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Newt sembrava stranamente calmo mentre gli confessavo di aver origliato la conversazione tra lui e Thomas, in cui parlavano dell'eruzione contratta dal biondo. "Abbiamo scoperto una cosa, mentre attraversavamo la prima città."
Tirai fuori dalla tasca la provetta che conteneva quell'insolito liquido blu.

"Il sangue dei muni può curare momentaneamente il virus." Continuò Thomas guardando fisso negli occhi il suo migliore amico. Calò il silenzio in quel piccolo angolo verde, dove Newt non ebbe nessun tipo di reazione. Non sembrava triste, nè arrabbiato o felice. Tanto che io e Thomas andammo leggermente in crisi, cominciando a lanciarci occhiate sfuggenti.

"Come dovrei fare? Berlo o?" Chiese Newt, dopo quella che sembrava un'eternità. Sorrisi capendo che era disposto a prendere il siero e scossi la testa. "Ho delle siringhe nello zaino, dovremmo procurarcene altre più avanti." Aprii la zip e tirai fuori le siringhe, gli aghi e i lacci emostatici. Newt, però prese il tutto e lo rimise all'interno della borsa. Per un secondo ebbi paura che avesse cambiato idea, quando in realtà si stava accertando che nessuno guardasse.

"Non è il posto giusto per bucare il braccio ad una persona." Constatò Tom. "È sicuramente meglio di un posto sporco e pieno di sabbia." Cercai di convincerlo. Non sapevo quando il bosco sarebbe terminato e non volevo esser costretta ad aspettare, per poi iniettare in siero nel bel mezzo di una tempesta di sabbia. "Meglio sfruttare tutto questo." Dissi indicando la natura circostante.

"Va bene, ma allontaniamoci con una scusa." Borbottò Newt osservando il resto del gruppo che si divertiva e scherzava.

Alla fine ci allontanammo portando gli zaini e le armi necessarie, anche se dubitavo che avremmo incontrato qualche spaccato a quell'ora del giorno. Avevamo annunciato banalmente che saremmo andati ad esplorare alla ricerca di qualche forma di cibo, come bacche o frutti.

"Bene, fammi da assistente." Thomas annuì e aprì lo zaino tirando fuori l'occorrente. Ci sedemmo sull'erba e feci un respiro profondo per prepararmi. Se avessi sbagliato avrei potuto fargli molto male, magari non avrei trovato la vena sprecando un'intera fiala di siero.

Non avevo a disposizione del disinfettante, così cercai di pulire il più possibile la pelle di Newt con l'acqua della mia borraccia. Thomas mi passò il laccio emostatico e da lì cercai di fare di tutto per non far tremare le mani mentre affondavo l'ago nella fiala, accumulando il la sostanza dentro la siringa.

Dopo che avevo iniziato a prendere le pastiglie il braccio stava piano piano guarendo. Riuscivo a tenerlo lungo il fianco e a compiere piccoli movimenti, ma sforzarlo troppo mi avrebbe riportata a punto da capo.

"Tranquilla Cleo, dubito che sarebbe così terribile se mi ammazzassi." Quegli stupidi commenti di Newt iniziavano a darmi sui nervi e speravo solo che fossero dovuti all'eruzione. "Stai zitto." Ribattei infilando l'ago decisa. Irrigidì il braccio per la sorpresa e strinse i denti. Iniettai il siero nelle vene del biondo, mentre Thomas si girava dalla parte opposta per non vomitare.

"Avanti Tommy, guarda il lato positivo, se questa cosa non funziona, mi ammazza e finisce tutto qui." Sfilai velocemente l'ago e la mia mano partì da sola. Non mi resi conto di aver mollato un pugno in faccia a Newt, finché non vidi il sangue scendergli dal naso e le nocche della mano sinistra pulsare per il dolore. Quello non era il Newt che ci incoraggiava sempre, che mi dava consigli, che diceva grazie. Stava cambiando e pensare di aver praticamente dato la mia vita per salvare qualcuno di ormai spacciato mi spezzava il cuore. Non mi importava se quel Newt non voleva vivere o guarire, io avrei dato il mio sangue per lui sempre e comunque.

Il biondo mi guardò a bocca aperta e qualcosa nei suoi occhi si spense. Prima irradiavano fuoco e minacce che se stavano trasformando nella sua solita dolcezza, e non era più arrabbiato, ma spaventato. Non sapevo se stesse delirando, se il siero stesse già facendo effetto o se era bastato un pugno in faccia per svegliarlo dalla sua stupida mania.

𝓣𝓱𝓮 𝓜𝓪𝔃𝓮 𝓡𝓾𝓷𝓷𝓮𝓻//𝓗𝓸𝓹𝓮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora