62. Piano

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Andiamo tutti nella sala del centro di controllo, dove abbiamo incontrato la prima volta Akilah e andiamo verso il posto rialzato.
-Tutti voi via!- dice Akilah agli uomini seduti ai computer, quelli si alzano spaventati e se ne vanno, poi Akilah mi fa un cenno.
Così io mi siedo ad uno dei computer e le faccio vedere e anche a tutti cosa abbiamo scoperto.
-Qua c'è la base, abbiamo fatto esplodere un cannone nella parte frontale e poi siamo scappati per fortuna senza danni- dico
-Come ci aiuta questa cosa contro Crono?- chiede Jace
-Ho un piano- dico e tutti mi guardano e io guardo Akilah che non è molto sconvolta da cosa abbiamo scoperto
-Tu lo sapevi vero? Sapevi che c'era una base ma non volevi rischiare di attaccarla non è così?- chiedo ad Akilah capendo la sua espressione e lei annuisce.
-C'è qualcuno che almeno conosce meglio di noi la base di Crono?- chiedo a lei
-Colonnello, porta qui il Comandante 717- dice Akilah al Colonnello, lui annuisce e sparisce.
-Che piano avevi?- chiede Kol
-Oh non vi piacerà- dico, poco dopo ritorna il Colonnello con una ragazza, ha il volto famigliare, ma non riesco a capire chi sia.
-Sergente, Generale- dice la ragazza
-Ci puoi...- inizia a dire Akilah ma io la stoppo con un segno della mano
-Come ti chiami?- chiedo alla ragazza
-Cassandra Jane Smith, Generale- dice la ragazza
-Smith?- sussurro pensando
-Tuo padre era Joe Smith?- chiedo non sicura
-No Generale, Joe Smith era mio nonno- dice e li realizzo.
-Cosa c'entra questo?- chiede Eric
-Stai zitto un attimo- gli dico
-Tu sei la nipote di Jane Clotho?- chiedo io con le lacrime agli occhi, la ragazza annuisce
-Oh mio Dio, Jane era la mia migliore amica- sussurro
-Tu sei Cassiopea, quella Cassiopea di cui la nonna parlava sempre, che tutti pensavano morta- dice e io annuisco e lei mi abbraccia e io al stringo a me.
-Jane diceva sempre che se avesse avuto una figlia o una nipote l'avrebbe chiamata Cassandra, così io non dovevo essere l'unica ad avere un nome strano- sussurro e lei annuisce sorridendo e si stacca.
-Potremmo tornare al piano?- chiede Klaus, io alzo gli occhi al cielo, Cassandra sorride, mi asciugo le lacrime e mi giro.
-Si- dico e inizio a spiegare il piano
-È rischioso, non so quanto tempo avremo prima che ci riconosceranno.
Avevo in mente di provare ad uccidere Mikael o Esther, sicuramente uno dei due è nella base- dico e guardo gli altri che mi guardano tutti  attentamente
-Il piano era usare uno degli Originale come esca. Diremo che l'abbiamo catturato mentre cercava di entrare con i suoi fratelli, che sono scappati.
Ci infiltriamo nella base, Mikael o Esther sicuramente vorranno parlare con l'Originale. Quando finalmente saremo con Mikael, un'Originale che sarà sotto copertura come una sentinella ucciderà Mikael, mettiamo delle bombe nella base e facciamo saltare tutto- finisco di spiegare.
-Non fa quasi una piega questo piano. Ma se Crono è nella base?- chiede Annabeth
-Lo affronterò- dico semplicemente -Ma non penso che rischi di stare così esposto, ecco perché dobbiamo uccidere Mikael, uno ad uno, prima lui, poi Esther, Janine, Voldemort, Valentine e infine Crono- dico
-Quindi chi farà da esca?- chiede Rebekah
-Lo farò io- dice Kol, ma non sono convinta
-Elijah e Rebekah non tradirebbero mai loro fratello. Mentre Kol e Niklaus....- dico guardando l'ibrido e lui alza un sopracciglio
-Farò io da esca, mentre Niklaus e Cassiopea saranno le sentinelle- dice Elijah
-No, non funzionerà mai- dice Stefan
-Perché un Originale non si può fare imprigionare da due sentinelle, ma forse tre si- dice Damon
-Quindi chi è il terzo?- chiede Kol, io mi giro verso Perseus, lui alla fine è immortale e forse se glielo chiedo accetta.
Lo guardo e lui annuisce
-Non ti voglio obbligare- dico a Perseus
-Lo farò, se no dovrei restare qui ad annoiarmi- dice e io sorrido
-Posso fare finta di unirmi a loro, dirò che sono un vampiro Originale e mentre mi avvicinavo ho trovato Elijah- dice Perseus
-Bene- dice Akilah -Non fatevi ammazzare- dice e io le sorrido.
-Avete un'ora di tempo e poi ci ritroviamo nel settore volo- dice Akilah e io annuisco e tutti ci separiamo.
Vado nella mia camera, prendo un po' di armi, mi faccio una coda alta e prendo l'arma, non so se potrà servire, ma meglio portarla.
Come alcune spade degli Shadowhunters è facile da trasportare, perché la lama può rinfoderarsi e rimane solo l'elsa, la lego alla cintura.
Respiro e mi guardo allo specchio, chi se lo aspettava, se un'anno fa mi avessero detto che sarei stata su una navicella spaziale verso mondi paralleli e che avrei combattuto in una guerra avrei riso per l'assurdità delle cose che non potevano mai accadere. Ma adesso invece sono qui e mi domando se non fosse mai successo? Se non fossi stata io la prescelta? Se avessi rinunciato? Ma questi sono solo un mucchio di "se" e ormai non contano più. Perché non bisogna guardare il passato, non bisogna guardare il futuro, ma bisogna pensare al presente, ad oggi, perché domani si vedrà, perché il domani è incerto e lo scoprirò un altro giorno.
Respiro guardandomi ancora allo specchio. Chi sono diventata? Qualcuno che volevo essere o qualcuno che non mi sarei mai aspettata di diventare? Per il momento queste domande senza risposta non mi interessano. Non mi devono interessare.
Scaccio questi pensieri dalla testa e esco dalla mia camera e vado verso il settore volo.
Ci sono già tutti.
-Ricapitoliamo il tutto- dice Akilah
-Prenderete la nave, andrete nell'entrata sud, li prenderete delle divise delle sentinelle ed entrerete.
Cassiopea, Klaus e Perseus sarete sotto copertura e porterete Elijah da Mikael.
Il Comandante Smith e altri quattro andranno a posizionare le bombe e solo una volta che sarete usciti farete saltare in aria la base. Intesi?- chiede il Sergente Akilah e tutti noi annuiamo.
Abbiamo perfezionato il piano, non ce la faremo solo in quattro a posizionare anche le bombe, così abbiamo coinvolto Cassandra e dei suoi uomini che si sono offerti nonostante la mia ostinazione.
-Se non c'è altro, buona fortuna- dice Akilah
-Ritornate vivi- esclama Stefan e io gli sorrido, dopo diversi buona fortuna dei miei amici saliamo sulla navicella.
In tutto siamo in dieci, Cassandra e quattro suoi uomini, io, Klaus, Perseus ed Elijah, infine c'è il mio co-pilota che resterà di guardia alla nave.

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