Nascosi di nuovo le mie ali cercando di calmare anche i miei bollenti spiriti. Quell'uomo desiderava solo che mi piegassi a lui e alla sua volontà ma non aveva ancora capito che questo non sarebbe mai accaduto. Non mi sarei comportata come qualsiasi altro demone che si sottomette a lui, io non ero così.

Spalancai le porte della sala del trono camminando a passo svelto fino al cospetto di Lucifero <<Finalmente Donna, quanto ci hai messo?>> l'odore del suo sangue mi investì in un secondo. Il sangue di Lucifero aveva qualcosa che aumentava il desiderio in modo esponenziale, soprattutto quello che io avevo di lui. Desideravo morderlo mentre guardavo con lussuria il suo corpo, i suoi movimenti.

Mi riscossi e alzai gli occhi al cielo <<Cosa c'è?>> chiesi schietta. Mi squadrò per qualche secondo lanciandomi un'occhiataccia, sicuramente per il tono che avevo usato.

<<Quel pennuto di mio fratello ti cerca>> dopo aver congedato uno dei suoi fidi consiglieri riportò la sua attenzione su di me. Ricordo come avesse posta sul capo la sua corona e come sedeva fiero, a gambe aperte, sul suo trono di oro massiccio, in una posizione di comando <<Stiamo andando ad incontrarlo>> si alzò iniziando a camminare verso le porte dell'Inferno.

<<Ma perché devi venire anche tu?! Sarò in grado di parlare con un Angelo da sola Santo Cielo>> incrociai le braccia al petto spazientita.

<<Donna seguimi, stai zitta e non bestemmiare in mia presenza>> Sbuffai un'altra volta seguendolo fin quando non arrivammo nella radura dove cadono gli Angeli, subito fuori le porte dell'Inferno.

Dopo pochi istanti un battito di ali iniziò ad udirsi in lontananza e altrettanto in fretta Michael atterrò davanti a me. Aprì le braccia per accogliermi in esse e lo abbracciai stretto mentre mi circondava con le ali <<T/n! Quanto mi manchi lassù!>>

<<Pennuto perché non ti stacchi? Non vorrei che la tua puzza di purezza contamini lei e i miei corridoi!>> la voce scocciata del Re degli Inferi fece alzare gli occhi al cielo sia a me che al Serafino che stavo abbracciando. Mi sciolse dalla sua stretta regalandomi un sorriso timido.

<<Per quale motivo hai deciso vedermi dopo tutti questi anni dalla mia caduta?>> gli chiesi. Liberai le ali sedendomi sull'erba e lasciando che queste mi avvolgessero. Mi davano uno strano senso di conforto.

<<T/n.. ci ho pensato molto e credo di essere arrivato ad una conclusione molto importante. Una conclusione che credo possa essere la scelta migliore per te>> iniziò a parlare e io inarcai un sopracciglio incuriosita.

<<Cosa stai cercando di dirmi Michael?>> incrociai le braccia al petto. Non avevo mai amato molto i giri di parole.

<<Non è ovvio Donna? Vuole che chiedi il perdono>> vidi Lucifero a pochi passi da me ghignare mentre guardava suo fratello con puro odio negli occhi. Michael non era mai riuscito a guardare così la Stella del Mattino. C'era sempre affetto e persino ammirazione nei suoi occhi quando guardava il fratello maggiore.

<<È così?>> guardai il Serafino assottigliando il mio sguardo. Solo al pensiero che proprio lui era venuto a dirmi una simile cosa mi faceva ribollire il sangue dalla rabbia!

<<So che è la scelta migliore per te>> storsi leggermente le labbra alla sua affermazione. A lui avevo sempre raccontato tutto: dubbi, insicurezze, paure e ora veniva a dirmi una cosa simile!

<<Il Paradiso non era il mio posto Michael! E tu lo dovresti sapere meglio di chiunque altro>> esclamai alzandomi in piedi. Aprii le ali come in un riflesso lasciando che anch'esse esprimessero la mia frustrazione.

<<Neanche questo è il tuo posto T/n! Sono passati ventitré anni da quando te ne sei andata. Millenni da quando sei arrivata in Paradiso. Secoli da quando sono innamorato di te>> sbottò l'Angelo facendomi scuotere la testa <<E io non ce la faccio più!>>

<<È vero, non è il mio posto questo, ma qui posso essere ciò che sono senza essere rifiutata o rinnegata! Non chiederò mai il perdono Michel>> sentii il mio cuore iniziare a galoppare mentre gli artigli da demone mi spuntavano al posto delle unghie <<È ora non puoi pretendere questo perché sei innamorato di me! Io lo ero. Per il Diavolo se lo ero. Ti guardavo e desideravo averti per me. Un pensiero troppo egoista per un vero Angelo, per un vero Serafino. E l'amore che provavo per te è stato uno dei motivi che mi ha spinta a cadere!>> sentii il mio labbro inferiore pizzicare e mi accorsi degli appuntiti canini che mi erano spuntanti <<Io non sarò mai l'Angelo che credi possa diventare e soprattutto non accetto che qualcuno decida al posto mio! Soprattutto tu>> la mia prospettiva di vista cambiò. I colori chiari si scurirono e quelli scuri si intensificarono. La terra tremò per qualche istante e un dolore alla testa iniziò a pungermi. Mi portai le mani ad essa sentendo proprio in quel momento delle corna iniziare a spuntarmi.

Capii di aver appena raggiunto la mia forma completa da demone. Mi sentivo così tradita. Riuscii a notare che sulle mie ali il nero aveva quasi completamente preso il sopravvento. Erano diventante più spigolose e grosse, con lineamenti meno aggraziati. Un'altra scossa colpì quel luogo e all'improvviso mi accasciai al suolo in preda al dolore.

<<Pennuto vattene!>> sentii Lucifero ringhiare verso Michael che dopo qualche protesta spiccò il volo lasciandomi sola con il Re degli Inferi.

Sentivo bruciore ovunque, come se mi stessero dando fuoco e il dolore non faceva altro che aumentare. Urlai e urlai ancora, fin quando non mi sentii sollevare e in un attimo il buio degli Inferi mi avvolse.

IMMAGINA || Chapter One [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora