Faccio un giro per la nave e poi decido di andare in biblioteca.
Sento un rumore mentre guardo alcuni scaffali e vado nella direzione in cui ho sentito il rumore.
Arrivo dove ci sono i tavoli e vedo che c'è Stiles che si è addormentato sui libri.
-Stiles, vai a dormire- dico scuotendolo leggermente
-Mmmm, sono stanco papà, ancora cinque minuti- dice lui dormendo
-Stiles- dico scuotendolo con più forza, ma non si sveglia, così decido di andare via e lasciarlo dormire. Chissà da quanto non dorme, per scoprire qualcosa di nuovo.
Cammino un po' per la navicella, non so cosa fare, in più mi fa male il collo. Decido di ritornare in camera. Tolgo il cerotto e vedo che è quasi guarito.
Mi metto ancora un po' sul letto e cerco di dormire.La mattina mi sveglio un po' tardi ho dormito un po', ma neanche tanto.
Tra pochi giorni andrò nella terra degli Shadowhunters e non sono ancora pronta, insomma cosa sono? Sono una semidea? Una Shadowhunters, un'umana? Chi lo sa.
Mi alzo e mi trascino fino alla mensa, ultimamente non ci sto tanto con la testa, continuo a riflettere e a farmi domande che non hanno risposta. Vorrei riuscire a rincontrare Amelia, per farmi dire altre cose. Ma sembra sparita nel nulla.Adesso sono ancora nel letto, domani andrò nel mondo degli Shadowhunters, non so cosa aspettarmi, forse Magnus saprà qualcosa, ma non sono molto sicura, ormai ho perso le speranze di capire quello che sono e cosa sono destinata a fare.
Sono circa le otto e dovrei andare a cenare con gli altri, ma ultimamente non ho parlato tanto con gli altri e nessuno è venuto da me, forse pensano che io debba rimanere da sola, forse hanno anche ragione. Mi serve un po' di spazio, non scopri tutti i giorni di essere la reincarnazione di una donna di un mito e per di più una Shadowhunters, mi chiedo quando finirà tutto questo, quando potrò ritornare alla mia vita. Però mi accorgo anche che non avrò più una vita normale, ormai non sono più normale, ma nessuna delle persone in questa nave è normale, nessuno ha una vita normale, e io lo dovrò accettare, come hanno fatto tutti.
Così decido di uscire dalla camera e di andare a mensa, non ho voglia di sedermi con gli altri, così mi siedo da sola e mangio. Noto poi alzando lo sguardo che in un tavolo poco distante c'è seduto Klaus da solo che mi guarda.
Lo fisso sostenendo il suo sguardo, cosa vuole ancora?
-Non ti è bastato quasi uccidermi? Adesso devi sembrare pure un maniaco?- chiedo retoricamente consapevole che mi sta sentendo, lui fa un ghigno e continua a bere dal suo bicchiere.
Lo continuo a guardare ma poi qualcuno si mette in mezzo sedendosi davanti a me.
È il fratello, Kol Mikaelson, mi guarda e sta in silenzio
-Cosa c'è?- chiedo
-Penso che mio fratello abbia fatto male a quasi ucciderti, non so cosa sei. Ma penso che tu sia molto potente, o lo diventerai. Quindi io, almeno non ti voglio avere come nemica- dice scrutandomi e lanciando un occhiata al mio collo, che ormai è guarito
-Mmm sei scaltro non ho dubbi, ma non vuol dire che siamo alleati. Non mi fido di te e probabilmente non lo farò mai- dico assottigliando gli occhi guardandolo
-Almeno ci ho provato, invece di attaccarmi alla tua giugulare- dice e si alza lanciando uno sguardo al fratello per poi andarsene, vedo che Klaus ha un ghigno sulle labbra, non cambierà mai. Sostengo il suo sguardo e poi mi alzo e vado via dalla mensa, per recarmi in palestra.
Prendo una spada da Shadowhunters che si illumina al mio contatto e poi ritorna normale, mi alleno un po' con un manichino e poi passo a lanciare i coltelli verso il bersaglio, sono migliorata molto. Adesso faccio molto spesso centro. Sento un rumore sospetto, mi giro e lancio un coltello, si conficca nel muro a poca distanza dalla faccia di Stefan
-Sono io- dice guardando il coltello
-Scusami, pensavo fossi Kol, o peggio Klaus- dico
-Potevi farmi male- dice lui facendo la vittima, tirando fuori il coltello dalla parete
-Saresti guarito- rispondo io
-Giusto- dice e mi da il coltello.
-Non vuoi riposarti? Domani arriverete nel mondo dei Shadowcosi- dice e io rido
-Degli Shadowhunters- dico ridendo
-Si, uguale a quello che ho detto io, Shadowcosi- dice e io rido ancora e anche lui.
Poco dopo mi accompagna nella mia camera nuova, adesso ho la numero 67.
-Bhe buonanotte- dice lui
-Notte, anche se non credo che dormirò- dico
-Provaci, domani sarà una giornata faticosa- dice e io annuisco, lo saluto con un abbraccio e un bacio sulla guancia e mi ritiro in camera.
Trovo sul comodino lo stesso capello che avevo trovato prima di andare nel mondo di Percy, é la Passaporta, dentro c'è un bigliettino, si attiverà alle undici, come la scorsa volta.
Ma c'è scritta un'altra cosa.Cassiopea, non posso dirti molto, ma come già sai io prevedo il futuro, si uniranno a voi due persone del mondo degli Shadowhunters, li dovrai scegliere tu.
Dice il messaggio, non so se è rassicurante oppure no, dovrò scegliere altre due persone che verranno con noi in questo viaggio, che forse porterà a morte quasi certa.
Non so chi potrò convincere, ma tenterò.L'indomani mattina mi sveglio presto, preparo la borsa, non so quanto staremo via, ma non so neanche quanto ci metteremo per parlare con Magnus. Forse gli Shadowhunters avranno problemi all'Istituto, ma non ne ho idea.
Mi avvio verso la Sala Grande, non c'è ancora nessuno, così decido di andare in palestra, non è saggio andare in un mondo popolato da demoni disarmata. Ho ancora il pugnale che mi ha dato Annabeth, ma non credo sia efficace con i demoni del mondo degli Shadowhunters.
Prendo una spada angelica e la metto nel giubbotto di pelle che ho preso. Si nasconde bene ed è veloce tirarla fuori in caso di attacco.
Ritorno in Sala Grande e ci sono alcune persone, così andiamo insieme in mensa.________________________________
Spazio autriceHey come va?
Vi sta piacendo la storia?Alla prossima
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Multifandom Meeting
ParanormalSe le nostre saghe di libri, le nostre serie tv e i nostri film fossero reali? Se tutto questo é reale in universi paralleli? Cassiopea, nome alquanto strano per una ragazza di ventitré anni, si ritrova su una navicella inter-spaziale che viaggia...