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Aprii gli occhi con la consapevolezza di essere riuscita a capovolgere la situazione. Sapevo il codice per l'uscita e questo mi bastava, ma soprattutto sarebbe bastato ai radurai che non vedevano l'ora di uscire da quel posto infernale una volta per tutte . Eppure, quello che avevo scoperto nella stanza bianca non smetteva di tormentarmi. Ero sicura di centrare qualcosa con quello che ci stava succedendo, ma non poteva minimamente immaginare che quella fosse stata tutta una mia idea. Quella ragazza... Brenda aveva cercato di fermarmi e non l'ho ascoltata.

"Ah bene, Giulietta si è svegliata proprio nel momento in cui si è addormentato Romeo" la voce di Minho rimbombo nella mia testa facendomi pulsare le tempie. Strinsi i denti dal dolore e mi girai sul fianco con la gamba che mi faceva ancora male. 

Mi aspettavo veramente di vedere la luce del sole dopo non so quanto tempo immersa completamente nei miei ricordi strazianti, invece sembrava esserci ancora più buio con gli occhi aperti che con gli occhi chiusi. "Dove siamo?" Chiesi con la gola secca e la voce rauca.

"Siamo morti, siamo all'inferno" mi riferì la voce di Newt, che però ovviamente non potevo vedere, visto che non riuscivo nemmeno ad allacciarmi le scarpe da quanto era buio. "Pensavo di essere già all'inferno" risposi mettendomi a sedere urtando qualcosa con il piede.
"Ahia!"
Una voce acuta mi fece saltare all'indietro. "Chuck, anche tu qui?"

"In realtà ci siamo anche io, Teresa e Winston" mi informò la voce di Frypan. "Ma non abbiamo notizie di Thomas e Teresa da almeno mezzora quindi le opzioni sono tre: dormono, sono morti di fame oppure si stanno limonando a tua insaputa nell'angolo infondo" rispose Winston scocciato.

"Mh nah, Thomas si è addormentato addosso a me. Non mi sento il braccio" precisò Newt. "Ehi volete stare zitti?! Sto cercando di riposare" la voce di Teresa fece sbuffare quasi tutti presenti. "Allora è viva" mormorò Minho. Sentii subito dopo il rumore di uno schiaffo e un ulro di dolore contrariato.

"Mi volete dire che Thomas non si è svegliato nemmeno dopo tutto questo casino?" Chiese Newt che probabilmente continuava a muoversi cercando di liberarsi dalla presa del moro. "Ah oddio! Ragazzi chi è che mi ha toccato là in mezzo?" Urlò il biondo lanciando dei piccoli urletti da ragazzina spaventata.
"Su Newt non fare finta che non ti faccia piacere" commentai alzando le sopracciglia pur sapendo che nessuno poteva vedermi.

"Scusa non l'ho fatto apposta" rispose la voce assonnata di Thomas. "Leva la mano da li!" Gli ordinai lasciandomi all'attacco di qualsiasi persona ci fosse di fianco a me. "Ehi sono io!" La mano di Minho mi tocco la faccia cercando di capire dove mi trovassi. "Ah ciao Cleo"

"Tranquillo sono etero"

"Ne sei sicuro?"

"Chiedilo a Cleo"

La porta della gattabuia si aprì velocemente e la luce del sole ci investì in pieno senza lasciare un po' di pietà ai nostri occhi abituati ormai al buio. Diciamo che quando mi accorsi di essere appoggiata con la testa alla spalla di Frypan, mi alzai in piedi di scatto aiutando Minho al mio fianco che era caduto rotolandosi con la schiena per terra.

"Uscite"
Gally prese Thomas per un braccio e con l'altra mano strattonò Newt per la maglietta. "Ehi, ehi calmiamoci" gli dissi facendomi gesto con le mani di respirare profondamente. "Vedo che ti sei svegliata, speravo non sarebbe successo" Thomas si agitò sotto la sua presa e cercò di liberarsi senza successo. "Prova a ripeterlo" Minho si posizionò davanti a me e lo guardò con sfida.

Il resto dei radurai era seduto di fianco al, ormai non più, casolare. Sembravano tristi e io ancora non capivo un bel niente di quello che stava succedendo. Raggiungemmo gli altri e ci sedemmo insieme a loro, poco prima di vedere Gally salire su un cumulo di legna.

𝓣𝓱𝓮 𝓜𝓪𝔃𝓮 𝓡𝓾𝓷𝓷𝓮𝓻//𝓗𝓸𝓹𝓮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora