86. Fine

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Narratore esterno
-Allora fatemi ricapitolare perché siete venuti qui. Presumete, su fonti non molto attendibili che Urano, un Titano, padre di Crono e Gea, la madre di Crono e di molti altri si sono risvegliati e che vogliono dare inizio alla fine del mondo giusto?- chiede Klaus riassumendo in breve il discorso che i vampiri di Mystic Falls e i semidei avevano fatto agli Originali dopo avere collaborato.
-Esattamente- dice Percy
-Moriremo tutti questa volta- dice sicuro Kol
-Non siamo pessimisti fratello, dobbiamo fare qualcosa- dice Elijah, molti dei vampiri di Mystic Falls tra cui, Stefan, Elena, Damon, Caroline, Enzo, Kai, insieme a Matt, Alaric, Jeremy e Bonnie avevano contatto e si erano uniti a Percy, Annabeth, Grover, Thalia, Nico, Clarisse e altri semidei che avevano scoperto di Gea e Urano e si erano recati dagli Originali a New Orleans per chiedere aiuto e ora tutti erano riuniti nel cortile della grande villa degli Originali a discutere.
-Del tipo? Andare in guerra contro i Titani con dei paletti di legno?- chiede Rebekah
-No, certo che no- dice Percy guardando Annabeth in segno di intesa per poi guardare Stefan e gli altri vampiri
-Rimetteremo in piedi la squadra- dice Damon facendo un sorriso

Nei giorni successivi nella villa arrivarono tutti gli amici, gli Shadowhunters, i Divergenti, i lupi mannari e i maghi.
Stefan era l'unico che sapeva che Cassiopea era viva e disponibile e di certo non poteva non chiamarla, il suo aiuto sarebbe servito.
Così disse una scusa qualunque e andò a farsi un giro tra le strade di New Orleans per chiamarla.
Decise di entrare nel cimitero e tirare fuori il cellulare che gli aveva lasciato cinque anni prima Cassiopea, che aveva portato con se e chiamò il numero.
Gli rispose subito e Stefan raccontò il tutto velocemente e poi le disse di andare a New Orleans e poi attaccò.
Il vampiro si accorse solo dopo che una ragazza era poco distante da lui e lo guardava
-Davina- disse Stefan salutando la strega
-Allora è vero. È viva- disse la strega riferendosi a Cassiopea
-Come facevi a saperlo?- chiese il vampiro
-Se una strega così potente fosse morta io lo avrei saputo, in più gli antenati parlano e sanno che è in questo mondo- disse lei
-Mi devi...- iniziò a parlare Stefan
-Non lo dirò a nessuno finché non sarà arrivata. Hai la mia parola- disse lei precedendo il discorso del vampiro
-Arriverà presto e ci aiuterà- disse il vampiro fiducioso nella sua migliore amica
-Ne sono sicura- sorrise la strega.

Cassiopea pov's
Perseus dopo che io ho attaccato il telefono mi guarda con sguardo interrogativo.
Stavamo mangiando in un fast food quando Stefan mi ha chiamata.
Racconto brevemente a Perseus cosa mi ha detto Stefan.
-Quindi direzione New Orleans- dice lui quando siamo in auto.
-Posso solo immaginare come ti senti ma non ti devi preoccupare, io sarò accanto a te- dice continuando a guidare e io faccio un sorriso nervoso.
Tra esattamente due giorni arriveremo a New Orleans contando le fermate nei motel.

