Non so come ma dopo avere urlato apro gli occhi di colpo e mi ritrovo in una stanza di ospedale.
Ce l'ho fatta? Mi sono svegliata?
Mi alzo dal letto e mi tolgo la flebo dal braccio, adesso sento un dolore pulsante che proviene dallo stomaco, guardo dentro al camice tipico da ospedale e vedo una fasciatura intorno al busto.
Devo capire se questo è reale, così esco dalla camera e nel corridoio non c'è nessuno.
Lo percorro a piedi nudi e non trovo nessuno.
Poi giro un angolo e mi scontro con qualcuno. Mi metto una mano sulla pancia per il dolore e poi alzo gli occhi, è Klaus
-Klaus? Sei tu? Sei reale?- chiedo toccandogli un braccio di nuovo
-Cassiopea? Stai bene? Cosa ci fai qui?- chiede lui preoccupato
-Mi sono svegliata e non c'era nessuno, ho fatto un sogno dove ho incontrato le me del passato, poi mi hanno detto come uccidere Crono, sono confusa- dico e lui non dice niente e mi guarda solo
-Klaus?- chiedo non sicura che tutto questo sia reale.
Poi mi ritrovo tra le sue braccia che mi stringe in un abbraccio. Quando mi ha stretto ho capito che ero sveglia e che era tutto reale, ho sentito persino le farfalle nello stomaco.
Adesso siamo faccia a faccia, lui mi guarda come se non ci credesse che sono sveglia, ha gli occhi lucidi.
Gli scende una lacrima sulla guancia, io alzo una mano e gliela asciugo e poi lo bacio.
Lui mi stringe un po' troppo e faccio un mezzo urletto perché mi ha fatto un po' male alla ferita
-Scusa- sussurra
-Cassiopea?- chiede una voce dietro di me e vedo che è Stefan. Corro ad abbracciarlo
-Stefan- dico felice
-Sei sveglia- dice lui abbracciandomi
-Non così forte- dico
-Oh giusto, perché sei in piedi? Ti devi riposare- dice
-Ho dormito abbastanza- dico e poi arriva Deaton che mi ordina di ritornare nella camera e io ci vado accompagnata dagli altre due.
-Ma sto bene- dico
-Si, ma devi stare attenta, se fai qualcosa di troppo avventato i punti si tolgono e potrebbe essere pericoloso. È per il tuo bene- dice
-Ok- dico riluttante sdraiandomi sul letto
-Adesso devi riposare- dice Deaton
-Va bene- dico e il dottore se ne va
-Dico agli altri che sei sveglia, poi ti verrano a trovare- dice Stefan e io annuisco e lui se ne va sorridendo
-Oh finalmente- dico alzandomi
-Cosa credi di fare?- chiede Klaus avvicinandosi
-Vado a farmi una doccia- dico ovvia
-Dev...- inizia
-Si devo riposarmi bla bla, per quanto sono stata in coma?- chiedo
-Per venti giorni- risponde lui abbassando gli occhi
-Vedi, mi serve una doccia- dico andando nel bagno che c'è vicino alla camera, mi tolgo il camice e vado sotto la doccia.
Poi quando esco mi rimetto la fasciatura e mi asciugo ed esco.
-Visto ci ho messo poco- dico spazzolandomi i capelli, per poi trovare Klaus seduto su una sedia vicino al letto guardare il vuoto.
-Mezz'ora... tu la chiami una doccia corta?- chiede lui guardandomi
-A volte mi ci addormento dentro la vasca- dico mettendomi sotto le coperte del letto.
Lui sorride e io lo guardo.
-Come stanno andando le cose? Con Crono e l'esercito?- chiedo
-Si sono ritirati dopo averti quasi ammazzata e non li abbiamo più trovati- dice lui con gli occhi lucidi
-Hey cosa c'è?- chiedo prendendogli una mano
-Niente- mente lui
-Klaus non è vero- dico
-È colpa mia se ti hanno fatto questo. Giuro che li ammazzerò tutti- dice lui arrabbiato
-Cosa? Colpa tua? No per niente- dico, ma lui mi guarda con sguardo ferito
-Klaus, ascolta non è colpa tua. Ero stanca e ho abbassato la guardia Valentine e Voldemort ne hanno approfittato, non è colpa tua- dico, ma lui è ancora ostile.
-Klaus- dico prendendogli la faccia tra le mie mani, avvicinandomi alla sua sedia
-Non è colpa tua- sussurro e gli do un bacio a stampo.
Prima quando ci siamo baciati ed è arrivato Stefan probabilmente ci ha visti, ma non ha detto niente oppure non gli importava.
Gli prendo la mano e mi metto comoda nel letto, per poi addormentarmi.Mi sveglio di notte, ora sono riposata e non ho più sonno, così mi tolgo il camice e mi vesto con dei vestiti che sono vicino al letto.
Faccio piano per non svegliare Klaus ed esco dalla porta.
Ho bisogno di prendere un po' d'aria, così mi viene in mente un posto e ci vado.
Ora sono sul tetto, per fortuna non ho incontrato nessuno e ora sono seduta vicino al bordo a guardare il cielo e la foresta.
-Fa freddo qui, dovresti essere dentro- dice Klaus, io giro la testa e lo vedo in piedi che mi guarda
-Non avevo sonno e poi sto bene- dico e gli faccio segno di sedersi vicino a me.
-Esattamente cosa hai visto quando eri in coma?- chiede lui sedendosi e guardando il panorama illuminato solo dalle stelle e dalla luna
-C'erano le me del passato, mi hanno detto che dovevo fare meglio di quello che hanno fatto loro e mi hanno detto che tutti hanno un cuore e il cuore di Crono è la chiave, quindi dovrò ucciderlo infilandogli la spada nel cuore- spiego
-E come faremo a trovarlo? Non si è mai presentato fin'ora- dice
-Non lo so, troverò qualche soluzione- dico e appoggio la testa sulla sua spalla.
Parliamo fino all'alba e guardiamo insieme il sorgere del sole.
-È bellissimo- sussurro
-Già, non ti stanchi mai di vedere il sole sorgere- dice
-Quante volte sei stato sveglio di notte per guardare l'alba e le stelle?- chiedo alzando un po' la testa per vedere i suoi occhi
-Più di quante immagini- risponde lui spostando lo sguardo dal sole per poi posarlo su di me
-E ogni volta è stupendo- dice e io sorrido e mi bacia.
-Adesso è meglio che andiamo, gli altri ti verrano a trovare e si spaventeranno se non ci sei- dice lui staccandosi dal bacio.
-Va bene- dico riluttante per poi ritornare insieme nella mia stanza dell'ospedale________________________________
Spazio autriceHey come state?
Via piace il capitolo?Alla prossima
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Multifandom Meeting
ParanormalSe le nostre saghe di libri, le nostre serie tv e i nostri film fossero reali? Se tutto questo é reale in universi paralleli? Cassiopea, nome alquanto strano per una ragazza di ventitré anni, si ritrova su una navicella inter-spaziale che viaggia...