"Teresa aspetta!" Corsi fuori dalla porta mentre la ragazza non mi degnò nemmeno di uno sguardo. "Non è come sembra" Teresa si girò, mostrandomi i suoi luminosi occhi blu, gonfi e lucidi.
"E allora com'è? dimmi, sono curiosa"
Non riuscii a trovare una risposta sensata che potesse scagionarmi. Non avevo scuse, io non stavo per respingere Thomas. Io non lo avrei respinto, e non ne sapevo nemmeno il motivo."Mi dispiace,va bene? So che non stai passando dei bei momenti qui dentro, ma non hai motivo di arrabbiarti con me!" Urlai puntandole il dito contro.
"Giusto, non ne hai motivo. Tanto noi non siamo amiche no? Non lo siamo mai state!" Rispose a tono, mentre le lacrime scendevano copiose sul suo viso."Anche tu stai ricordando qualcosa vero?" Le chiesi cercando di stare calma.
"Si, va bene? Mi ricordo di noi. Ricordo quello che eravamo prima di tutta questa merda! Tu sei la mia migliore amica Cleo, ma questo vale solo per me giusto? Tu non sai niente di me, eppure io so tutto di te!" Quelle parole mi lasciarono spiazzata. A quel punto non seppi più che cosa fare, ero paralizzata."Io non sono arrabbiata perchè qualcuno ha baciato il ragazzo che mi piace, io sono arrabbiata perchè a farlo è stata la mia migliore amica. Ma tu non puoi vedere le cose come le vedo io, Cleo. Per te io non sono niente, mentre per me sei tutto quello che rimane. Tu stai ricordando Thomas, Thomas Sta ricordando te. Ed Io? Chi è che si sta ricordando di me? Ah aspetta, Nessuno!"
Aprii la bocca più volte ma da essa non uscì nessun suono, non sapevo più cosa dire. "Non serve che tu dica nulla" mi precedette lei, "ora dobbiamo andare da Alby". Senza aggiungere altro, si incamminò verso il casolare esattamente nello stesso momento in cui Thomas, finalmente vestito, uscì dalle docce.
"Che è successo? Ho sentito delle urla"
Feci un respiro profondo per trattenere al meglio le lacrime che minacciavano di uscire. Non volevo piangere, non dovevo, io non sono una debole.
Thomas mi toccò una spalla cogliendomi di sorpresa."Cleo, tutto bene?" No, non va per niente bene. "Sì, stavo solo pensando"
Mi girai verso di lui incrociando i suoi occhi ambrati. "Stiamo facendo esattamente quello che vogliono loro. Teresa si sta ricordando delle cose, noi altre. Ci stanno ridando solo i nostri ricordi perchè vada tutto secondo i loro piani. Noi siamo solo delle marionette non capisci? Facciamo quello che ci dicono di fare loro, e se c'è una cosa che so è che questo è solo un modo per assecondarli."
"Dove vuoi arrivare?" Chiese lui con voce tremante prendendomi la mano.
"I-io, non posso farlo Tom" sciolsi la presa che ci univa con un movimento brusco che lo fece irrigidire.
Gli diedi le spalle cominciando ad allontanarmi, finchè non sentii la sua mano stringermi il polso. "Non ti lascio andare così facilmente"
Qualcosa di liquido scese sulla mia guancia e strinsi i denti. Scossi la testa, mi liberai dalla sua presa e massaggiandomi il polso mi incamminai in direzione del casolare senza mai guardarmi indietro. Mi strinsi nelle braccia, come se senza di lui sentissi freddo, come se avessi un bisogno immediato di un suo abbraccio.
Non era il momento giusto per farsi sopraffare dalle emozioni, non era quello il luogo. Noi non siamo dei ragazzi normali, i drammi adolescenziali sono il nostro ultimo problema, il nostro unico obbiettivo è sopravvivere.
Vivere veramente non ha la precendeza, per vivere dobbiamo semplicemente uscire da questo posto.
Non siamo a casa, o nei corridoi della nostra scuola, non abbiamo una famiglia. Queste sono le prime cose a cui dobbiamo pensare, non c'è spazio per triangoli amorosi, non c'è tempo per amare.Dobbiamo soltanto sopravvivere.
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Entrai nella stanza dove venivano legati i ragazzi che venivano punti. Al suo interno erano già presenti Minho, Newt e Teresa. Quest'ultima era seduta su una branda vicino al biondo, mentre molleggiava il ginocchio in modo nervoso. Feci di tutto per non guardarla negli occhi e mi avviai subito di fianco a Minho che cominciò a guardarmi in modo curioso.
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𝓣𝓱𝓮 𝓜𝓪𝔃𝓮 𝓡𝓾𝓷𝓷𝓮𝓻//𝓗𝓸𝓹𝓮
Fanfiction[Thomas] Non serve a nulla piangere. Sembri solo una bambina indifesa e tu non lo sei, giusto?