Nei due giorni successivi non ho quasi parlato con Perseus e lui capiva la mia ansia e restava in silenzio.
Adesso siamo in autostrada e stiamo per arrivare. In testa mi girano tanti di quei pensieri che quasi mi scoppia.
Stringo le mani intorno al volante quando di fianco a noi passa il cartello con su scritto: Welcome to New Orleans.
Adesso le nocche mi sono diventate bianche e Perseus guarda tranquillo davanti.
-Non ce la faccio, adesso faccio inversione- dico molto convinta
-Cassiopea fai un bel respiro e calmati- dice quando entriamo in città.
-Non è così semplice calmarsi, sto per rivedere tutti gli amici che ho abbandonato- dico
-E Klaus- sussurro
-Sarà distrutto, l'ho abbandonato e gli avevo promesso che sarei tornata da lui- dico con le lacrime agli occhi quando siamo arrivati, ho posteggiato la macchina e siamo usciti
-Respira- mi dice mettendomi le mani sulle spalle e io lo guardo negli occhi, mi calma un po', ma non abbastanza, siamo nella via principale e a pochi metri c'è l'entrata della villa dei Mikaelson.
-Non lo posso fare- dico agitata e così lui mi abbraccia e io mi sfogo piangendo sul suo petto.
Poi lui si stacca e mi guarda negli occhi
-Adesso asciugati le lacrime e sorridi, se ti rivedrà devi essere più bella di sempre e se ci tiene vedrai che ti perdonerà- dice e io lo ringrazio.
-Adesso io entro, tu prenditi alcuni minuti per te e fai la tua entrata di scena, non esagerare però- dice e io sorrido
-Ecco, quel sorriso non toglierlo mai- dice e mi fa l'occhiolino. Cosa ho fatto per meritarmi un migliore amico come lui?
Lui si tira su il colletto del giacchino di pelle per fare figura e entra nella casa.
Per qualche minuto Perseus mi ha tolto l'ansia, ma ora, ora sono tentata di andarmene il più lontano possibile, ma non posso deludere i miei amici.
Così dopo essermi sistemata i capelli specchiandomi sul finestrino ed essermi data della stupida mi viene in mente un'idea.
Giro l'isolato e salgo sul tetto della villa e velocemente senza che nessuno mi senta mi nascondo dietro ad una colonna del portico della casa e ascolto quello che dicono.
Sento le voci di Harry, Annabeth, Percy, Elena, Caroline, Hayley e molti altri e poi mi manca un battito quando sento la voce di Klaus, è come me la ricordavo.
-Se Urano e Gea sono così forti come dite non li sconfiggeremo senza fare una guerra- aveva detto Klaus e piomba il silenzio, era il momento di entrare in scena. Faccio un respiro e sento che il mio cuore batte all'impazzata, come se da un momento all'altro uscisse dalla gabbia toracica.
-Allora servirà un grande esercito- dico uscendo fuori dal mio nascondiglio e affacciandomi dalla balconata.
In un secondo tutti gli occhi sono su di me.
Tutti sono sorpresi di vedermi, tranne Stefan e Perseus che mi sorride.
Passo lo sguardo su tutti che sorridono guardandomi e poi lo poso su Klaus che mi fissa con espressione sofferente e so che la causa delle sue sofferenze sono io.
Ha gli occhi lucidi ma non piange e mi fissa come se fossi un angelo sceso in terra.
Con un salto supero la ringhiera e atterro nel cortile della casa vicino a Marcel.
Siamo tutti intorno ad un tavolo che è stato posizionato nel cortile, c'è chi è seduto e chi è in piedi ma tutti mi fissano. So che ho fatto soffrire tutti e so che mi dovrò guadagnare la loro fiducia di nuovo.
Ma adesso sono qui e questo è quello che conta. Giusto?
Il mio sguardo cade ancora su Klaus, che è dall'altra parte del tavolo che non mi toglie gli occhi di dosso, ma non so se è un bene o un male, visto che sembra volermi uccidere.
Non so se nel mio sguardo si legge qualcosa, non so se lui vede nei miei occhi quanto sono dispiaciuta. Ma adesso siamo tutti insieme, siamo tutti qui a sconfiggere una nuova minaccia e prometto che non abbandonerò più nessuno.
Siamo ancora qui tutti insieme, apparentemente siamo un gruppo di amici di vecchia data, ma realmente ognuno ha una storia e ci siamo trovati e siamo diventati una famiglia e prometto che questa famiglia non la lascerò più andare, perché è l'unica che ho e che mi rimane.
Adesso dobbiamo combattere insieme, come la prima volta è lo faremo con gli artigli, con i denti e con tutto il corpo, perché non abbandoneremo nessuno, nessuno morirà. Resteremo qui, uno di fianco all'altro e cresceremo insieme come una famiglia, e sconfiggeremo nemico dopo nemico.
Adesso dobbiamo salvare il mondo di nuovo e lo faremo insieme, ma questa è un'altra storia.

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