CAPITOLO CINQUE

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"Il tacco a spillo è l'arma che gli uomini non hanno"

Christian Louboutin


Sto sclerando, sto impazzendo.

Sono troppo agitata per l'inaugurazione di domani, non riesco a stare ferma e continuo a girare per casa come se fossi una trottola. Una cavolo di trottola con le batterie infinite

Le trottole non hanno le batterie.

La mia trottola si, e non mi contraddire!

E poi io mi domando, chi cacchio era la ragazza che parlava con Alexandre? No anzi no, non me lo sto domandando perché a me non interessa, a me di lui non frega niente. Zero. Anzi meno di zero. Il nulla.

Sai che sei a dir poco per niente credibile vero?

Non è vero, io sono seria, è la pura e semplice verità.

Ok allora facciamo che a te non interessa, quindi... perché continui a pensarci?

Non ci sto pensando, era semplicemente un... un... una curiosità, tutto qui.

La vibrazione del mio cellulare mi distrae dalla mia conversazione privata con la me stessa interiore.

Faccio uno scatto dal divano alla penisola della cucina per riuscire a rispondere in tempo, ma ovviamente quando lo prendo in mano smette di suonare.

Una chiamata persa da Pierre, immagino che ricomincerà a intasarmi di messaggi e chiamate finché non cederò, vuole a tutti i costi farmi uscire con lui e i ragazzi stasera, ma io sono troppo nervosa, troppo agitata per passare una serata fuori.

Oppure hai solo paura di incontrare il tuo simpatico dirimpettaio con la sua amichetta.

Senti vocina, te lo dico per l'ultima volta: io-non-sono-interessata-a-lui-per-niente. PER NIENTE!

Ok ok, non ti innervosire. Me ne torno al mio posticino.

<<Brava vattene>>, dico ad alta voce mentre faccio partire la chiamata a Pierre.

<<Penelope, eccoti finalmente. Indovina perché ti sto chiamando?>>, mi chiedo come sia possibile che questo ragazzo sia perennemente euforico.

<<Fammi pensare>>, fingo di pensare veramente e resto in silenzio per qualche minuto.

<<Vuoi convincermi ad uscire stasera?>>, lo conosco da così poco, eppure sono pronta a scommettere la mia Chanel che voleva dirmi questo.

Lo sento fare una risata, <<non ti chiamavo per quello, ma già che ci siamo, dopo parliamo anche di questo. Volevo solo avvisarti che domani ho avuto un piccolo imprevisto. Colpa della mia nonnina poi ti spiegherò, è un problema se arrivo per le quattro e venti circa?>>.

COSAA???

Questo vuol dire che per più di mezz'ora sarò costretta a stare da sola con quel... quel...

Pezzo di gran bel ragazzo? Mr occhi profondi? Alexandre?

Ma smettila, pezzo di bel ragazzo e Mr occhi profondi dei miei stivali? Ma cosa diavolo vai blaterando.

<<Penelope? Mi hai sentito?>>.

Devi smetterla di distrarmi quando sono nel bel mezzo di una conversazione con altre persone. Trovati un cavolo di hobby.

<<Oh! Si Pierre scusami, ero distratta. Se proprio non riesci non ti preoccupare, raggiungimi appena sei libero>>, sta già facendo tanto per questa inaugurazione, e poi si sa, i nonni sono i nonni.

A Parigi ho capito cos'è l'amore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora