14. Come è possibile?

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Appena tocco il cuscino mi addormento. Ma ahimè per le ragazze reincarnate e graffiate dal bronzo celeste non c'è scampo neanche quando si dorme. Infatti faccio un sogno.

-Ciao Cassiopea- dice la donna che mi era apparsa tre giorni fa.
-Come ti chiami?- chiedo
-Sono Amelia- dice lei
-Quale sarà il prossimo mondo?- chiedo
-Non te lo posso dire, lo dovrai scoprire, ma posso dirti che ci arriverete fra un mese- dice lei
-Perché non mi hai detto niente?- chiedo, ma inizio a vedere la figura sbiadire
-Dovevi scoprirlo- dice lei ma la sento lontana
-Aspetta Amelia, me lo devi dire- grido, ma ormai lei è andata via. Mi sveglio di soprassalto nel cuore della notte.
Non ho più sonno, la stanchezza è andata via, il sogno ha sopraffatto la quiete e adesso non voglio tornare a dormire.
Mi alzo, sono quasi le quattro, decido di andare in palestra, tanto adesso non ci sarà nessuno.
Mi vesto comoda e vado in palestra.
Non voglio fare tanto rumore, ma tanto le camere sono dall'altra parte della nave.
Vedo un bersaglio e dei coltelli, quelli che usano i Divergenti durante le iniziazioni. Ne prendo uno e lo tiro. Ovviamente cade, ci riprovo e dopo un po' riesco a beccare il bersaglio e faccio anche centro.
-Vuoi fare un duello?- chiede una voce dietro di me e  mi spavento facendo cadere il coltello che tenevo in mano con un rumore metallico
-Va bene- dico riconoscendo la voce di Percy, sono circa le sei, anche lui avrà fatto un incubo.
-Incubo?- chiedo e lui annuisce estraendo Vortice. Vado verso la parete, dove ci sono le spade e altri equipaggiamenti.
Prendo una spada normale e iniziamo un duello.
Dopo un po' vedo che abbiamo un po' di pubblico, ci sono Alec, Jace, Izzy, Clary, Hermione, Harry e Ron.
Distraendomi Percy mi toglie la spada e mi spinge verso la parete dove ci sono le armi.
Io non volendo arrendermi ne prendo una senza neanche guardarla e continuo a duellare con Percy. Poi alla fine riesco a disarmarlo e lo faccio cadere a terra.
-Wow, stai diventando brava- dice Percy e poi lancia uno sguardo alla spada.
Poi anch'io noto qualcosa che non va. La spada si illumina di un bianco angelico, ho preso una spada da Shadowhunters e si è illuminata, ma non può essere.
Mi giro e guardo verso gli Shadowhunters
-Come è possibile?- chiedo guardando l'arma nelle mie mani e nella direzione dei Shadowhunters
-Non lo so, ma mi stupisco, tu non sei solo un semidea, sei anche una Shadowhunters- dice Jace
-Abbiamo appena scoperto quale sarà il prossimo mondo che visiteremo- dice Alec e mi tocca dargli ragione, annuendo
-Andrò nel mondo degli Shadowhunters- dico e appoggio al spada che diventa normale.
Ci avviamo in mensa e io non faccio che pesare alla spada. Sono sia una Shadowhunters che una semidea. Perfetto. E per di più sono la reincarnazione di una donna di un mito di migliaia di anni fa. Rassicurante.
-Dunque pensate che sia il vostro mondo il prossimo in cui arriveremo?- chiede Elijah dopo che Jace ha raccontato l'accaduto, a tutti dopo che sono arrivati.
-Si- dice lui convinto
-Bene- dice Elijah ma non è molto convinto
-Possiamo chiedere a Magnus se sa qualcosa, magari conosce Amelia- dice Izzy e Alec annuisce.
Dopo questo avvenimento i seguenti giorni passano tranquilli.

Mancano ancora sette giorni all'arrivo nel mondo degli Shadowhunters.
Mi sono allenata molto, sia con Percy, che con Clarisse, che è una macchina da guerra.
Ho cambiato stanza anche, quella era troppo piccola, visto che per un po' di giorni sono rimasta chiusa dentro la camera dopo il nostro viaggio nel mondo dei semidei.
Adesso guardo il soffitto della mia nuova camera, è più grande, anche il letto è a due piazze e c'è un bagno più spazioso.
Sono quasi le tre e mezza ma ormai non riesco a dormire tanto spesso.
O se riesco a dormire faccio degli incubi.
Ho rincontrato Amelia in sogno e mi ha confermato che il prossimo mondo è quello degli Shadowhunters, le Passoporte funzioneranno come nel mondo di Percy. Con l'unica eccezione che me le porterò tutte e due dietro dall'inizio.
Izzy é riuscita a trovarmi un costume, non troppo vistoso per fare dei bagno notturni. Infatti adesso mi cambio e mi metto sotto il costume, poi mi metto dei pantaloni di una tuta e una felpa. Poi prendo un asciugamano e vado verso la piscina.
Arrivata, mi svesto e mi immergo.
Non è mai troppo fredda l'acqua, mi rilasso e nuoto un po'.
Quando poi torno in superficie mi accorgo che c'è qualcuno seduto su una poltrona vicino alla piscina.
Vedo che è Klaus, ha un bicchiere con del liquido marroncino in mano e lo guarda.
-Sai questa faccenda non mi piace. Non so cosa sei e potresti essere una minaccia- dice poi guardandomi. Sono dall'altra parte della piscina, lo guardo titubante
-Per te?- chiedo
-In generale, chi mi assicura che non diventerai una strega potentissima oppure che ucciderai tutti e non ci salveremo?- chiede finendo quello che probabilmente era un liquore.
-Non puoi saperlo, ti devi fidare- dico andando verso i gradini della piscina
-Di te?- chiede e io inizio ad uscire dalla piscina, non vorrei farmi vedere praticamente nuda, ma ho freddo.
Vado verso le mie cose e mi avvolgo nell'asciugamano sotto lo sguardo di Klaus.
-Certo, il grande ibrido originale, paranoico e arrogante Niklaus Mikaelson che si fida di qualcuno. Si è vero bella battuta- dico prendendo le mie cose e avviandomi alla porta.
Con uno scatto me lo ritrovo davanti
-Sappi che ti potrei strappare il cuore senza battere ciglio- dice guardandomi
-Va bene, fallo- dico sfidandolo
-Fallo, tanto poi andrai tu a salvare il mio mondo per non fare sparire anche il tuo giusto? Andrai tu a dirlo a Elijah? Andrai tu a dirlo agli altri? Andrai tu a dire alla minaccia che dovremmo affrontare che sono morta? Fai pure, non ho paura di morire- sibilo a un palmo della sua faccia.
Stringe la mascella e poi un attimo dopo se n'è andato.
Ritorno in camera e cerco di dormire. Sogno gli occhi di Klaus, o forse faccio un incubo.
Mi sveglio in tarda mattinata e vado a fare colazione.
Ci sono quasi tutti, Klaus è seduto da solo in un tavolo che parla a bassa voce con il fratello Elijah. Mi vado a sedere nel tavolo degli altri e inizio a magiare, però di tanto in tanto lancio delle occhiate al tavolo di Klaus, parla lanciando sguardi da me al fratello, probabile che vogliano capire cosa sono.

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Spazio autrice

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