33. Controllo

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Andiamo tutti alla clinica, tranne Peter, lui non vuole venire sulla navicella, mentre Liam, Theo, Malia e Mason si aggiungeranno. Tanto c'è posto in abbondanza sulla nave, noi tutti non arriviamo neanche ad occupare un decimo della nave penso.
Entriamo nella clinica, non c'è nessuno, Scott si ferma davanti ad un bancone chiuso, mi sento un po' stanca adesso, non so perché.
-Deaton- chiama Scott
-Scott, finalmente, volevo parlarti di alcune cose- dice una voce, poco dopo appare un uomo sulla quarantina di colore, pelato e con un camice bianco.
Apre il varco e adesso sto meglio
-Cos'era?- chiedo in un sussurro a Stiles che è vicino a me
-Frassino, è una barriera per gli esseri sovrannaturali- mi risponde lui e poi Scott segue Deaton in una stanza sul retro dove ci sono varie lastre appese, c'è un tavolo di metallo al centro della stanza.
-Deaton dobbiamo parlare- dice Scott e Deaton punta gli occhi su di me, prima mi ha notato ma non si è fatto problemi, adesso sembra capire che io sono quella di cui si deve parlare. Scott racconta tutto
-Come Peter, anch'io ho sentito delle leggende, più che altro voci- dice guardandomi
-Ci potrebbe servire un medico da campo- dico io guardando il dottore, lui annuisce.
Non ci siamo neanche accorti che si è fatta già sera, la luce sta avanzando per lasciare il posto al buio.
-Dobbiamo andare- dico lanciando occhiate nervose a Scott
-Bene, quando radunerai il tuo esercito io ci sarò- dice Deaton guardandomi e io annuisco e poi usciamo dalla stanza, ma mi viene in mente una cosa, forse un piano
-Deaton- dico girandomi quando siamo quasi alla porta e lui ci ha seguiti
-Si?- chiede lui
-Il frassino potrebbe servire, dopotutto noi tutti siamo creature sovrannaturali, forse potremmo elaborare un piano- dico
-Buona idea- esclama Stiles e Deaton annuisce e lo salutiamo.
Andiamo verso la scuola, ormai è chiusa, ma riusciamo ad entrare e andare nel bagno tutti.
-Dovete pensare alla nave ok?- chiedo a quelli che ci sono già stati
-Mentre voi non preoccupatevi, tenete il capello e chiudete gli occhi- dico io mettendo in mezzo la Passaporta.
Inizia lo spostamento di aria e spazio e arriva la famigliare stretta allo stomaco, mentre penso alla Sala Grande.
Apro gli occhi e ci ritroviamo tutti nella Sala Grande, fortunatamente non nella fontana.
-Finalmente- esclama Percy, arrivando nella Sala Grande con Annabeth e Grover.
-Ce l'abbiamo fatta- dice Stiles
-E abbiamo visite- dice Grover e Liam, Malia, Mason e Theo si presentano, poi andiamo in mensa dove ci sono anche gli altri e i nuovi fanno amicizia.
-Hey- dico mettendo le braccia intorno al collo di Stefan.
-Sei tornata- dice Stefan e mi bacia la mano e gli do un bacio sulla guancia
-Tutta intera questa volta- ridacchia Damon e Elena gli da una gomitata
-Non fa niente, l'altra volta siamo stati presi in un'imboscata- dico
-Questa volta è andata meglio, Deaton, un veterinario che sa del soprannaturale ci aiuterà in guerra, sarà il medico- dico e Bonnie mi guarda un po' interrogativa
-È difficile da spiegare- dico e poi mi siedo
-Fra quanto saremo nel vostro mondo?- chiedo io dopo un po'.
-Tra circa un mese e mezzo- dice Annabeth che è seduta vicino a me.
-Bene, avrò tempo per allenarmi- dico.

Il giorno dopo dormo un po' per riposarmi, ma non sono stanca, così mi alleno un po' con Percy e con Jace.
-Sei più forte- dice Jace parando un mio affondo
-Molto più forte- dice lui schivando per un soffio la spada
-Stai perdendo colpi Jonathan?- chiedo alzando un sopracciglio
-Mai- dice ma io con un movimento veloce gli blocco la spada e metto la mia vicino alla sua gola
-Mi sa di sì invece- dico ridacchiando e togliendo la spada e poi gli tendo una mano, visto che era a terra.
Mi giro per andarmene, ma sento un odore strano
-Sei ferito- dico subito
-No- dice lui
-Non era una domanda- dico io girandomi e vedendo che sul braccio ha un taglio poco profondo
-Non è niente- dice lui, ma quel odore mi attira troppo e ho una fame assurda, o meglio una sete assurda.
Mi sto per buttare su di lui, quando qualcuno mi placca e mi ritrovo a terra
-Cassi!- esclama Bonnie dall'altra parte della palestra, è stata lei che con un incantesimo mi ha messa a tappeto
-Lasciami stare- ringhio e spezzo l'incantesimo con un gesto e Bonnie mi fronteggia.
Lo sguardo mi cade sul suo collo e mi torna la sete.
Con uno scatto sono davanti a lei, un secondo dopo però sono a terra, con qualcuno sopra
-Cassi?- domanda Stefan tenendomi ferma, lo ribalto e lo graffio con gli artigli che mi sono spuntati per poi sbatterlo contro il muro, ho una voglia pazza di uccidere, l'adrenalina mi scorre nelle vene e ho molta sete
Damon arriva veloce davanti a me
-Damon spostati- dico, avendo obbiettivo Bonnie, che è vicino a Jace
-No, tesoro, hai problemi di rabbia e di sete- dice lui con un ghigno e gli salto addosso, rompendogli un braccio.
Poi arriva Elijah e mi sbatte contro al muro, è forte, mi tiene ferma contro il muro
-Cassiopea calmati- dice lui tranquillo
-Lasciami andare- dico arrabbiata, con una voce che quasi non è la mia, sento i canini allungarsi e gli ringhio contro. Per poco non mi libero, però arriva Klaus che mi tiene insieme al fratello al muro, poi si avvicina Elena e poco dopo sento un ago nel collo e più niente.

Mi sveglio di soprassalto in quella che mi ricordo essere l'infermeria.
Mi ricordo tutto, alzo lo sguardo e vedo che ci sono Stefan con la maglietta quasi del tutto rotta e tutti gli altri che mi guardano
-Cosa...- inizio in un sussurro
-Ho...- ricomincio ma non mi vengono le parole, respiro
-Ho fatto del male a qualcuno?- chiedo con voce tremante guardando Stefan
-Non permanentemente- dice Damon
-La tua parte da vampiro è uscita- dice Bonnie e io abbasso lo sguardo, stavo per ucciderla, stavo per uccidere anche gli altri.
-Mi dispiace- dico per poi guardare Jace, che mi fa un sorriso, sta bene per fortuna
-Non fa niente Cassi, abbiamo capito che devi allenarti sul controllo- dice Stefan
-Molto- dice Damon e gli arriva una gomitata stavolta da parte di Bonnie
-Ti aiuterò- continua Stefan ignorando il commento di suo fratello
-Oh, Stefan lo squartatore che insegna il controllo, carino. Mi domando quale sarà la preda, visto che non ci sono scoiattoli in giro- dice Damon e io faccio un sorriso, come alcuni altri, mentre Stefan alza gli occhi al cielo
-Va bene- dico a Damon -Ma devo anche controllare di più la parte di lupo mannaro- dico guardando Scott e lui annuisce
-E anche a non perdere il controllo, rischiando di ammazzare qualcuno, con la magia o il resto- dico guardando Bonnie
-Inizieremo domani- dice Bonnie e io annuisco, Klaus ghigna, ma cosa ha quello sempre da ridere?

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Spazio autrice

Hey come va?
Vi piace il capitolo?

*Damon's humor è entrato nella storia*

P.s. la parte degli scoiattoli era obbligatoria, non è Damon senza gli insulti a Stefan sugli scoiattoli e i conigli😂🐿🐿🐿🐇🐇🐇

Alla prossima

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