Una Parola muore appena detta,
dice qualcuno -
Io dico che solo quel Giorno
comincia a VivereEmily Dickinson, 1862
19 agosto 2019
Cammino in punta di piedi mentre percorro il corridoio, fino a raggiungere la stanza di Lily. Il buio mi fa compagnia finché apro la porta quel tanto che basta per entrare.
La mia sorellina è seduta contro il cuscino, con la testa che ricade sopra la spalla destra. Si è addormentata mentre stava leggendo un libro, che ancora stringe tra le mani.
Sorrido teneramente mentre mi avvicino. La sua espressione beata mi ricorda com'ero io quindici anni fa, quando le cose erano molto più immediate, semplici, spontanee, quando non avevo emozioni così forti ad annodarsi tra le mie viscere e a lottare contro pensieri distruttivi. Cosa che invece ora succede sempre più di frequente.
Lentamente sfilo dalle mani di Lily il libro e aiuto il suo corpo a distendersi. Mentre le rimbocco il lenzuolo sotto il mento, mia sorella sospira piano e stringe le palpebre.
Le accarezzo una guancia con il dorso delle dita e afferro il pacchetto che avevo portato con me. Mi volto per uscire, quando la voce di Lily Parker bisbiglia: «Mia?».
Mi volto a guardarla. Ha gli occhi socchiusi.
«Scusami, non volevo svegliarti».
«Perché sei qui?».
«Ti ho portato una cosa» rispondo, nascondendo il pacchetto dietro la schiena. «Una sorpresa. Ma se sei troppo stanca posso tornare domani...».
«No!» esclama lei, spalancando gli occhi di scatto. Tutto il sonno sembra essere scomparso quando, aiutandosi con le mani, si tira su a sedere e mi ordina: «Fammi vedere ora!».
Rido piano e le allungo il pacchetto. «Questo è per te».
Il suo sguardo si fa ancora più grande e intenso, permettendomi di cogliere nelle sue iridi chiare la bellissima luce dello stupore dei bambini. «Ma mi hai già fatto un regalo, Mia!» protesta, prendendo il pacco e iniziando a strapparne l'involucro.
Sorrido. «Ma questo è speciale».
Il compleanno di Lily era ieri, infatti dopo la messa siamo rimasti al villaggio a mangiare nella taverna dei Richards, come probabilmente faremo per il mio compleanno, che cade tra tre giorni. È stato bello condividere con la mia famiglia delle ore lontani dal sudore e dal caldo della campagna, anche se mi è mancato passeggiare con Matthew Ward.
«Wow!» esclama Lily, distogliendomi dai miei pensieri già partiti al galoppo per rincorrere le iridi di mare di un ragazzo che non sento dalla nostra gita a Robin Hood's Bay.
«Ti piace?» le chiedo, sedendomi accanto a lei sul letto.
«Moltissimo!» annuisce, iniziando a sfogliarlo.
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Fame di vita
Roman d'amourAmelia "Mia" Parker è un'inguaribile sognatrice che abita con la sua famiglia in una fattoria poco distante dalle coste della Gran Bretagna, a nord di York. Amelia ama leggere, scattare foto e, soprattutto, ama camminare. Le lunghe passeggiate lungo...