40. Schierarsi

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Damon prende le manette antimagia e va nei sotterranei, io lo seguo per precauzione.
Infatti quando arrivo lo vedo a terra, la porta è aperta e Kai sta per uscire.
-Oh, non ci provare- dico spezzandogli ancora il collo con un gesto della mano.
Gli inietto un'altra siringa di verbena, gli metto le manette e chiudo la cella.
-Tutto bene?- chiedo scrollando Damon
-Si, era già svegliato, adesso dov'è?- chiede lui allarmato
-Non ti preoccupare sta dormendo come un fiorellino- dico indicando la cella, gli do una mano e si alza e poi ritorniamo su.
-Tutto bene?- chiede Elena venendo verso di noi, si è cambiata e adesso indossa una maglietta e dei jeans. -Si, grazie a Cassi, Kai stava per uscire, ma lei l'ha fermato- dice Damon
-Vado a cambiarmi, poi decidiamo cosa fare, ok?- chiedo e loro annuiscono e io salgo e mi cambio, mi piaceva questo vestito. Molto.
Scendo e ci sono tutti, le ragazze si sono cambiate, come tutti, a parte Elijah che ha sempre lo smoking.
-Cosa si fa adesso?- chiede Caroline, Damon si avvicina ai liquori e si versa del Barbon, per poi porgerlo a Stefan e ad Elena, mi fa un cenno, ma io scuoto la testa, non ho voglia di bere, l'ultima volta è andata parecchio male.
-Andiamo a New Orleans, e porteremo Kai con noi, non possiamo lasciarlo qui- dice Elena
-Ci siamo noi, potremmo sorvegliarlo fintanto che andate a New Orleans- propone Jeremy
-Pessima idea, il fratellino, l'ibrido, l'umano e Ric, che gruppo pessimo, si libererebbe nel giro di cinque minuti- dice Damon
-Non ha tutti i torti- dice Bonnie e io sorrido
-Allora lo dobbiamo portare- sbuffa Klaus
-Partiremo domani mattina all'alba- ordina Klaus, quanto gli piace comandare, tutti annuiscono, alla fine ci sono tante camere in Casa Salvatore e gli Originali hanno una casa qui vicino, quindi non dovrebbe essere un problema.
-Bene, inizio io il primo turno di guardia- dico e senza aspettare risposta da nessuno vado nei sotterranei.
Mi appoggio al muro davanti alla cella e guardo la porta.
Passano un paio di ore e poi sento che Kai si sveglia
-Sai, inizi a non starmi simpatica- dice lui alzandosi a sedere e massaggiandosi il collo
-So chi sei Kai e certo non sono una che sta lì impalata impaurita- dico
-Come fai a conoscermi? Ci siamo già incontrati?- chiede lui mettendosi in piedi e avvicinandosi, facendo tintinnare le manette anti-magia.
-No, ma ti conosco e di certo non voglio raccontarti la mia storia, ma visto che dovrò fare la guardia ancora per un po', ti racconto- dico e lui sorride compiaciuto e quando ho finito di raccontare la storia rimane zitto
-Wow, sono riuscita a zittire Kai Parker, mi sembra impossibile- dico
-Ne avevo sentito parlare, i miei genitori mi raccontavano delle storie da bambino. Sapevano che stava arrivando una guerra, ma non sapevano quando- dice lui osservandomi
-Quindi sai anche che dovrai scegliere- dico e lo guardo negli occhi
-Scegliere tra quelli che appena mi hanno visto mi hanno intrappolato o quelli, che forse vinceranno, mi sembra una bella scelta- dice sfidandomi
-Si tratta tra scegliere se vuoi un mondo che sopravviverà, oppure un universo in cui tutto sarà dominato dal male e dal caos- dico avvicinandomi, staccandomi dal muro
-Allettante questa visione, ma devo ancora decidere, sai vi potrebbe servire uno stregone che non può morire. E vi sarebbe anche d'intralcio al contrario se fosse vostro nemico- dice lui
-Stai seriamente cercando di contrattare con me?- chiedo alzando un sopracciglio
-Perché no? quando potresti essermi d'aiuto- chiede lui
-Io potrei essere d'aiuto a te?- chiedo ridendo
-Vuoi unirti o no a noi?- chiedo
-Non saprei, magari se avessi qualcosa in cambio- dice lui
-Tipo?- chiedo
-Per esempio potresti iniziare con il togliermi queste manette e darmi un po' di sangue- dice lui facendo tintinnare le manette
-A che scopo? Magari poi ci tradisci- dico
-Devi fidarti- dice lui avvicinandosi alle sbarre
-Non mi fido dei pazzi sociopatici- dico io riappoggiandomi al muro
-Questo non era carino- dice lui come offeso
-Da quello che ho capito non credi di potere vincere- dice
-Non so contro quale esercito devo combattere, non so quale sarà il mio esercito e in più devo ancora controllare i miei poteri. Non sono sicura di potere vincere, ma ci proverò- ribatto
-Un po' di rabbia ti potrebbe essere d'aiuto sul campo-
-No se non so come tornare indietro- dico io e sento dei passi, il mio turno di guardia è finito, vedo Damon arrivare, sto per andarmene
-Pensaci, potrei servirti- dice lui, io mi giro e me ne vado. Ho bisogno di un letto, vado nella prima stanza che trovo, che hanno messo a disposizione e crollo sul letto matrimoniale.

Delle voci mi svegliano, così mi alzo e mi sistemo un po'. Mi faccio una coda alta, prendo la Passaporta e poi scendo al piano di sotto, sono arrivati anche gli Originali. Alaric, Jeremy, Tyler e Matt non verranno.
Mentre Enzo, Caroline e Rebekah si.
Prendiamo tre macchine, Damon ha portato su Kai.
-Si parte per una gita?- chiede lui sorridendo
-Non potete cucirgli la bocca?- chiede Damon
-Non credo ci sia un incantesimo, ma possiamo sempre spezzargli il collo- propone Bonnie e io ridacchio
-Chi va con lui in macchina?- chiede Stefan indicando Kai
-Non fate la fila- dice lui ironico
-Ci andrò io, ti dico se mi dai fastidio di spezzo il collo- lo minaccio e lui sorride.
Elena, Bonnie, Damon, Stefan e Caroline vanno in una macchina.
Elijah, Heyley, Rebekah e Kol in un'altra e io vado con Klaus, Kai e Enzo, ci divertiremo un mondo.
Saliamo sull'auto, io e Kai siamo dietro, mentre alla guida c'è Klaus con di fianco Enzo
-Sarà un viaggio fantastico- dice Kai e io gli lancio un'occhiataccia.
Dopo un po' di viaggio in silenzio Enzo lo spezza rivolgendosi a me.
-Sul tuo mondo, dove abitavi?- mi chiede lui, girandosi a guardarmi visto che sono nel sedile dietro a Klaus e mi vede meglio.
-Seattle- dico -Sono nata a Los Angeles però, i miei genitori poi hanno deciso di trasferirsi- dico
-Bella Seattle, ci sono stato un paio di volte- dice lui e io sorrido e la conversazione cade la. Non ho tanta voglia di parlare della mia famiglia, dopo tutto non li rivedrò più probabilmente. Se scelgo il mondo soprannaturale per così dire, loro non si ricorderanno di me, mentre se scelgo il mondo normale, sarà cento anni dopo e saranno morti.

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Spazio autrice

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