46. Papà Originale

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Dopo che Alec ha detto quello che tutti pensavamo, mi alzo dal tavolo e vado verso quello dei vampiri.
-Cosa c'è Cassi?- domanda Stefan vedendomi pensierosa e visto che mi sono fermata davanti al loro tavolo
-Voi avete sentito qualcosa? Si insomma come mai li ho sentiti solo io arrivare?- chiedo ai vampiri
-Io non ho sentito niente, era come se non ci fosse nessuno- dice Enzo e tutti gli danno ragione
-Può darsi...- inizia Bonnie ma si blocca
-Cosa Bonnie?- chiede Elena
-È una sciocchezza, non avrebbe senso- dice lei scuotendo la testa
-Avanti Bon Bon- dice Kai e io gli lancio uno sguardo d'astio come anche Bonnie
-Quelli che hanno messo ad aspettarci tutti quei demoni, potrebbero avere messo un incantesimo. Si insomma, un incantesimo che non faccia sentire niente ai vampiri. Come quello che si fa per non fare sentire le conversazioni- dice lei
-È possibile?- chiede Caroline guardando Freya e anch'io mi ritrovo a farlo come tutti
-Può darsi, insomma è possibile- dice lei pensierosa
-Ma la strega o lo stregone che lo ha fatto dovrebbe essere molto potente per avere nascosto a così tanti vampiri e lupi mannari così tanti demoni- dice Kai facendo un'osservazione per la prima volta intelligente e non fastidiosa.
Io automaticamente guardo Klaus, Elijah, Freya, Rebekah e Kol.
-Ci aspetta una riunione di famiglia poco piacevole- dice Klaus
-Cosa intende?- chiede Damon guardando Elijah
-Mikael non è l'unico che è resuscitato- dico io amaramente
-La mamma ci prende in giro anche dalla tomba- dice Klaus con un ghigno falso, so che è abbastanza terrorizzato, già c'era Mikael adesso pure la madre
-Bhe a questo punto non è più nella tomba- dice Damon serio.
-Già- sussurra Rebekah fissando il vuoto.

Finiamo tutti di mangiare e decidiamo di fare turni di guardia, ognuno per un'ora, così che tutti ci riposiamo di più e siamo più attenti per un periodo limitato di tempo.
Il primo turno lo fa Percy, poi Enzo, Hermione, io, Klaus, Derek, Quattro e Scott, poi Scott sveglierà tutti per non perdere tempo.

Riesco a dormire per un paio d'ore, ma il bussare alla porta mi fa svegliare, vado ad aprire e vedo che è Hermione. La saluto e lei va a dormire, mentre io salgo le scale fino al tetto, da dove facciamo la guardia.
Cammino per un po' sul tetto stando attenta ai movimenti, ma non c'è nessuno.
Poi vedo un'ombra muoversi.
Mi fermo e guardo in quel punto ma non succede niente. Poi rivedo l'ombra poco più in là. Poi più vicino, sul tetto davanti al nostro.
Così faccio un salto e atterro sull'altro tetto grazie alle mie abilità da vampiro e lupo mannaro.
-Chi c'è?- chiedo e tiro fuori la spada.
L'ombra mi gira intorno e poi si ferma poco lontano.
Si avvicina e io tendo la spada in avanti e sono pronta ad attaccare.
-Non servirà quella, voglio solo parlare- dice una voce famigliare che arriva da davanti a me.
L'ombra di avvicina e entra nel mio campo visivo e la figura viene illuminata dalla luna.
-Mikael- dico riconoscendo l'uomo, abbasso la spada ma non la metto via
-Cosa vuoi?- chiedo subito dopo
-Voglio parlare- dice calmo avvicinandosi, ha una giacca elegante con una camicia scura e dei pantaloni comodi.
-Chi ti ha mandato Crono? Non voglio parlare con te- dico
-Crono? Io sono venuto per conto mio, nessuno mi comanda- dice lui avvicinandosi ancora di un passo, siamo a tre metri di distanza e non voglio accorciare le distanze quindi quando si avvicina mi sposto
-Cosa vuoi?- ripeto
-Voglio proporti un patto- dice lui e gli faccio segno di proseguire
-Ti darò protezione da Crono finché troverete i Portali e prometto che non vi attaccheranno- dice lui
-Cosa vuoi in cambio?- chiedo, ormai conosco i Mikaelson, non concedono niente
-Voglio che tu mi aiuti a uccidere i miei figli, sono diventati un abominio e la loro madre è d'accordo come me- dice lui, mi aspettavo una cosa del genere, ma non posso fare a meno di rispondere
-E tu non saresti un abominio? Uccidi i tuoi stessi figli, il tuo stesso sangue, non sei da meno- dico
-Ragazzina non mancarmi di rispetto- dice lui glaciale
-E tu manchi di rispetto a me. Sei venuto qui a parlarmi e a propormi un patto che mettesse in pericolo la vita dei miei amici, come potrei accettare?- chiedo
-Tu non sai contro chi ti metti contro, Crono è cento volte più forte di te, ha un esercito dieci volte il tuo e ti potrebbe uccidere in un battito di ciglia- dice lui
-Allora perché siamo arrivati ad uno scontro? Se è così forte non avrebbe dovuto neanche radunare un esercito giusto? E potrebbe ucciderci tutti con uno schioccare di dita, ma perché non l'ha fatto?- chiedo e lui sta per rispondere ma io lo precedo
-L'unica scusa che mi viene in mente è che ha paura di me e che non mi vuole affrontare- dico
-Ragazzina, prima muori meglio è. Insieme ai miei figli, io non li ho fatti assassini, lo sono diventati- dice lui
-Non sei da meno di loro se li vuoi uccidere- dico
-E penso che tu lì voglia uccidere perché non sei pronto ad affrontarli tutti insieme. Sai che loro sono legati dall'amore all'uno per l'altro, mentre a te non rimane niente. Sono più forti e li vuoi uccidere uno alla volta e non sei forte quanto loro tutti insieme- dico facendo un sorriso, poco dopo lui si trasforma e si butta su di me.
Io alzo la strada e gli graffio un braccio.
Penso di farcela contro di lui, ma non ho le armi giuste, solo un paletto di quercia bianca lo può uccidere e la mia spada è fatta solo di normale legno.
Così lo spingo via e con un salto ritorno sul tetto dell'hotel in cui dormiamo sperando di seminarlo, ma atterra poco distante da me.
Con uno scatto mi prende la gola e mi alza facendomi staccare i piedi da terra.
Cerco aria, lui è molto più forte di me, lo guardo negli occhi e lui sorride.
-Non ci si deve mettere contro un Originale ragazzina, dovresti saperlo- dice e estrae qualcosa dalla giacca.

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