CAPITOLO VENTOTTO

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ATTENZIONE: In questo capitolo sono presenti scene sessuali.


"Alcuni credono che il lavoro di noi stilisti non serva a nulla, che sia soltanto uno spreco di soldi,

tuttavia la realtà smentisce queste opinioni."

Calvin Klein


Aspettavo questo momento da tutto il weekend, forse anche da prima. In realtà già la sera che ha mangiato a casa mia in fondo in fondo avrei voluto sentire le sue mani su di me. Ma un po' per la situazione e un po' per orgoglio non avrei mai permesso che accadesse.

Alexandre fa correre le sue mani sulle mie cosce per poi tornare a coppa sul sedere.

Il bacio dapprima appassionato rallenta, la sua lingua cerca vogliosa la mia, e quando si raggiungono diminuiscono il ritmo iniziando una danza romantica.

Muovendomi piano mi metto a cavalcioni sopra di lui che è seduto sul letto, gli sfilo il dolcevita tra un bacio e l'altro lasciandolo nudo sotto alle mie mani. Accarezzo e traccio ogni linea dei suoi muscoli, prendo il ciondolo tintinnante della sua collana e lo stringo nella mano. Mi sono affezionata a questo gioiello, è parte di lui e non riuscirei mai ad immaginarmelo senza.

Con dei gesti lenti slaccia uno alla volta i bottoni della mia camicia, e quando arriva all'ultimo si libera del tessuto di troppo per poi allontanarsi leggermente a guardarmi.

<<Non mi stancherò mai di guardarti>>, sussurra torna a baciarmi ogni punto della mia pelle nuda, ne lascia uno casto sulla mia bocca, e scede lasciando al suo passaggio una scia calda e umida.

Raggiunge il bordo della bralette e la sposta nel punto dove poche ore fa ha lasciato il segno, mi guarda e sorride, prima di fare la stessa cosa sull'altro seno.

Mi sfugge un gemito quando le sue mani si infilano sotto alla stoffa lucida e prendono i capezzoli tra le dita. Stringo forte la presa sui suoi capelli e lo sposto all'indietro per tornare a torturare la sua bocca.

Baci, morsi, soffi e di nuovo baci. Un ritmo di cui non potrei mai stancarmi.

Con un gesto veloce tira il nastro che chiude la gonna, il tessuto scivola morbido ai miei piedi e rimango con soltanto l'intimo addosso.

<<Wow>>, sussurra.

Mi piace l'effetto che gli faccio, e incoraggiata da questo mi alzo e gli slaccio piano piano la cintura, guardandolo con gli occhi pieni di voglia.

Gli sfilo anche i jeans e finalmente anche lui è davanti a me quasi del tutto nudo.

<<Ho aspettato questo momento per tutta la sera>>, sussurro maliziosa al suo orecchio, lecco il lobo e poi ci soffio sopra.

<<Ah sì?>>, sorride malizioso a sua volta.

<<Sì>>, bisbiglio prima di fiondarmi di nuovo alla ricerca delle sue labbra.

Prima che me ne renda conto mi ritrovo sotto di lui. Con una mano stringe forte entrambi i miei polsi per immobilizzarmi, prende il tessuto della bralette tra i denti e la sposta liberando un seno, il suo tipico sorrisino soddisfatto gli appare sul viso e dopo un secondo succhia, morde e tira il capezzolo.

Stringo le gambe attorno al bacino e lo attiro a me, felice di sentire la sua eccitazione. Sfilo uno dei polsi e corro lenta con le dita in direzione dei boxer neri, quando li raggiungo lo stuzzico da sopra al tessuto, facendo una faccia soddisfatta quando mi fermo e vedo che vorrebbe di più. Si lamenta e mi guarda male, ma continua a dedicarsi a me senza smettere un secondo.

A Parigi ho capito cos'è l'amore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora