CAPITOLO OTTO

3.1K 120 12
                                    




"È l'abito che deve seguire le linee del corpo, non il corpo assecondare la forma del vestito"

Givenchy


Non ci posso credere, non riesco a credere ai miei occhi.

Non può essere vero, Lucas non può avere una ragazza mentre continua a stare con me, solo qualche ora fa mi ha implorato di ricominciare, mi ha promesso che sarebbe stato più presente, io non riesco nemmeno a pensare che possa avermi fatto una cosa così cattiva.

Stamattina stavamo per fare l'amore, stava per venire a letto con me quando magari meno di tre giorni fa era a letto con un'altra donna.

E tu che ti sei sentita in colpa per un paio di baci con Mr occhi profondi.

Non è comunque una scusa, non avrei dovuto farlo. E smettila di chiamarlo in quel modo, maledetta vocina nella mia testa.

Rimango seduta sullo sgabello senza riuscire a muovermi, mi sento tradita, ma soprattutto mi sento presa in giro.

Nel messaggio c'è scritto "Ti amo", io non dico quelle parole al primo ragazzo che incontro, ci ho messo sei mesi per dirlo a Lucas figuriamoci dirlo ad una persona che conosco da meno di tre mesi e con la quale sto in contemporanea al mio vero ragazzo.

Questi ragionamenti mi stanno facendo venire il mal di testa.

Tu non hai una testa, sei nella mia di testa, a complicarmi la vita.

Lo sapevo che mi stava mentendo quando stamattina mi ha detto che era sua sorella al telefono, ma ho voluto fidarmi, non avrei mai immaginato che mi avrebbe tradita, il ragazzo che amavo non l'avrebbe mai fatto, lui mi ha sempre rispettata, mi sembra tutto così surreale.

Sento la rabbia crescere a dismisura dentro di me, quando ripenso alla stupida scusa che si è inventato, dicendo che era solo preoccupato di dire a sua madre del lavoro. Si è comportato da immaturo, da uomo senza palle; non ho intenzione di continuare a farmi prendere in giro da lui.

Sento la chiusura della porta del bagno scattare, Lucas esce avvolto nella salvietta, i capelli bagnati lasciano scivolare delle goccioline lungo i suoi pettorali.

Non ti distrarre, devi rimanere concentrata.

<<Ciao amore, non ti ho sentita rientrare. Com'è andata al lavoro?>>, si avvicina a me per lasciarmi un casto bacio sulle labbra, ma quando sento la sua presenza mi sposto di scatto.

<<Che succede?>>, domanda stranito.

Lo guardo senza dire nulla, è tutto così strano che mi sembra di vedere le immagini di tutte le cose che abbiamo vissuto insieme passare nei suoi occhi.

Il nostro primo bacio fuori da scuola, tutte le volte che mi è venuto a prendere, lui che mi portava lo zaino e mi guardava con quella luce negli occhi che mi ha fatta sempre sentire amata. La prima volta che mi ha chiesto di uscire davanti a sua sorella e le mie guance sono diventate più rosse di un pomodoro, quella prima uscita al cinema, che del film ne avremo visto dieci minuti perché abbiamo passato tutto il tempo a guardarci e a darci baci. La nostra prima volta insieme, la mia prima volta in assoluto con un ragazzo, e non me ne pentirò mai, perché sentivo già di amarlo così tanto che nonostante l'imbarazzo è stato davvero speciale. Tutte le cene a casa sua in pigiama, le vacanze al mare con i nostri amici. Con Lucas ho vissuto tantissime prime volte, e non rimpiangerò mai nulla, ma adesso se lo guardo non riesco più a provare niente.

Torna in te Penelope, avrai tempo più tardi di rimpiangere il tempo passato.

Mi fa così schifo che stargli vicino mi fa venire i brividi, voglio solo rimanere sola, lontano da tutto e soprattutto da lui.

A Parigi ho capito cos'è l'amore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora